Una Fermana orgogliosa quella vista al Benelli di Pesaro, capace di ribaltare l’iniziale svantaggio ma anche incapace di portare in porto una vittoria che sarebbe stata importantissima. E questo per alcuni errori dei singoli che appaiono duri da digerire.
Borghetto: stranamente distratto. Il portiere ha abituato benissimo i supporters canarini, ma stavolta si fa trovare impreparato in occasione del primo gol, quando sbaglia l’uscita alta (ma dov’erano i difensori?), e si mostra poco reattivo sul secondo. Serata da cancellare subito: 5
Laverone: giocatore importante, che disputa una gara sufficiente. Mostra a tratti grandi capacità in fase di costruzione e buon dinamismo, ma cala alla distanza. Positivo: 6
Spedalieri: ha delle amnesie preoccupanti. Nel contesto di una gara che sarebbe stata positiva, ha il torto di non coprire Borghetto in occasione dell’uscita avventata sul primo gol e di rimanere a guardare Sylla sulla rete del definitivo pareggio pesarese. Eppure le palle alte dovrebbero essere il suo forte… Ancora alti e bassi: 5
Padella: l’esperienza c’è, ma basta un lungagnone come Sylla per fargli passare un brutto quarto d’ora. Prima si fa superare dal pallone in occasione del 2-2 (cross lento e leggibile), poi subisce un colpo alla tempia che lo costringe ad uscire in barella. Le notizie che arrivano sono confortanti: forza Emanuele! La prestazione è da rivedere: 5,5
Calderoni: dalla sua esperienza e dalle sue capacità ci si aspetta molto. Ma anche ieri parecchia imprecisione, qualche disattenzione e almeno un paio di uscite errate, tra le quali quella che ha portato al cross per il definitivo 2-2 degli avversari. Può e deve fare meglio: 5
Fontana: torna titolare e mette corsa e gamba al servizio della causa. Non è certamente lui che deve dare qualità alla manovra, ma i suoi recuperi in campo risultano preziosi. Poca appariscenza, tanta sostanza: 6
Giandonato: il capitano è il capitano. Dispiace non vederlo ancora sui livelli dello scorso campionato, quando oltre a giocare tanti palloni mostrava anche una personalità e una intraprendenza clamorose. Ma se un centrocampista come lui non ha opzioni di passaggio e molteplici possibilità di gioco tende a immalinconirsi. E vede ancora poco la porta. A Pesaro una serata comunque positiva: 6,5
Misuraca: il “professore” fatica più di tutti a trovare la propria dimensione. Rispetto al passato, vaga per il campo con meno costrutto, ha meno possibilità di fraseggio (colpa non sua) e sembra faticare a imporsi anche tecnicamente. Migliorerà, ne siamo sicuri. Ma dovrà essere aiutato. Serata leggermente anonima: 5,5
Pinzi: finalmente! Mancavano come il pane il suo dinamismo, la capacità di puntare l’uomo, il cambio di passo in una zona del campo frequentata principalmente da “passisti”. Se cresce può diventare irrinunciabile, anche in chiave minutaggio under: 6,5
Semprini: lo ammettiamo, fino ad oggi non ci aveva entusiasmato. Quando era stato impiegato in corso d’opera ci era sembrato poco determinato e un po’ egoista. A Pesaro ha messo in mostra belle cose, a partire dalla capacità di farsi vedere, fino alla caratteristica di svariare su tutto il fronte offensivo. In apertura di match si è mangiato un gol facile, ma poi si è rifatto con gli interessi: bella la rete del pareggio e buona l’intesa con Curatolo. Adesso deve continuare: 7
Curatolo: si è sbloccato anche lui! Primo gol tra i professionisti e bella intesa, come detto sopra, con Semprini. Abile e scaltro a spedire in porta quella palla rimbalzata a centro area che, dopo lo scambio al limite, meritava comunque un esito felice. Si aggrappi a questo gol e alla prestazione per continuare il suo iter di crescita: ne ha le capacità: 7
Montini, Eleuteri e Santi: subentrati, troppo poco tempo per meritare un voto
Bruniera: il mister cambia modulo, ripesca la difesa a 4, imposta un 4-3-1-2 flessibile e mostra una certa duttilità tattica. Ma la coperta sembra sempre corta. E se per l’occasione ottiene parecchio dalla cintola in su, da ex difensore continua a vedere troppi svarioni dalla retroguardia. A fine gara lo abbiamo visto più sereno rispetto al post partita delle due gare interne. Ma il mister deve condizionare la squadra, non farsi condizionare! Coraggio Andrea: 6