FERMANA: Furlanetto, Laverone (85′ Gasbarro), Spedalieri, Padella, Calderoni, Scorza, Giandonato (64′ Paponi), Misuraca, Curatolo (64′ Eleuteri), Montini (64′ Semprini), Tilli (58′ Pinzi). A disposizione: Mancini, Eleuteri, Pistolesi, Fort, Pinzi, Paponi, Fontana, Vessella, Biral, Grassi, Gasbarro, Semprini. All. Protti
ANCONA: Perucchini, Clemente, Cella, Pellizzari (87′ Marenco), Agyemang, Saco Coli (62′ Nador), Gatto, Paolucci (62′ Basso), Energe (62′ Peli), Spagnoli, Cioffi (85′ Mattioli). A disposizione: Vitali, Testagrossa, Martina, Nador, Peli, Marenco, Kristoffersen, Dutu, Radicchio, Barnabà, Mattioli, Gavioli, Basso. All. Colavitto
ARBITRO: Sacchi di Macerata
RETI: 19′ Clemente (A), 40′ Misuraca (F)
NOTE: spettatori 1888, di cui 603 da Ancona, per un incasso di 18.485,67 euro. Angoli: 3-2 per l’Ancona. Ammoniti: Padella (F), Pellizzari (A), Spedalieri (F), Tilli (F), Clemente (A), Agyemang (A). Recupero: 2′ pt e 6′ st
Un pareggio per ripartire. Un pareggio per tornare a sperare e a vedere il mondo con occhi diversi. Un pareggio per rispettare la tradizione.
Già, mai sottovalutare il peso della tradizione. Così l’Ancona, ancora una volta, fatica e rinvia l’appuntamento con la vittoria al Bruno Recchioni, nonostante i pronostici della vigilia. Merito di una Fermana finalmente all’altezza: cattiva al punto giusto, determinata, capace di superare i suoi chiari limiti attuali. Sì, perchè i limiti ci sono e sono stati evidenti anche in occasione del derby. Ma con tenacia e concentrazione i canarini stavolta sono rimasti sempre in partita, sospinti da uno splendido pubblico che, non a caso, a fine partita ha urlato ai gialloblù “noi ci crediamo!”.
Quanto alla gara, vanno sottolineati i meriti di mister Protti, capace di abbozzare una formazione iniziale inedita dalla cintola in su ma tremendamente efficace, soprattutto sulla corsia di destra. La catena Laverone, Scorza, Tilli (bella la prova di quest’ultimo) è stata quella a cui la Fermana si è affidata in particolare per dare fastidio ai dorici. Spesso riuscendoci.
E i cambi della ripresa non hanno fatto perdere peso alla formazione gialloblù, capace di andare in difficoltà solo su svarioni individuali e non per merito dell’avversario. Anzi sono stati proprio i gialloblù ad andare vicini al gol della vittoria!
In definitiva, un punto pesante soprattutto per il morale. Un pareggio non cambia granchè lo scenario, ma un’altra frenata sarebbe stata forse decisiva per minare alla base il già precario equilibrio psicologico del gruppo gialloblù. L’emorragia, per ora, appare bloccata.

La partita
“Non è da questi particolari che si giudica un giocatore”. Lo cantava De Gregori, alludendo a un calcio di rigore sbagliato. Ma sono proprio i particolari a fare la differenza in un campionato professionistico. La Fermana questi particolari ancora fatica a notarli. E li paga sempre pesantemente. Nel contesto di un primo tempo equilibrato, ecco allora che il risultato poteva sbloccarsi solo su una scarsa attenzione ai particolari. E’ il 19′: angolo per l’Ancona, il solo Tilli si trova al vertice dell’area a contrastare due giocatori ospiti: palla al centro, respinta della difesa e sulla sfera si proietta l’ex Clemente che esplode una bordata che si infila in rete! E’ il vantaggio della squadra ospite, che aveva sì avuto un paio di pericolose incursioni centrali (al 16′ e al 18′, nel primo caso con Paolucci, la seconda con una fucilata di Energe deviata sopra la traversa da Furlanetto), ma che era stata fronteggiata dignitosamente dalla Fermana. Una squadra di casa più compassata sulla corsia di sinistra, ma molto più grintosa e scattante sulla fascia destra, grazie alla sinergica azione di Laverone, Scorza e, soprattutto, Tilli. Sì, Tilli, la vera sorpresa della partita, quello che Stefano Protti ha spedito in campo dal primo minuto tra lo stupore generale.
La Fermana ha avuto il grande merito di non disunirsi e di continuare a macinare gioco. Con i suoi ritmi (blandi), con la sua corsa compassata, ma stavolta costante. E così, dopo un gran tiro da fuori di Giandonato che supera la traversa, ecco al 40′ il pareggio: ennesima azione a destra dei gialloblù, cross di Laverone e Misuraca, tagliando in area dalla sinistra, impatta di testa e fa esplodere il Bruno Recchioni! E’ l’1-1.
La ripresa, nonostante la stanchezza della terza gara settimanale, è ancora più ricca di occasioni. Al 50′ Energe si accentra dalla destra e lascia partire un tiro che finisce di poco fuori.
Al 55′ è Furlanetto a creare seri problemi alle coronarie dei tifosi canarini: sbaglia un rinvio, si incarta, perde palla. Buon per lui e per la Fermana che l’Ancona non ne approfitti. Al 73′ clamorosa occasione per la Fermana, forse la più grande della partita: Semprini si invola su bella apertura di Eleuteri e si trova davanti al portiere, ma spara in bocca a Perucchini! Chance clamorosa. L’ultima occasione è ancora per la Fermana: è l’80’, Laverone (poi costretto ad uscire per un colpo), mette in mezzo un bel crosso su cui si avventa Paponi: palla di poco fuori. Così, dopo 6 minuti di recupero e tanto nervosismo, la gara si chiude.

In definitiva, un punto che forse in chiave classifica serve poco ad entrambe le compagini, ma un punto a cui la Fermana si attacca con tutte le sue forze per muovere le acque e, soprattutto, ritrovare il necessario ottimismo. Da questa sera la Fermana, infatti, sa che – se vuole – può mettere in campo le armi giuste per dare fastidio agli avversari. Sa anche che non ha certo superato i suoi enormi problemi strutturali, legati agli evidenti errori in fase di allestimento della rosa, ma può iniziare a pensare da squadra e non da semplice agglomerato di giocatori. Adesso due giorni di riposo per rifiatare (Giandonato e compagni si ritroveranno mercoledì al Recchioni) e poi via con una settimana finalmente regolare. Sperando che i gialloblù conservino a lungo le emozioni e le immagini di una serata che deve rappresentare una importante tappa di crescita collettiva. (da.iac)