FERMO – La Fermana? E’ un gesto d’amore. “Amore” è infatti il termine più usato nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio al Bruno Recchioni. Una conferenza che – avente ad oggetto sostanzialmente la presentazione del tecnico Stefano Protti – si è ben presto caratterizzata per la capacità di toccare tutti gli aspetti riguardanti la società gialloblù, da quelli tecnici a quelli economici. E proprio da questi ultimi partiamo, se è vero – come è vero – che la Fermana quest’anno è impegnata in un doppio “campionato”, ugualmente difficile: salvarsi sul campo e, soprattutto, provare a rimettere a posto i conti economici.
Simoni: “Non abbiamo le potenzialità di Vecchiola, ma ci proviamo. E i tifosi hanno capito”
E’ stato il presidente Umberto Simoni ad avviare l’incontro, ricordando ancora una volta lo sforzo fatto dalla sua famiglia nel rilevare le quote della Fermana. “La Fermana è rappresentata oggi da un Cda in cui, oltre e a me e a mio figlio, sono presenti Andrea Tubaldi, Enrico Ribichini e Massimiliano Tintinelli. Perché è accaduto questo? Perché si era arrivati a un punto in cui tutti volevano lasciare e si stava male. Ecco allora che la famiglia Simoni ha preso tutte le quote. Vorrei puntualizzare però che la nostra famiglia non è come il patron che c’era prima, non ha le stesse potenzialità. Vale la pena sottolinearlo. Abbiamo un laboratorio di analisi ma non siamo all’altezza di mantenere da soli una squadra in serie C. L’abbiamo presa perché sono subentrate due persone alle quali abbiamo dato fiducia, Enrico Ribichini e Massimiliano Tintinelli. Insieme speriamo di riuscire a salvare la Fermana. Ringraziamo i tifosi che per primi lo hanno capito. Da voi invece – ha detto rivolto alla stampa – non sono arrivati tanti incoraggiamenti…”.
Tintinelli: “Alcune sponsorship in dirittura di arrivo. Primi 250 mila euro entro un paio di settimane”
Polemiche a parte (ma alla società andrà chiarito prima o poi che la stampa deve fare il suo lavoro di osservazione e di analisi, così come un dirigente deve dirigere e un allenatore deve allenare…), è stato proprio Massimiliano Tintinelli, in collegamento da Milano, a dare le prime informazioni, inedite e importanti.
“Nessuno vorrebbe trovarsi qui, in questa situazione complicata – ha affermato Tintinelli -, che però dobbiamo affrontare in qualche modo. Già dalla partenza abbiamo avuto la certezza di una società in grande difficoltà. Però non potevamo lavarcene le mani! Sapevamo che la missione era complicata. Come fermani io ed Enrico Ribichini abbiamo deciso di accettare la sfida. Veniamo da una gestione Vecchiola e oggi questa potenzialità ci manca. Cosa fare, allora? Le nostre prerogative sono quelle di avvicinare la squadra al territorio. Nonostante l’aumento del costo degli abbonamenti i tifosi ci hanno seguito. Noi cerchiamo di dare continuità: la Fermana deve mantenere la categoria. Obiettivo sportivo ma anche societario”.
Per questo, ha aggiunto, “abbiamo iniziato un processo di ristrutturazione del debito. La necessità è quella di qualsiasi squadra di C, abbiamo raccolto circa 150 mila euro di sponsor, a fronte di un fabbisogno finanziario di circa 2 milioni di euro per la stagione (170 mila euro mensili). Vogliamo avvicinare la squadra al territorio provinciale, come detto, saldare e dare continuità. Seguiremo tutte le strade che sono importanti in questa fase per dare “aria”, far respirare la Fermana. Le società falliscono per la cassa, non per altro. E’ importante, allora, che su questo abbiamo il supporto del territorio. Non grande il successo con gli imprenditori, lo dico subito: ci hanno confermato fiducia i più piccoli, ma i più grandi non ci hanno ascoltato. Forse perché in passato non c’era una voce unitaria… A breve termine ci siamo dati l’orizzonte della durata del campionato per portare la squadra all’obiettivo. Non potremo comprare tanti giocatori, lo dico subito. Ma andremo avanti. A lungo termine cerchiamo invece un investitore serio”.
Il successivo passaggio spiega anche molte delle trattative degli ultimi tempi. Spiega infatti Tintinelli: “I debiti ci sono oggi, ereditati da ieri: impossibile che qualcuno voglia entrare, a meno che non abbia un progetto poco serio! Una volta che il debito sarà ristrutturato, invece, sarà più facile. Ma già ora stiamo portando a termine delle sponsorship importanti. I tifosi ci sono vicini. C’è stato qualche polemica ma stiamo ripartendo bene. Abbiamo fiducia che con questo assetto societario si può lavorare”.
Poi la notizia, vera, importante: “Dovrebbero arrivare a breve dei nuovi aiuti. Abbiamo già fatto un paio di incontri. Dentro un paio di settimane, arriveranno importi per circa 250 mila euro. Questo dal contatto più grande. Poi ne abbiamo altri”.
Un’analisi sottoscritta in piena da Enrico Ribichini, che ha aggiunto: “Confermo che le risposte sono venute dai piccoli imprenditori, veri amanti della Fermana. Ci stiamo muovendo anche sul territorio nazionale. Oggi siamo credibili ma a corto di cassa. Dico anche io che sarebbe importante l’apporto del territorio. Questo amore che ho riscontrato mi auguro che possa essere anche concreto”. E ha concluso: “Questo consiglio di amministrazione è in piedi da venti giorni: non c’è stato tempo per fare ltro. Stiamo mettendo la nostra professionalità ma sono progetti a medio e lungo termine, non è scontato il successo immediato”.