Quando gioca contro la Fermana, Mauro Antonioli sembra volersi riprendere quelle soddisfazioni che la pandemia gli ha sottratto quando guidava i canarini. Insomma, il tecnico è ancora imbattuto contro i gialloblù e anche stavolta ha dato un dispiacere ai circa 200 supporters fermani giunti al “Bianchelli” di Senigallia. E’ finita 1-0 per i padroni di casa, che con il minimo sforzo realizzativo hanno portato a casa il massimo dei punti. Tutto il contrario di una Fermana che torna ad essere “bella addormentata” nel bosco di una stagione che non fa sconti a nessuno: sarà bene che i giocatori gialloblù ne prendano coscienza…
Poca cattiveria offensiva per una Fermana che pure ha giocato, ha centrato un palo con De Silvestro nel primo tempo, ha protestato per un fallo di mano in area apparso evidente e ha messo sul piatto un altro paio di incursioni pericolose. Ma questa squadra, ancora una volta, ha dimostrato che se non segnano gli attaccanti fa fatica a trovare la porta avversaria. E la Vigor Senigallia? Agonismo, fisico, provocazioni da derby e i colpi giusti al momento giusto. Due le conclusioni più pericolose per i locali, entrambe su punizione: nel primo caso (38′) è arrivato il gol, nel secondo (60′) ci è voluta una grande parata di Perri per evitare il raddoppio.
E’ il calcio, bellezza! Quello fatto di colpi di classe, magari estemporanei, e di concretezza. Se non cambia la mentalità sarà dura tirarsi fuori dalla palude. Brini chiedeva continuità: sono arrivate due sconfitte di fila con L’Aquila – che oggi si è fatta imporre il pareggio dall’Atletico Ascoli – e Senigallia (che non vinceva dall’8 dicembre e che aveva raccolto solo 4 punti in 7 partite).
Così non va. Ancora una volta, a consolare l’ambiente ci sono solo i risultati provenienti dagli altri campi. Ma a lungo andare, questo potrebbe non bastare più.

La partita
Mister Brini, che deve già rinunciare all’ex di turno Romizi, è costretto a mandare in panchina anche il centrale difensivo Karkalis, uno dei punti di forza della squadra. Al suo posto si accentra Cocino e torna in campo nell’undici titolare, a distanza di una settimana, il giovane Brandao Vaz. Per il resto tridente offensivo confermato e, in mediana, ecco Mavrommatis prendere il posto di capitan Romizi.
Sull’altro fronte mister Antonioli deve fare a meno di Alonzi e Kone e mischia un po’ le carte, optando per una formazione con 2 attaccanti di peso come Pesaresi e Tenkorang, spedendo D’Errico in panchina
La Fermana parte molto bassa, quasi schiacciata. La Vigor con un 4-2-1-2 tiene due attaccanti molto vicini, a centrocampo c’è una grande densità: la Fermana potrebbe anche approfittare di eventuali ripartenze ma i padroni di casa – benché lenti – sono attenti. Il resto lo fa il peso della posta in palio, alta per entrambe le formazioni.
Il primo tentativo è di Gonzalez della Vigor Senigallia al 14′, ma Cocino devia in corner. Partita molto nervosa, tipica anche del derby. Al 20′ Sardo non aggancia una bella palla in area, con la sfera che gli si ‘allunga’ e l’opportunità sfuma.
Al 28′ una fiammata: bella azione dei gialloblù e bravo Sardo a mettere una bella palla in mezzo dalla sinistra, con De Silvestro che conclude di piatto e coglie il palo alla sinistra di Campani! Una bella azione e tanta sfortuna per i canarini. Ma non è finita, perchè al 31′ grandi proteste in area locale per un vistoso tocco di mano di un giocatore della Vigor Senigallia su appoggio di testa di Tafa: l’arbitro, sempre lontano dall’azione, fa proseguire!
E mentre in casa canarina ancora si impreca, al 38′ arriva il vantaggio locale: gran punizione dai 25 metri di Gabbianelli e palla all’incrocio dei pali! Un capolavoro per la Vigor, una vera beffa per la Fermana.
Nessun’altra emozione vera fino al fischio arbitrale, che manda le squadre al riposo.
Ad inizio ripresa mister Brini inserisce Pinzi al posto di Valsecchi, sperando di contare sul suo passo breve e sulla sua tecnica.
E subito ecco un’opportunità ghiotta per la Fermana con Sardo che, in superiorità numerica, si presenta davanti alla porta ma invece di servire Pinzi, solo, cerca la conclusione che viene ribattuta dalla difesa. Nel frattempo Sardo si pone dietro a Bianchimano, mentre Antonioli dispone la sua Vigor con il 4-3-3, Una Vigor che si abbassa ancora, con una Fermana che spinge grazie anche a un inesauribile Mavrommatis.
A 60′ ci vuole Perri, però, per evitare il 2-0 dei locali: ancora una punizione all’incrocio, stavolta di Gonzalez, ma il portiere canarino si supera e devia la sfera! Ci prova anche Etchegoyen per i canarini su punizione al 61′, Campani smanaccia sopra la traversa!.
La Fermana si mostra troppo leggera davanti, la Vigor contestualmente rafforza l’assetto difensivo. E per i canarini si fa difficile, visto che gli unici tentativi arrivano con conclusioni velleitarie da fuori. All’80’ fa il suo esordio anche l’ultimo arrivato, l’argentino Perez, che Brini spedisce in campo al posto di Mavrommatis. Insomma, il mister le prova tutte ma la Fermana non trova più la strada per far male all’avversario. Così, dopo 5 minuti di recupero, finisce con la Vigor Senigallia in festa per la ritrovata vittoria e la Fermana a leccarsi ancora le ferite. Come troppo spesso le è successo quest’anno, pagando anche oltre i propri demeriti.

Il Tabellino
VIGOR SENIGALLIA: Campani; Pjetri, Magi Galluzzi, Beu (65′ Gasparroni), Subissati (70′ Fernandez), Mancini (78′ Tomba), Gonzalez, Furini, Gabbianelli (87′ D’Errico), Pesaresi (74′ Carnevale), Tenkorang. A disposizione: Roberto, Alessandroni, De Angelis, Ferrara. All. Antonioli
FERMANA: Perri; Casucci, Tafa, Cocino, Brandao Vaz; Mavrommatis (81′ Perez), Etchegoyen, Valsecchi (46′ Pinzi); De Silvestro, Bianchimano, Sardo (63′ Pappalardo). A disposizione: Di Stasio, Dragomir, Perez, Tomassini, Granatelli, Carosi, Karkalis. All. Brini
ARBITRO: Burattini di Roma 1
RETI: 38′ Gabbianelli (V)
NOTE: Recupero: 2′ pt e 5′ st. Angoli: 4-4. Ammoniti: Magi Galluzzi (V)