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Fermana, con il Perugia arriva la terza sconfitta interna della stagione (0-2). Dirigenza contestata

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FERMANA: Borghetto, Pistolesi, Fort, Calderoni, Laverone; Scorza (52’ Fontana), Giandonato, Misuraca (76’ Vessella); Semprini (64’ Eleuteri), Curatolo (64’ Montini), Pinzi (52’ Tilli). A disposizione: Furlanetto, De Pascalis, Spedalieri, Paponi, Santi, Biral, Grassi, Palmucci. All. Bruniera
PERUGIA: Furlan, Mezzoni (46’ Paz), Angella, Vulikic, Bozzolan (85’ Cancellieri), Iannoni (92’ Giunti), Bartolomei, Kouan (77’ Seghetti), Santoro (40’ Acella), Matos, Lisi. A disposizione: Abibi, Ebnoutalib, Ricci, Torrasi, Morichelli, Souare. All. Baldini
ARBITRO: Castellone di Napoli
RETI: 15’ Lisi (P), 53’ Paz (P)
NOTE: spettatori 1741 per un incasso di 12.352,35 euro . Ammoniti: Misuraca 2’, Fort 16’, Matos 34’, Giandonato 50’. Angoli: 4-4. Recupero: 2’ p.t e 5’ s.t.

FERMO – E’ finita con i sostenitori gialloblù a gridare “meritiamo di più” e “noi vogliamo gente che lotta”. Fondamentalmente comprensibile e giusto il primo slogan, forse ingiusto il secondo. Sì perché per lottare, la Fermana ha anche lottato. Solo che il livello tecnico è quello che è. E l’impressione, con il passare delle partite, è che la formazione canarina non sia ancora all’altezza di questo difficile campionato. E diciamo “ancora” per lasciare intatta quella speranza di crescita che tuttavia rimane annoverata tra i desideri più arditi di questa stagione. Insomma, al momento è una Fermana inadeduata per la categoria.
Una inadeguatezza evidente, che sta esasperando i tifosi, già provati da uno stucchevole precampionato e dalla rottura di un giocattolo che lo scorso anno divertiva e faceva punti. E alla fine c’è scappata anche la contestazione verso la dirigenza.
A testimoniare il momento difficile c’è pure il nervosismo di elementi come Misuraca e Giandonato, con il capitano che è stato l’ultimo ad arrendersi e anche oggi ha provato a sciorinare calcio nel deserto gialloblù.
Davvero troppo poco per sperare in qualcosa di diverso che non sia la sconfitta. E, con questa, i gialloblù sono arrivati alla terza resa su quattro gare interne in questo avvio di torneo. Sette i gol subiti al Recchioni e uno fatto. E dire che il catino femano era, fino a un anno fa, un fortino quasi inespugnabile…

La Fermana che non ti aspetti

Sul piano tattico non si capisce perché, pur in una serata caratterizzata da una particolare precarietà difensiva a causa della concomitante assenza di due titolari come Padella e Spedalieri (il primo a casa, il secondo in panchina con il mal di schiena), i gialloblù debbano per forza scendere in campo con 4 under, due dei quali proprio nel pacchetto arretrato già traballante. Una sorta di masochismo difficilmente comprensibile. E se Eleuteri non trova spazio in serate come queste, quando mai potrà trovarlo?
Dall’altra parte, invece,, di fronte a un’altra corrazzata del girone, si è vista la solita Fermana, quella che fisicamente soccombe, che arriva sempre in ritardo sulle seconde palle, quella che fatica a difendere e non fa tre passaggi di fila in attacco, quella che non pressa e non fa filtro in mezzo. Insomma, difficile farla franca con queste caratteristiche…

Solito inizio

Solito inizio shock dei canarini, che entrano in campo impauriti e particolarmente imprecisi. Così il Perugia in 15 minuti dapprima confeziona due palle gol nitide al 4’ (palla di poco fuori) e al 6’ (Iannone di testa, tutto solo, spedisce alto), poi passa in vantaggio con Lisi, abile a scaraventare in rete a centro-area una palla filtrata da destra.
Sembra di essere alle solite e sul Recchioni sembra affacciarsi lo spettro del Cesena, quando la Fermana con un inizio gara indecente abbandonò presto ogni velleità. E invece dal 25’ la gara si fa sostanzialmente più equilibrata. Nel senso: ogni accelerazione del Perugia sembra poter far male a una Fermana slegata, tuttavia il ritmo degli umbri cala un po’, i canarini prendono un po’ di fiducia e si inizia a vedere qualche timido fraseggio anche nella metà campo ospite. Così al 29’ la Fermana reclama un rigore per un fallo di mano in area su cross di Semprini; al 32’ Giandonato, dopo uno show personale fatto di mezzo sombrero, doppio passo e spostamento laterale, lascia partire un sinistro da fuori che si stampa sulla traversa! E al 36’ Pinzi recupera palla dal limite, si accentra e lascia partire un tiro di destro che si spegne lontano dai pali difesi da Furlan.
Non succede altro fino all’intervallo, decreto dall’arbitro Castellone di Napoli con 2 minuti di recupero.

Ripresa, stesso copione

Passano 8 minuti della ripresa e il Perugia raddoppia: calcio d’angolo per il Perugia e il neo entrato Paz, appostato sul secondo palo, colpisce di testa e scavalca Borghetto. E’ lo 0-2 che gela la Fermana. Tant’è che gli ospiti due minuti dopo potrebbero fare tris, ma Borghetto in uscita si oppone a Santoro.
Poi la partita si spegne: il Perugia sembra sazio, la Fermana effettua alcuni cambi ma non trova mai la giocata o l’imbucata giusta. Ci prova solo Curatolo al 58’, entrando in area dalla sinistra e impegnando il portiere Furlan. Il resto è noto. Compresa la prima contestazione finale della stagione. (da.iac)

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