Una domenica bestiale, di quelle che hanno tutte le caratteristiche per rimanere scolpite in negativo nella memoria dei tifosi canarini. Una domenica vissuta su tanti campi: ovviamente all’Angelini di Chieti, dove i canarini sono stati in vantaggio per tutto il primo tempo (rete di Valsecchi al 12′), hanno resistito al ritorno dei padroni di casa fino al 92′ e poi hanno ceduto in pieno recupero all’ultimo assalto nei neroverdi. Nel frattempo, sugli altri campi del Girone F si stavano consumando gare dagli andamenti incredibili. Come è finita? Che a fronte della sconfitta dei gialloblù, ecco le vittorie portate a casa da Notaresco (con L’Aquila), Civitanovese (a Castelfidardo), Termoli (ad Ancona), Avezzano (con la capolista Sambenedettese) e Roma City (con l’Atletico Ascoli). Un mix allucinante di risultati che portano oggi la Fermana all’ultimo posto della classifica, dopo una settimana di silenzi stampa, di speranze, di vane aspirazioni!
Roba da uscirne pazzi, se solo pensiamo che fino a un mese fa si parlava addirittura di salvezza senza play-out in relazione ai tre risultati utili con Ancona, Atletico Ascoli e Isernia! Ed invece ecco arrivare la quarta sconfitta di fila (L’Aquila, Vigor Senigallia, Notaresco e Chieti, appunto) che gela il gruppo e getta nello sconforto un ambiente che non sa più a quale santo appellarsi.
Troppo “leggera” questa Fermana, leggera davanti, leggera dietro. E leggera caratterialmente, con i picchi agonistici spesi in maniera negativa (anche oggi espulso capitan Romizi e ammonito Karkalis: entrambi salteranno la prossima sfida con il Roma City).
Per il resto, con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Soprattutto se si ripetono all’infinito. Già, perché anche oggi si potrebbe obiettare: “Se la Fermana fosse riuscita a raddoppiare nel primo tempo, forse…”. Oppure: “Se nella seconda parte della ripresa i canarini avessero avuto un po’ più di fortuna…”. I fatti parlano chiaro: la Fermana concede sempre più di qualcosa e lo paga sempre a caro prezzo. Dopo 25 giornate di campionato, sarà il caso di prendere coscienza della situazione. In primis per non prendersi in giro!

La partita
Mister Brini opta per un modulo interpretato in maniera più attenta alla fase difensiva, preferendo Valsecchi a Sardo. Per il resto, tutto come previsto, a partire dalla conferma della difesa a 4 con Casucci e Tomassini sulle fasce. Assieme a Sardo, inizialmente in panchina anche Pinzi.
Il tempo di studiarsi e la Fermana è già in vantaggio: al 12′ è Valsecchi a sfruttare di testa un calcio d’angolo battuto da De Silvestro e a scaraventare la palla sul palo lontano! Poco dopo altri due tentativi in successione dei canarini con Casucci (tiro alto) e Bianchimano (parato), per una squadra canarina che sembra scesa in campo con il piglio giusto.
Ancora canarini in avanti al 20′, con un cross di De Silvestro che attraversa tutta l’area senza trovare un “piede amico” sulla sua traiettoria.
Al 27′ si vede il Chieti che con Ceccarelli, da fuori area, cerca la porta ma manda a lato di pochissimo. Altro rischio al 30′ per i padroni di casa, con Bianchimano che vede il portiere lontano dai pali e tenta di sorprenderlo, non riuscendo però a calibrare la sfera.
A cavallo della mezz’ora di gioco il Chieti capisce che deve reagire e alza i ritmi di gioco, facendosi vedere più propositiva in campo. Al 35′ buonissima opportunità con i locali: la palla arriva in area da una rimessa laterale ed è smanacciata da Perri, sul prosieguo dell’azione e un batti e ribatti, gli abruzzesi tentano ancora la conclusione non riuscendo a centrare lo specchio!
La Fermana non sembra riuscire più a giostrare come nei primi 25 minuti: la pressione locale ha annebbiato le idee dei gialloblù, che quando sono sotto prassione faticano a trovare il bandolo della matassa. Tuttavia fino alla fine della prima frazione i canarini blindano la porta e dopo un minuto di recupero il signor Colelli di Ostia Lido manda tutti al riposo.
Dagli spogliatoi rientra una Fermana addormentata. Che infatti già al 2′ minuto subisce il pareggio del Chieti: calcio d’angolo, palla in mezzo, colpo di testa di un giocatore locale che colpisce la traversa e sulla ricaduta in campo e il più lesto è Di Filippo che firma l’1-1!
Poco dopo, sulla scia dell’entusiasmo, è ancora la squadra locale ad andare vicina al raddoppio con Forgione che, davanti a Perri, spara alto!
Al 64′ ancora Chieti vicino alla rete con lo stesso Forgione, che di testa spedisce alto!
Nella fase centrale del secondo tempo la partita si mostra lenta e senza grandi emozioni, tant’è che con un ritmo apparentemente più basso mister Brini inserisce Perez al posto di Valsecchi. Ma al 77′ capitan Romizi, già ammonito, si prende il secondo cartellino giallo e lascia la sua squadra in 10!
Nonostante l’inferiorità numerica, è della Fermana una ghiotta palla gol all’87′, con Servalli che salva su Casucci.
Tutto finito? Neanche per sogno. L’arbitro decreta 4 minuti di recupero e dopo appena due giri di lancette ecco la doccia gelata per i canarini: ancora un pericolo dal gioco aereo e stavolta Forgione non sbaglia di testa, dando il vantaggio al Chieti! A nulla valgono gli ultimi tentativi di forcing dei gialloblù, che al triplice fischio finale non possono far altro che raccogliere le proprie cose e rimuginare sull’ennesima sconfitta dell’ennesima stagione deludente.

Il tabellino
CHIETI: Servalli, Salto, Di Filippo, Della Quercia (75′ Grandis), Touré (65′ Oddo), Forgione, Donsah (82′ Di Paolantonio), Casciano (75′ Conti), Guerriero, Ceccarelli, Vuthaj. A disposizione: Mercorelli, Cordova, Traini, Piccinin, Caiazza. All. Amaolo
FERMANA: Perri, Tomassini, Tafa, Karkalis, Casucci, Mavrommatis (89′ Brandao), Etchegoyen, Romizi, De Silvestro, Biancimano, Valsecchi (75′ Perez). A disposizione: Di Stasio, Cocino, Pappalardo, Sardo, Dragomir, Pinzi, Granatelli. All. Brini
ARBITRO: Colelli di Ostia Lido
RETI: 12′ Valsecchi (F), 47′ Di Filippo (C), 92′ Forgione (C)
NOTE: Spettatori 2000 circa, tra i quali una settantina di tifosi canarini. Recupero: 1′ Pt, 4′ St. Ammoniti: Romizi (F), Karkalis (F). Espulsi Romizi (F) al 77′ per doppia ammonizione e Oddo al 95′ (C)