La Fermana torna a riassaporare il gusto amaro della sconfitta e lo fa al cospetto di una compagine, L’Aquila, che tutti volevano abbacchiata dopo lo scivolone interno di una settimana fa con la Sambenedettese e che, invece, si è presentata al Bruno Recchioni desiderosa di vendere cara la pelle. Ne è scaturita una partita combattuta, nervosa (7 i giocatori ammoniti alla fine dal pessimo direttore di gara trentino), tra una Fermana troppo timorosa e imprecisa (tecnicamente e tatticamente) nel primo tempo e una squadra abruzzese esperta, pericolosa in fase offensiva e capace di capitalizzare al massimo le due mezze occasioni che il fato le ha concesso.
Già, due mezze occasioni. Perchè se la Fermana ha di fatto regalato un tempo, va anche detto che Perri ancora una volta non ha dovuto compiere parate e ad affondare i gialloblù sono bastati un rigore dopo appena 10 minuti di gioco (penalty abbastanza generoso, per una trattenuta in una zona non pericolosa dell’area) e un rimpallo fortuito verso la mezz’ora, tutto “merito” della retroguardia canarina. In mezzo a queste due reti il gol annullato per fuorigioco a Bianchimano. Chissà se la posizione irrgolare c’era davvero. Ma di certo la dea bendata oggi non guardava il Bruno Recchioni…
Basta questo per spiegare la sconfitta? Forse no, anche se si tratta di tre episodi oggettivamente sfortunati e decisivi. Ma va detto che nel primo tempo L’Aquila si è fatta preferire per tenuta del campo e vivacità in mediana (sempre prima su tutte le seconde palle), anche in relazione a due esterni difensivi gialloblù govanisismi (2006) e debuttanti in categoria, che hanno sofferto non poco per fronteggiare i più esperti avversari. Hanno sofferto in difesa e, conseguentemente, non sono riusciti ad accompagnare la squadra in fase di ripartenza.
Nella ripresa poi Brini ha cambiato modulo ed alcuni interpreti, è passato al 4-2-3-1, ha riaperto la gara e ha cercato il pareggio. Ma la solita esperienza avversaria e il calo delle energie non hanno consentito l’impresa.
La partita
Mister Brini deve rinunciare a Cocino (squalificato) e a un Casucci non al meglio (inizialmente in panchina) e vara di conseguenza una retroguardia con esterni giovanissimi: conferma per Dragomir, ma a destra, ed esordio per Brandao Vaz sull’altro lato.
Proprio la difesa era quella che suscitava maggiore apprensione alla vigilia, anche in relazione al fatto che L’Aquila può vantare in attacco un bomber di razza come Banegas (11 reti per lui). Ma Brini ha voluto dare fiducia ai due 2006.
De Feudis deve fare a meno invece del centrocampista Del Pinto, appiedato dal giudice sportivo, e del portiere titolare Michielin, infortunatosi ad una mano.
Inizio in sordina di entrambe le squadre, più attente a scrutarsi che a farsi del male. Almeno fino al 10′, quando Belloni entra in area e viene strattonato da Karkalis. Non sembra un fallo molto evidente ma per l’arbitro è rigore e Banegas si incarica di tirare: conclusione centrale e Perri superato! E’ il vantaggio ospite.
Il gol sembra avere il merito di accendere il match, anche se è l’Aquila a giostrare meglio e a togliere l’iniziativa alla Fermana, che a centrocampo non trova le giuste posizioni.
Al 26′, su punizione, Bianchimano incorna di prepotenza e gonfia la rete ma l’arbitro, su segnalazione del collaboratore di linea, annulla! L’azione riparte e gli ospiti al 27′ raddoppiano: percussione in area canarina, un rinvio colpisce Brandao con palla che carambola sul palo. Il più lesto sulla ribattuta del legno è Sereni che sigla il raddoppio! Gelo sul Recchioni.
Dopo il doppio svantaggio la Fermana prova a reagire ma non trova sbocchi offensivi: a centrocampo gli abruzzesi sono più reattivi e attenti, capaci di arpionare tutte le seconde palle. La gara è spigolosa, gara che il signor Schmid di Rovereto fatica a contenere. Come al 42‘, quando si accende una mischia in campo che l’incerta giacchetta nera seda con un paio di ammonizioni a caso.
Lo stesso arbitro decreta 2 minuti di recupero e al 45′ un cross di Brandao viene impattato bene di testa da De Silvestro, con palla che sfila di poco sul fondo. Si chiude così un primo tempo in cui Perri non ha dovuto fare una parata, ma la Fermana tra rigore “regalato” e carambola fortuita sul secondo gol (inframezzati dalla rete annullata a Bianchimano) si trova sotto per 0-2 senza averci capito poi molto. Leggere le corsie esterne difensive, che difendono poco e non appoggiano l’azione offensiva.
Al ritorno in campo mister Brini cambia modulo e qualche interprete, inserendo Mavrommatis e il neoacquisto Pappalardo.
Al 54′ tiro-cross di Valsecchi, palla sulla parte superiore della traversa! Poi al 55′ De Silvestro si incunea in area dalla destra e infila Negro, riaprendo la partita!
Al 71‘ colpo di testa di Sardo e palla che dopo un rimpallo arriva tranquilla tra le braccia di Negro.
All’82′ Sardo in assolo supera un avversario e dal limite spedisce alto!
La Fermana tenta il forcing finale ma le energie sono agli sgoccioli e i tanti palloni spediti in avanti non trovano mai il giusto pertugio. Finisce così con gli abruzzesi in festa e i canarini delusi. Festa degli uni e nervosismo degli altri che hanno modo di confrontarsi in campo anche dopo il triplice fischio finale. Ma questo è solo il normale corollario di una partita che aveva indubbiamente una grossa importanza per entrambe le formazioni.
Il Tabellino
FERMANA: Perri; Dragomir (63′ Casucci), Tafa, Karkalis, Brandao Vaz, Romizi (46′ Pappalardo), Etchegoyen, Valsecchi (63′ Mavrommatis); De Silvestro, Bianchimano, Sardo (83′ Pinzi). A disposizone: Di Stasio, Tomassini, Granatelli, Carosi, Ricci. All. Brini
L’AQUILA: Negro; Gueli, Scognamiglio, Alessandretti, Tropea; Maglione, Barberini, Misuraca; Banegas (80′ Giampaolo), Belloni (90′ Brunetti), Sereni (69′ Zuccherato). A disposizione: Pasqua, Di Santo, Persano, Aversa, Savor, Russo. All. De Feudis
ARBITRO: Schmid di Rovereto
RETI: 11′ Banegas (A), 27′ Sereni (A), 55′ De Silvestro (F)
NOTE: Spettatori: 1217, tra i quali 62 sostenitori ospiti. Recupero: 2′ pt, 5′ St. Angoli: 0-5. Ammoniti: Romizi (F), Karkalis (F), Bianchimano (F), Misuraca (A), Gueli (A), Scognamiglio (A), Etchegoyen (F)