Ancora un bivio, ancora un appellarsi alla speranza, ancora la speranza di non essere quelli visti nelle ultime 3 giornate. E’ sempre così: si arriva al punto di smarrimento totale, quello che arriva dopo l’accenno di ripresa (per l’occasione il riferimento è alle vittorie con Ancona e Atletico Ascoli, più il pareggio di Isernia) e l’immediato ritorno a una realtà fatta di scivoloni evitabili (L’Aquila e Senigallia) o totalmente inaspettati nella loro inconsistenza (Notaresco). E’ la Fermana edizione 2024/2025, ma si può leggere anche Fermana 2023/2024, o addirittura 2021/2022.
Insomma, situazioni vissute più volte negli ultimi anni. Elementi in comune? Il rimanere nel limbo; lo scorgere potenzialità che non si concretizzano mai; sperare sempre nel turno successivo; alternare guizzi a pesanti ricadute; provare a potenziare la squadra con immediati e (in passato) brevi sussulti; trovare capri espiatori (tecnici, giocatori, dirigenti) in una sorta di scaricabarile che non annuncia niente di buono.
Tutti elementi che tornano anche in questa stagione. E il ripetersi di un copione stucchevole molto dice sulla strada imboccata negli ultimi anni dal calcio fermano, un calcio fatto di tanti interrogativi, di pochissime certezze, di un vuoto ottimismo e di una scarsissima capacità organizzativa o visione prospettica. Staremo a vedere. Adesso non resta che attendere, per capire se a copione simile si può almeno allegare un finale diverso. Fatto soprattutto di orgoglio e amor proprio.
A Chieti con la rosa al completo
La partita di domani a Chieti vale molto, al cospetto di un avversario tosto, attualmente terzo in classifica e guidato da quel Daniele Amaolo che poche ne sbaglia a queste categorie e che non è mai stato tenero con i gialloblù. All’andata, al Bruno recchioni, finì 1-1 con gol del pareggio di Lomangino, in risposta all’iniziale vantaggio di Donsah. La Fermana fece una buona partita e uscì tra gli applausi. Un intero girone è passato e quegli applausi non sono durati mai abbastanza.
In occasione della gara dell'”Angelini di Chieti”, mister Brini recupera quasi tutti gli effettivi, ad eccezione del lungodegente Diouane.
Ecco allora i 21 convocati per la gara di domani:
Portieri: Di Stasio, Perri
Difensori: Brandao Vaz, Casucci, Cocino, Dragomir, Karkalis, Tafa, Tomassini
Centrocampisti: Carosi, Etchegoyen, Granatelli, Mavrommatis, Pappalardo, Perez, Pinzi, Romizi, Valsecchi
Attaccanti: Bianchimano, De Silvestro, Sardo.
Arbitrerà la gara il signor Alessandro Colelli di Ostia Lido. Sarà coadiuvato dai collaboratori Francesco Quattrotto di Messina e da Eleonora Negro di Roma 1.
Brini: “Sfida che si prepara da sola. Dovremo avere una gran voglia di riscatto”
Queste le dichiarazioni del mister alla vigilia del match: “Sicuramente affrontiamo una grande squadra, costruita per un campionato di vertice e che arriva da risultati importanti, vedasi la vittoria di domenica scorsa nel derby con il Teramo. Abbinano qualità tecniche a doti fisiche, con giocatori esperti e anche di categoria superiore; sicuramente una sfida che si prepara da sola, dove l’attenzione e la cura dei dettagli dovranno essere maniacali per portare a casa punti”.
“Veniamo da tre sconfitte consecutive – ha aggiunto -, probabilmente domenica è stata l’unica gara in cui la prestazione è mancata, con tanti errori fatti e poi pagati durante il match: dovrà esserci da parte nostra una gran voglia di riscatto e di rivalsa, la classifica parla da sola e bisogna riprendere il cammino per raggiungere l’obiettivo stagionale”.