HomeCalcioLa Fermana e la crisi del settimo anno: mai così male ad...

La Fermana e la crisi del settimo anno: mai così male ad inizio campionato

- Ads -

Quello in corso è il settimo campionato di fila della Fermana in Serie C da quando, al termine della stagione agonistica 2016/2017, è tornata tra i professionisti. Siamo andati allora a vedere il rendimento dei canarini nelle prime 13 giornate di campionato nel corso di questi sette anni. Non parliamo di un periodo a caso, ma di 13 partite che sono – a conti fatti – giusto un terzo del campionato. Ecco i numeri.

Primi due anni di slancio, addirittura con una prima posizione in classifica

Nel suo primo anno di Serie C, vale a dire nella stagione 2017/2018, dopo tredici partite la squadra di Flavio Destro aveva ben 17 punti (4 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte). E questo nonostante le iniziali difficoltà di ambientamento e una rosa che risentiva pesantemente del campionato di Serie D appena vinto. Non solo, in 13 gare la Fermana riuscì a realizzare 12 reti e a subirne altrettante, dunque perfetto equilibrio tra gol fatti e gol subiti. Buono l’impatto sul torneo, con 1 sola sconfitta (all’esordio a Ravenna) nelle prime sei gare.

Nel campionato 2018/2019 i gialloblù fecero ancora meglio: dopo 13 partite furono ben 23 i punti conquistati (7 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte), con 12 gol fatti e 10 subiti. Dopo 13 gare i canarini erano addirittura al terzo posto, a due punti dalla capolista Pordenone (battuta a casa sua, per il momentaneo primo posto!). Al termine di quella stagione, lo ricordiamo, la squadra di Destro si qualificò per i play-off ma usci subito al primo turno, sconfitta 2-0 dal Monza di Berlusconi. Un Monza che avviò quell’anno un progetto societario che riporterà poi i brianzoli in serie A, dove tutt’ora sono protagonisti.

Finisce l’era Destro, arriva Antonioli e… il Covid

Nella stagione 2019/2020 la Fermana dopo 13 turni aveva 13 punti (3 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte), con 12 gol fatti e 20 subiti. Dunque, tante le reti subite ma massima capitalizzazione delle reti siglate. Parliamo della stagione che confluisce direttamente del periodo della pandemia, tanto che a marzo il campionato fu sospeso (mancavano 11 gare al termine), con la Fermana di Mauro Antonioli (che aveva sostituito alla decima giornata l’esonerato Flavio Destro) già presente nella griglia play-off. Un vero peccato.

Passiamo ora alla stagione 2020/2021, quella che ha dovuto convivere ancora con il Covid e che si diede delle regole ferree, che condizionarono pesantemente le società. In quella stagione a novembre, sempre dopo 13 turni di campionato, la Fermana aveva conquistato 11 punti (2 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte). Non un granchè: Fermana quart’ultima a pari punti con la Vis Pesaro. E’ la stagione in cui Mauro Antonioli viene sostituito in corsa da Cornacchini. Un Cornacchini che, a fine stagione, chiese poche ma chiare condizioni per rimanere. Non soddisfatto, salutò e andò via, presagendo forse quello che sarebbe successo l’anno successivo.

Domizzi, poi Riolfo: ma la Fermana mostra lacune fin dall’inizio

Passiamo così alla stagione 2021/2022, quella della retrocessione in D e dell’immediato ripescaggio; quella dei tre allenatori cambiati durante l’anno: Domizzi, Riolfo e Baldassarri. Quella della sconfitta ai play-out con la Viterbese di Volpicelli.
La Fermana conquistò 12 punti in 13 gare (3 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte), con un cambio di guida tecnica dopo appena 4 partite (Fermana-Modena 0-4), dopo aver realizzato 12 reti e averne subite 19. Il finale lo abbiamo già descritto…

L’arrivo di Protti dopo la retrocessione e una ricostruzione difficile. Ma la squadra gioca…

Passiamo così alla scorsa stagione, 2022/2023 quella della corsa all’allestimento della squadra dopo il ripescaggio, quella dell’arrivo di Stefano Protti sulla panchina gialloblù. Inizio difficile, sebbene la squadra mostrasse da subito un buon gioco e una bella mentalità. Dopo 13 partite Giandonato e compagni avevano 10 punti (1 vittoria, 7 pareggi e 5 sconfitte); il periodo più brutto fu proprio tra il 9 ottobre e il 20 novembre, con la Fermana all’asciutto di vittorie e con Protti in forte discussione, fino al pareggio di Bunino a Pesaro al 90’, che cambiò le sorti del tecnico e della stagione. Il resto lo conosciamo.

2023/2024: la “rivoluzione” incomprensibile, l’inutile confusione, l’ultimo posto…

E veniamo alla stagione in corso, il campionato 2023/2024. La società canarina ha voluto sostituirsi ai protagonisti in campo e ha fatto scelte scriteriate, dando il benservito a tecnico e ds, rinunciando alla necessaria continuità tecnica e costruendo una squadra fatta di over appagati e di giovani impreparati.
A sostituire Protti viene chiamato Andrea Bruniera, salvo poi dargli il benservito dopo 7 gare di campionato e 1 di Coppa Italia e richiamare lo stesso Protti. Stessa cosa con il ds: via Massimo Andreatini e dentro Andrea Galassi. Fino a ieri, con il rientro dello stesso Andreatini. A testimoniare la confusione potrebbe bastare quanto detto sinteticamente. I numeri, da parte loro, parlano di 7 punti in classifica, frutto di 1 vittoria, 4 pareggi e 8 sconfitte; solo 5 le reti fatte e ben 22 quelle subite! Unica vittoria quella ottenuta il 9 settembre al Recchioni sul Pontedera, in superiorità numerica.
Quattro i punti conquistati da Bruniera in 7 partite, tre quelli portati a casa da Protti in 6 gare. Numeri che non lasciano spazio all’immaginazione. E’ la peggiore Fermana dell’era recente, anche di quella che poi arrivò alla retrocessione.
E’ la famosa crisi del settimo anno. Solo che stavolta gli “sposi” sono sembrati confusi fin dal primo momento…

- Ads -
- Advertisement -
Da Leggere
- Ads -
Articoli Correlati
- Ads -