Le parole stanno diventando superflue. E scrivere di Fermana è diventato difficile: benché si faccia ricorso alla fantasia, la questione di fondo rimane una, ormai conosciuta da tutti. Insomma, serve una vittoria, serve iniziare una serie positiva che consenta ai canarini di risalire la classifica. E serve tornare a sfruttare il fattore campo. Facile dirlo, del resto da settimane il ritornello appare identico. Più difficile farlo, se è vero che la Fermana ha vinto solo 3 volte in campionato (sempre in trasferta), non ottiene i 3 punti al Bruno Recchioni da 8 mesi (ultima vittoria ad aprile, contro la Lucchese) e l’atmosfera pesante di questo periodo incide negativamente sulla squadra.
Insomma: più si va avanti, più diventa importante vincere e più diventa difficile farlo! Con l’aggiunta di alcune peculiarità del momento…
Società, riunioni in corso. Intanto non ci si fa mancare nulla…
Già, perchè alle difficoltà di campionato si sommano in questi giorni anche altre situazioni che contribuiscono ad appesantire l’aria.
Si dice che nelle difficoltà occorre serrare i ranghi, nello sport come nella vita. Bene, la Fermana ama mostrarsi invece divisa al suo interno, in una sorta di masochismo difficilmente comprensibile. Perchè dividersi in “ricchezza” può capitare, dividersi in “povertà” appare davvero incomprensibile…
Poi c’è la vicenda di San Benedetto del Tronto, intesa sia come prestazione in campo che come accadimenti a latere (leggasi vicenda Palumbo).
Infine c’è il mercato, che per ora ha tolto elementi alla rosa e ha aggiunto due pedine. Parliamo del difensore classe 2006 Cosmin Dragomir (nessuna presenza in serie D) e dell’esterno D’Agostino. Parliamoci chiaro: con una posizione di classifica deficitaria e con risorse economiche quasi azzerate, è difficile essere appetibili per giocatori di un certo spessore. Ma la Fermana deve compiere il miracolo di reperire sul mercato quello che manca, ne va della possibilità di giocarsi le proprie carte fino alla fine. Contemporaneamente, ci sarà da difendere con i denti quei giocatori che rappresentano i punti di forza della squadra e che, vista anche la situazione, potrebbero ricevere offerte ed essere tentati di salutare la truppa canarina.
In queste ore riunioni di stanno tenendo nelle stanze della sede gialloblù: non è detto che nelle prossime ore non possano esserci novità anche di carattere societario.
Con il Castefidardo ci si attacca alla tradizione
L’avversario di domani pomeriggio (Stadio Bruno Recchioni, ore 14.30) è quel Castelfidardo che – benchè neopromosso – appare come una squadra di categoria! A testimoniarlo c’è un campionato che vede i fidardensi con 21 punti in classifica, frutto di 6 vittorie e 3 pareggi. Il Casteldirado è reduce dalla sconfitta interna con l’Ancona, che tante recriminazioni ha lasciato. Una sconfitta che ha bloccato una serie positiva fatta di 5 vittorie in 6 partite!
E la Fermana? La Fermana, con il suo passo lento, ha visto interrompere a San Benedetto del Tronto la sua mini-serie positiva ed è chiamata a un pronto riscatto, anche per passare almeno delle festività più serene. E tutto l’ambiente ne avrebbe bisogno…
I gialloblù possono attaccarsi almeno alla tradizione: i biancoverdi del Castelfidardo non hanno mai vinto a Fermo (scongiuri d’obbligo) nel corso dei 9 incontri disputati, con 6 vittorie della Fermana e 3 pareggi. In totale, i precedenti tra le due squadra parlano di 22 confronti, con 3 vittorie del Castelfidardo, 7 pareggi e 12 vittorie della Fermana.
Cosa aggiungere? Fare risultato pieno sarebbe importante, anche perchè quella di domani è la prima di due gare interne consecutive (la seconda è quella del 5 gennaio con la Recanatese, prima gara di ritorno) e la Fermana avrebbe davvero la possibilità di rimettersi in linea di galleggiamento.
I convocati
Sono 22 i convocati da mister Bolzan per la gara di domani. Rientra dall’infortunio Casucci, mentre sono fermi ai box Barchi, Carosi e Diouane.
Ecco comunque i giocatori che saranno della sfida:
Portieri: Di Stasio, Cicero, Perri
Difensori: Bonugli, Casucci, Cocino, Dragomir, Karkalis, Marucci, Tafa, Tomassini.
Centrocampisti: Bartoli, Fontana, Granatelli, Mavrommatis, Pinzi, Romizi, Valsecchi.
Attaccanti: Bianchimano, D’Agostino, Lomangino, Sardo.
Stante l’assenza di Barchi, appare scontato il debutto dal primo minuto del neo-arrivato Dragomir, nonostante non abbia alcuna presenza in Serie D. Con il rientro probabile di Casucci (2004) e la conferma tra i pali di Perri (2005), Bolzan può permettersi di schierare tutti over negli altri reparti, anche se appare improbabile rinunciare a Sardo in un reparto offensivo che, con le partenze di Ferretti (non ancora ufficiale) e Palumbo, ha praticamente gli uomini contati.
Arbitrerà la partita il signor Gianluca Cipriano di Torino. Sarà coadiuvato dagli assistenti Gianmarco Cocciolone di L’Aquila e Steven Terrenzi di Pescara.
Bolzan: “Consapevoli delle responsabilità che abbiamo”
Queste le dichiarazioni di mister Bolzan alla vigilia del match: “Affrontiamo una squadra tosta, un gruppo collaudato, che ha molta intensità ed è allenato da un mister che sta dimostrando tutte le sue capacità. Per noi in questo momento non conta l’avversario, dobbiamo entrare in campo e fare una partita che va al di là della tattica e della tecnica; siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo verso i tifosi e faremo di tutto per renderli felici e orgogliosi”.