La Fermana ha confermato oggi, con un comunicato ufficiale, quanto da noi anticipato ieri sera. Parliamo dei provvedimenti presi per il settore giovanile, provvedimenti che si aggiungono alla decisione presa ieri mattina e relativa a 3 giocatori della prima squadra.
“Nell’ottica di un’ampia ristrutturazione del settore giovanile posta in essere dalla società – si legge nella nota stampa di questo pomeriggio -, la Fermana comunica di aver sollevato dall’incarico il responsabile tecnico del settore giovanile Leandro Vessella, cui va il ringraziamento per il lavoro svolto”.
“Allo stesso tempo – continua la Fermana – la società comunica l’interruzione del rapporto di collaborazione, come da lui stesso richiesto, con il tecnico della Primavera 3 Luigi Giandomenico. Al tecnico va il ‘grazie’ per il lavoro svolto in questa stagione oltre all’augurio per le migliori fortune professionali”.
Scelte nell’ottica del risparmio. E non solo
Le decisioni prese, dunque, erano emerse già ieri e circolavano tra gli addetti ai lavori. Quello che sfugge è la “cornice” entro cui inserire tali provvedimenti. Insomma, è giusto chiedersi: perchè la Fermana ha fatto oggi queste scelte e non le ha prese in considerazione solo 3 mesi fa, al momento della ripartenza? Del resto che ci fossero dei potenziali conflitti di interesse era abbastanza evidente. Parliamo di un Leandro Vessella che è padre del Vessella giocatore, aggregato alla prima squadra. E del Vessella che è riferimento dell’Academy Civitanovese. Vabbè, la spiegazione non verrà mai o, forse, è fin troppo semplice.
Di certo i mesi passati sono stati caratterizzati da una grande conflittualità, da un muro contro muro sia interno alla società che tra società – o quel che rimaneva – e la città. Per cui: si voleva la conferma di Protti e Andreatini? Via Protti e Andreatini. Si riteneva non opportuno confermare Vessella? Rimanga Vessella. Si chiedeva da più parti un minimo di continuità tecnica, per sopperire alla mancanza di risorse? Squadra sfasciata e completamente rifatta (o quasi).
Il tempo – che è sempre galantuomo – ha poi portato il conto. Così, ecco la società richiamare Protti, poi richiamare Andreatini, adesso avere ripensamenti su Vessella. Insomma, una marcia indietro su tutti i fronti. Per qualcuno è la conseguenza delle dimissioni dell’ex Dg Tubaldi. Forse. Ma va anche detto che la dirigenza è composta esattamente come 3 o 4 mesi fa. La proprietà è interamente dei Simoni; Tubaldi si è dimesso da Direttore generale ma è nel Cda; Galassi da Ds è diventato Direttore generale…
Diciamo, allora – per ora accettiamo questa versione -, che i tempi sono probabilmente opportuni per risolvere alcune situazioni ingarbugliate e risparmiare un po’ di soldini. Cosa che per le condizioni economiche della Fermana non è aspetto secondario. E questo è stato reso possibile dalle minori resistenze interne…
Esoneri, estromissioni dal progetto tecnico e necessità di trovare sostituti
Fatte le scelte, adesso si tratterà di trovare le soluzioni tampone ed eventuali sostituti. E’ probabile che, a meno di colpi di scena, i tre senatori della difesa la squadra dovranno vederla dalla tribuna. Con la difesa gialloblù che potrà contare così su Eleuteri, Pistolesi, Santi, Gasbarro e Spedalieri. Vale a dire: 3 under, un esterno e un centrale esperto.
Discorso diverso per le scelte fatte nel settore giovanile. Se gli addii si fermeranno a quelli annunciati nel comunicato, resta da sostituire il tecnico della Primavera Luigi Giandomenico. Con due precisazioni: per allenare la squadra Primavera serve un tecnico con patentito Uefa A, vale a dire il patentino che permette di allenare in Lega Pro e fare l’allenatore in seconda in Serie A e B. Non una cosa immediata. L’aspetto positivo – seconda precisazione – è che la società ha 15 giorni di tempo per sostituire Giandomenico. Questo vuol dire che nei prossimi due turni di campionato potrà andare in panchina uno degli altri tecnici delle squadre giovanili. Nel frattempo…
AAA dirigenza cercasi
…nel frattempo qualcosa potrebbe succedere anche a livello societario. Come scritto solo un paio di giorni fa, la Fermana cerca dirigenti a cui passare la gestione o per un supporto economico. E tre potrebbero essere le opzioni sul campo. La situazione economica dei gialloblù è brutta, tanto. Il tempo a disposizione prima delle scadenze di dicembre è poco. Ecco allora che il grido di dolore è stato lanciato. Sarà accolto? E da chi?
Sabato mattina dovrebbe tenersi un incontro tra alcuni imprenditori locali, l’amministrazione comunale e la dirigenza canarina. Si tratta di una delle tre “cordate” che si sono fatte vive nell’ultimo periodo. L’altra – antica – è sempre quella facente riferimento all’imprenditore Di Matteo, già respinta in estate. Una terza opzione sarebbe costituita da imprenditori esterni al territorio fermano, ma rappresentati da un legale locale. Difficile capire le potenzialità e le intenzioni degli interlocutori. Chi ha più forza sembra più temuto, chi ha meno forza rischia di non essere risolutivo per quelli che sono i problemi della Fermana. E, sullo sfondo, c’è sempre il nodo-debiti che appare sempre più come il convitato di pietra.
Non resta che attendere e incrociare le dita.