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La Fermana adesso sa soffrire: Tafa risponde a Cascio e i canarini tornano da Isernia con un punto d’oro (1-1)

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Due gol a cavallo della mezz’ora di gioco, entrambi diretta conseguenza di palle inattive, fissano il risultato di un Isernia-Fermana assai “caldo” e combattuto, caratteristiche tipiche di quegli scontri diretti che valgono molto nell’economia di una stagione. All’iniziale vantaggio di Cascio (altra perla su punizione, come nella gara di andata al Bruno Recchioni) ha risposto una grande inzuccata di Tafa su calcio d’angolo. E così Romizi e compagni sono riusciti nel triplice obiettivo di dare continuità ai risultati (dopo le vittorie con Ancona e Atletico Ascoli), di lasciare sotto in classifica proprio l’Isernia e di mostrare una capacità di sacrificio non indifferente.
Di questa squadra, infatti, avevamo apprezzato in passato le estemporanee e non continuative folate di gioco, una discreta organizzazione ma anche un deficit di presenza fisica e mentale in campo. Stavolta non è andata così.
Ci sarà tempo per capire se l’assedio dei locali nella seconda parte della ripresa vada considerato come un’evidente superiorità avversaria o una positiva capacità di adattamento dei canarini. A noi non resta che annotare il punto di platino portato a casa da mister Brini e la capacità dei gialloblù di calarsi nel clima da corrida trovato a Isernia.
E se vogliamo essere oltremodo positivi – senza esagerare, vista la grande sofferenza in campo – va sottolineato anche lo spirito di reazione della Fermana, capace di trovare il pareggio subito dopo lo svantaggio. Fortuna? Carattere? Forse un po’ di tutto. Ma l’aver riequilbrato subito il risultato ha sicuramente consentito ai canarini di rimanere in partita, dando la percezione all’Isernia di aver perso subito una grande occasione. Sarà mister Brini ad analizzare in settimana ciò che non è andato. Per ora, nelle statistiche, rimane un punto di più e una classifica che continua a muoversi. Di poco, ma si muove…

La partita

Assenti cronici Tomassini, Barchi e Diouane, Fabio Brini spedisce in campo per la prima volta sull’out difensivo il giovane Dragomir (classe 2006) al posto di Casucci (non al meglio fisicamente) e conferma per il resto la formazione uscita vittoriosa dal confronto con l’Atletico Ascoli. Dall’altra parte mister Farocco (per l’occasione squalificato e sostituito in panchina da Nasini) lascia fuori Ouattara e spedisce in campo al suo posto Bainotto, mentre in difesa tra gli under preferisce Pecoraro a Del Bianco.

L’avvio di gara risente dell’importanza della posta in palio, uno scontro diretto che entrambe le formazioni non vogliono permettersi di lasciare all’avversario. Ne consegue un approccio deciso, che porta a un andamento caratterizzato da molte interruzioni e a un gioco spezzettato. Falli e scontri verbali fin dall’inizio, con la Fermana che parte decisa e ha un’ottima opportunità con Sardo. Due invece le opportunità per l’Isernia, la prima delle quali – al 10′ – vede un tiro di Bainotto fare la barba al palo.
A dare fastidio alla Fermana sono principalmente gli attaccanti molisani, forti fisicamente, che mettono a dura prova una retroguardia canarina comunque brava, nonostante l’ammonizione ricevuta dopo pochi minuti da Karkalis.
La partita si trascina fino alla fine della prima frazione in maniera molto equilibrata e sempre caratterizzata da scontri fisici e verbali tra i protagonisti in campo. Dopo 4 minuti di recupero il signor Benestante di Aprilia decreta la fine momentanea delle ostilità, non prima di aver osservato, al 44′, un tiro dalla distanza ancora di Sardo che impegna Draghi.

Nell’intervallo si riflette sui primi 45 minuti di gioco e si ha sempre più l’impressione di una partita in cui un episodio può far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra, con la Fermana che si fa preferire sul piano tecnico ma anche con una squadra di casa capace di giocare alla morte in una giornata concepita come passaggio fondamentale in chiave salvezza.

Il secondo tempo si apre con un grande spavento per la Fermana, con l’Isernia che si “mangia” letteralmente un gol. Ma risponde per i canarini Mavrommati al 55′: il pallonetto del giovane gialloblù finisce fuori.
L’Isernia preme, la Fermana arretra. Così al 62′ ci pensa il giocatore più talentuoso dei molisani, quel Cascio che già nella gara di andata aveva siglato un gol spettacolare su punizione. E anche stavolta un calcio piazzato diventa decisivo: esecuzione dell’argentino e palla all’incrocio! E’ l’1-0 per i locali.
Ma neppure il tempo di rimettere la palla al centro e la Fermana pareggia! La squadra canarina conquista al 64′ un calcio d’angolo e sulla sua battuta, stacco in area di Tafa per lo splendido pareggio di testa!
All’81′ ci riprova Cascio, sempre su punizione: stavolta Perri c’è! L’ultima parte di gara si caratterizza per un vero e proprio assedio da parte dell’Isernia, che preme con determinazione.
La Fermana prova a ripartire e in un paio di occasioni ci riesce anche, peccando però di precisione. Gli ultimi miuti sono di grande soferenza in campo e sugli spalti, dove i tifosi canarini presenti attendono con trepidazione il triplice fischio finale. Fischio che arriva e che sancisce la conquista di un buon pareggio sul campo di un Isernia indomito.
Bene così: dopo 2 vittorie, un pareggio in uno scontro diretto per la salvezza va accettato alla grande. La rincorsa continua.

Il Tabellino

ISERNIA: Draghi; Pecoraro, Romat, Gimenez, Pettorossi; Ercolano, Baba, Miola, Cascio; Coratella, Bainotto. A disposizione: Cocchiarella, Perrone, Del Bianco, Arzura, Antinucci, D’Angelo, Jirillo, Ouattara, Rinella. All. Nasini

FERMANA: Perri; Cocino, Tafa, Karkalis, Dragomir; Romizi, Etchegoyen, Mavrommatis; De Silvestro, Bianchimano, Sardo. A disposizione: Di Stasio, Valsecchi, Fontana, Casucci, Brandao, Pinzi, D’Agostino, Granatelli, Carosi. All. Brini

ARBITRO: Benestante di Aprilia

RETI: 62′ Cascio (I), 64′ Tafa (F)

NOTE: Recupero: 4′ pt e 4′ st. Ammoniti: Karkalis (F), Cocino (F).

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