FERMO – Piove sul bagnato in casa canarina. Ad una squadra in crisi di identità e di gioco, oltreché di risultati, a volte basterebbe un particolare a cui appigliarsi, un episodio favorevole, un elemento fortuito. E invece il piano inclinato su cui sembra posta la Fermana non accenna a mutare pendenza. Così accade che partite che sembrano in equilibrio vengono sbloccate da un colpo di genio di un attaccante avversario. Attaccante – Guccione – che decide di fare il fenomeno e mette a tabellino addirittura una tripletta! E per una squadra alla ricerca di un po’ di serenità e fiducia, ecco apparire nuovamente i fantasmi.
E’ accaduto questo con l’Arezzo, una squadra toscana meglio costruita, con un reparto avanzato di un certo spessore e una dimensione tattica superiore a quella dei canarini. Ma un Arezzo sostanzialmente gestibile da una qualsiasi compagine sufficientemente attrezzata per la categoria. Quello che la Fermana, quest’anno, proprio non riesce ad essere. Ed ecco così spiegata l’ennesima sconfitta, l’ennesima tragedia sportiva collettiva. Che stavolta non si chiude al 95’ ma continua per diversi minuti, con tanto di contestazione alla squadra e ai dirigenti, usciti sotto gli improperi di sostenitori gialloblù spazientiti, avviliti, amareggiati per una stagione indecente.
Non ci sono più parole per descrivere quanto settimanalmente si vede in campo. Ma raramente ci era capitato di vedere un giocatore canarino – dopo 13 gare incommentabili – fare un gol del pareggio al 72’ (non al 90’…) correre a zittire i tifosi e la propria panchina. E, a fine partita, dirigersi sotto i tifosi e poi prendersela anche con il proprio allenatore! Scene surreali di una squadra ormai alla deriva sul piano comportamentale. E di una società inesistente che ha perso il polso della situazione.
Diciamolo francamente: sarà davvero dura arrivare ad aprile così.
La partita
La gara fino al 25’ la gara era apparsa in sostanziale equilibrio, caratterizzata da un’occasione per parte e da un atteggiamento di circospezione tipico di due formazioni che vivevano un momento difficile. Ma la dea bendata in questo periodo sembra costantemente distratta e la Fermana non ha sufficiente appeal (tecnico, temperamentale, tattico) per richiamare la sua attenzione. Così siamo qui a parlare dell’ennesima sconfitta – la nona in 14 partite – di altri tre gol subiti, delle solite amnesie, ingigantite da quel senso di fragilità che prende chi proprio non riesce mai a farla franca.
Di fronte a pochi spettatori (l’ultimo posto in classifica pesa sull’ambiente) e a uno striscione che recita “il nostro assiduo sostegno per il vostro scarso impegno. Onoratela!”, la Fermana inizia bene e al 2’ sfiora il gol con un colpo di testa di Montini, respinto in volo da Borra. Tre minuti dopo (5’) è Furlanetto a salvare su tiro dal limite di un giocatore avversario, filtrato tra una miriade di gambe.
La gara va avanti in un clima sostanzialmente tranquillo, anche se non mancano i contrasti duri in campo. Poi, al 25′, l’eurogol che sblocca il risultato: Guccione dalla sinistra fa partire una parabola sul palo più lontano che sorprende Furlanetto. Incredibile. E’ il primo vantaggio ospite.
La solita scena, il solito episodio, la solida secchiata di acqua gelata che manda in depressione la squadra canarina, che dopo la rete avversaria si vede cadere il mondo addosso. Un sussulto c’è al 33’ quando Tilli, entrato in area, viene preso per la maglietta davanti a Borra e finisce a terra. Per l’incerto l’arbitro è tutto regolare.
Si va negli spogliatoi con la consapevolezza che, ancora una volta, la Fermana appare troppo fragile per opporsi ad avversari e alla cattiva sorte. Centrocampo inesistente in quanto a filtro e corsa, attacco impalpabile sugli esterni, squadra costantemente a rischio.
Nella ripresa la Fermana attacca sotto la tribuna dei tifosi canarini e qualche scossone riesce a darlo, principalmente grazie alle sgroppate e ai cross del solito, inesauribile Eleuteri. Così al 57’ proprio Eleuteri mette in mezzo e Montini gira di testa alle spalle di Borra. E’ l’1-1 e finalmente il Recchioni può tornare a gioire! Ma non c’è nemmeno il tempo di rompere l’abbraccio tra tifosi che i toscani tornano già in vantaggio. E’ il 59’, dopo un fraseggio sulla sinistra e uno scambio prolungato, è ancora Guccione a ricevere palla a centro-area e a superare Furlanetto con una rasoiata. Nuovo vantaggio dell’Arezzo!
La gara si apre, la Fermana, che nel frattempo ha fatto entrare Misuraca e Curatolo al posto degli spenti Semprini e Pinzi, non demorde e al 72’ arriva nuovamente al pareggio: ancora un cross di Eleuteri e ancora uno stacco di testa, stavolta di Misuraca, per il gol del 2-2! Il giocatore non trova di meglio da fare che zittire il pubblico e la propria panchina, innescando nuove energie in maniera negativa e non propositiva. Genialata. E così, mentre sugli spalti si mugugna e si sclera, in campo l’Arezzo allunga ancora: è il 74’ e su una punizione dalla sinistra, ancora Guccione trova l’incrocio e la tripletta personale. E’ il gol del 2-3 che i toscani porteranno fino alla fine, nonostante una nuova protesta dei canarini per un presunto rigore su Scrosta (uscita a valanga del portiere all’86’) e un paio di ripartenze mortifere che non portano però al poker dell’Arezzo.
Il post partita lo abbiamo già descritto. Cronaca di una stagione assurda, che qualcuno ha voluto costruire così e che si sta portando avanti nella confusione peggiore. Roba raramente vista in oltre 100 anni di storia canarina.
Il tabellino
FERMANA: Furlanetto; Eleuteri, Spedalieri, Gasbarro, Calderoni; Scorza, Giandonato (74’, Paponi), Pinzi (61’, Misuraca); Tilli (75’, Fontana), Montini, Semprini (58’, Curatolo). A disposizione: Borghetto, Mancini, Pistolesi, Padella, Santi, Biral. All. Protti
AREZZO: Borra; Montini (81’, Chiosa), Masetti, Risaliti, Coccia (93’, Lazzarini); Settembrini, Mawuli, Foglia (81’, Damiani); Pattarello (93’, Poggesi), Gucci, Guccione (86’, Iori). A disposizione: Ermini, Landucci, Bianchi, Gaddini, Zona, Castiglia, Crisafi. All. Indiani
ARBITRO: Di Cicco di Lanciano
RETI: 24’, 59’ e 74’ Guccione (A); 57’ Montini (F); 72’ Misuraca (F)
NOTE: Spettatori 1226, di cui 163 ospiti, per un incasso di 7184,78 euro. Ammoniti: Semprini (F), Gucci (A), Pinzi (F), Calderoni (F), Montini (A), Misuraca (F), Damiani (A). Angoli: 5-3 per l’Arezzo. Recupero: 1’ pt e 5’ st.