Francamente, vedere una Fermana di così basso livello fa male. Una squadra da calcio camminato, incapace di fraseggiare, di tenere palla, di sembrare pericolosa. Contro un avversario modesto, preso per mano da Ragatzu e pochi altri, i canarini non sono riusciti nemmeno a sfruttare le situazioni che pure si erano create. Parliamo del vantaggio di Montini dopo appena 11 minuti di gioco. E parliamo, nella ripresa, del rigore parato al 73′ dall’ottimo Furlanetto, debuttante dal primo minuto in gialloblù e capace di difendere al meglio la porta canarina. Ma non è bastato: la Fermana non ha avuto le energie per scuotersi neppure dopo il grande pericolo corso.
La sconfitta risulta indigeribile due volte. In primis perchè si trattava di uno scontro diretto per non retrocedere, poi perchè l’Olbia, ripetiamo, è apparsa formazione con diversi limiti e assolutamente gestibile da una squadra appena strutturata. Prova ne era il fatto che i sardi venivano da tre sconfitte consecutive e non vincevano addirittura dalla seconda gara di campionato…
Protti ha provato a ridisegnare la formazione, apparsa già stanca domenica scorsa. E allora dentro i recuperati Padella e Montini, fuori Misuraca e Curatolo, con Eleuteri avanzato a cercare di trovare un minimo di verticalizzazioni. E, a dir la verità, Eleuteri c’è anche riuscito, risultando alla fine il migliore in campo assieme al portiere. Ma la Fermana resta una squadra senza identità, senza anima, slegata.
La difesa ad oltranza – non certo il marchio di fabbrica di Stefano Protti – non ha pagato. Per un giorno è sembrato che si potesse fare di necessità virtù, ma non è stato così. Il lavoro che attende i tecnici – per quello che si è visto oggi – è molto e difficile.
La partita
Inizio brutto dei canarini, prede evidenti di un’apprensione che è figlia dell’importanza della posta in palio. Dopo 2 minuti l’Olbia si affaccia pericolosamente dalle parti di Furlanetto, dopo un rinvio rimpallato di Giandonato: buon per la Fermana che Nanni spari alle stelle.
Fermana bruttina e incapace di fraseggiare con pulizia. Ma il buon Eleuteri si ricorda che il calcio senza verticalizzazioni è uno sport a metà. Così all’11’ fa un’azione delle sue: si libera sulla destra e accende il turbo, cross in mezzo e Montini, tutto solo, spedisce di testa in rete! E’ il vantaggio dei canarini, che tornano a trovare la via del gol.
L’Olbia accusa il colpo. E se la Fermana risulta imprecisa e impaurita, tanto da buttare via palloni senza provare a giocare palla a terra, i sardi non stanno meglio e mostrano parecchia imprecisione e scarse idee. Tant’è che poco dopo la mezz’ora (32′), Pinzi addomestica di petto una palla che esce dall’area, si accentra e fa partire un tiro a giro che non finisce molto lontano dalla porta difesa da Rinaldi! Azione che meritava ben altra fortuna.
La gara si trascina avanti in maniera sporca: appare evidente anche a uno spettatore distratto che il match in corso si sta svolgendo tra due squadre con non pochi problemi, anche di classifica. Il pallone scotta sui piedi e la Fermana, notoriamente capace di giocare la sfera anche in uscita, si mostra spesso intenta a spazzare il pallone senza troppi fronzoli.
L’ultima azione del primo tempo è dell’Olbia: traversone, Contini rimette al centro di testa e Nanni a centro area tira di potenza, trovando tuttavia un difensore gialloblù.
Nella ripresa, se possibile, la partita è ancora più brutta. E ci mette del suo la Fermana, praticamente incapace di uscire dalla propria metà campo. Il match è tutto caratterizzato dai tentativi dell’Olbia: al 53′ Giandonato perde palla ma il tiro da fuori dell’avversario viene parato da Furlanetto. Al 64′ è ancora il giovane portiere canarino sugli scudi, bravo a deviare un tiro di Ragatzu. Lo stesso Ragatzu ci riprova un minuto dopo, e stavolta sul suo tiro a giro Furlanetto non può arrivarci. E’ l’1-1.
La partita prosegue sulla stessa falsariga: Olbia in avanti, Fermana a cercare – male – di contenere. Al 73′ c’è addirittura un rigore per i padroni di casa: Spedalieri frana da dietro su Nanni, penalty ineccepibile. Sul dischetto va l’esperto Ragatzu, che però si fa irretire dal giovane Furlanetto. Portiere canarino sugli scudi, a cercare di tenere a galla i suoi! E ci sarebbe quasi riuscito se a quattro minuti dalla fine, su un cross lungo dalla destra, Bellodi non rimettesse al centro di testa e Dessena non sparasse imparabilmente di sinistro sotto la traversa. Con la Fermana ancora a guardare!
Finisce così una trasferta amara. Brutta Fermana, artefice di una brutta partita, contro una diretta concorrente per la salvezza. Una salvezza che, per quello che si è visto oggi, appare davvero difficile da conseguire…
Protti: “Primo tempo discreto, poi siamo scesi fisicamente. Dobbiamo fare delle valutazioni…”
“Abbiamo fatto un primo tempo discreto fatto di attenzione e concentrazione, chiuso in vantaggio. Nella ripresa, per tutta una serie di motivi, ci siamo abbassati e non siamo riusciti più a ripartire considerando anche che avevamo la possibilità di andare a colpire perché ci concedevano degli spazi”. Così il tecnico Protti all’ufficio stampa della Fermana, dopo che per motivi tecnici non è stato possibile registrare la consueta intervista post gara.
“Ci siamo schiacciati e abbiamo subito la loro pressione con il risultato che ci è stato contrario – ha continuato Protti -. Dobbiamo vedere bene anche a livello fisico perché, come accaduto anche con la Spal, siamo scesi molto fisicamente nella ripresa e su questo dobbiamo fare le dovute valutazioni. Anche nel corso della gara abbiamo poche rotazioni e quindi occorre vedere al meglio ogni aspetto”.
“Dispiace per la sconfitta e per questo momento – ha concluso – anche se non bisogna fasciarci la testa e continuare a lavorare. Anche se è difficile farlo in una settimana con tre impegni consecutivi. Grazie anche ai tifosi che erano qui e si sono sobbarcarsi un lunghissimo viaggio e una trasferta complicata”.
Il tabellino
OLBIA: Rinaldi; Arboleda (61′ Zallu), Bellodi, Motolese, Montebugnoli; Incerti (88′ st La Rosa), Dessena, Contini (61′ Cavuoti), Ragatzu, Biancu (88′ Fabbri), Nanni (93′ Scapin). A disposizione: Palmisani, Zanchetta, Palomba, Belloni, Mameli, Caggiu. All. Greco
FERMANA: Furlanetto; Laverone, Spedalieri, Padella, Calderoni; Eleuteri, Giandonato, Scorza (70′ Fontana); Pinzi (52′ Curatolo), Montini (89′ Grassi), Semprini (52′ Misuraca). A disposizione: Borghetto, Mancini, Pistolesi, Fort, Tilli, Paponi, Vessella, Biral, Gasbarro. All. Protti
ARBITRO: Mazzoni di Prato
RETI: 11′ Montini (F), 65′ Ragatzu (O), 86′ Dessena (O)
NOTE: Angoli: 5-2 per l’Olbia. Ammoniti: Scorza (F), Laverone (F), Calderoni (F), Montebugnoli (O). Recupero: 5′ st