Solo lo sport può raccontare questi pomeriggi invernali, solo il calcio può divertirsi a rovesciare i pronostici. Vi fareste mai operare da un chirurgo ultimo della lista? Andreste mai a farvi difendere in Tribunale dall’ultimo avvocato del foro? Affidereste mai la costruzione della vostra casa al muratore considerato più scarso? Ma il calcio è un’altra cosa. Così è possibile andare allo stadio sperando di vedere l’ultima della classe – la Fermana – mettere in difficoltà la prima della classe, la Torres. E, una volta allo stadio, vedere proprio i valori messi in crisi da componenti irrinunciabili: la tenacia, la corsa, la voglia, l’agonismo, la concentrazione. La Fermana, stavolta, è stata tutto questo. Ed è riuscita a fare questo genere di prestazione dopo aver fatto scelte forti, tipo quella di mettere fuori dal progetto tecnico in settimana tre difensori del calibro di Padella, Calderoni e Laverone, nonchè di lasciare in panchina addirittura un capitan Giandonato non al meglio della condizione!
Ne è venuta fuori una squadra arcigna, da corsa. Con dei curricula minori, ma con un cuore grande come una casa. Una squadra uscita tra gli applausi dei tifosi, finalmente contenti di vedere giocatori onorare al meglio la maglia gialloblù. Il resto è niente, per carità. Un punto non fa fare chissà quale salto in classifica e non migliora di molto la situazione. Ma se dalla gara di Rimini, dove l’unica ammonizione è stata presa da Pinzi a 10 minuti dalla fine, si arriva alla gara di oggi – con cinque ammoniti (11 in totale) e gamba mai tirata indietro – allora… Allora si può anche tornare a casa felici di aver scelto ancora una volta nella vita l’ultima della classe. Perchè sarà anche l’ultima, il suo destino dipenderà anche dalle vicende extra campo, ma la Fermana ha dimostrato oggi di essere ancora viva!
Di certo, dalla squadra arrivano un messaggio e un assist importante alla società: non si molla! E, come detto da mister Protti a fine gara, “noi volevamo vincere, non ce l’hanno permesso. Ma noi ci siamo! Adesso attendiamo segnali da parte di qualcuno!.
La partita
Protti modifica una squadra già rivoluzionata dalle scelte societarie (che hanno portato fuori dal progetto tecnico i difensori Padella, Calderoni e Laverone) e torna a proporre un 4-3-3 a trazione “posteriore”, con Eleuteri esterno destro avanzato e ben tre under davanti a Furlanetto (anch’egli in quota minutaggio), vale a dire Pistolesi, Santi e Spedalieri. Fa scalpore, soprattutto, l’estromissione di capitan Giandonato a centrocampo, non al meglio della condizione. Al suo posto un Fontana più abile a fare filtro e a mettere la gamba. Caratteristiche diverse. Il tutto di fronte a una Torres che viaggia in testa alla classifica, forte di un grande dinamismo, una indubbia capacità di trovare la profondità, una indubbia personalità e un attacco capace di far male in ogni frangente.
L’inizio della gara è precedeuto dall’arrivo sul Bruno Recchioni di un arcobaleno che sembra preannunciare un pomeriggio a colori per la Fermana. Il tutto in un contesto fatto di pioggia e vento, un contesto quasi “isolano”.
La gara ha il primo sussulto al 6′: Liviero in sganciamento offensivo si trova in area sulla sinistra e lascia partire un tiro che, deviato da Spedalieri, fa la barba al palo!
Al 15′ la partita si sblocca, ma a segnare è la Fermana: punizione sulla trequarti per un fallo su Tilli: batte Fontana, mischia in area e l’ultimo tocco alla sfera è di Misuraca, che segna la terza rete personale della stagione e porta in vantaggio i canarini!
Dopo la rete, la Torres prende ovviamente in mano il pallino del gioco e prova a riequilibrare il match, laciando però degli spazi su cui la Fermana si getta con Tilli e Eleuteri. Impressionano positivamente, in particolare, la tenacia, la grinta e la caparbietà dei canarini, mai visti così quest’anno.
La partita si trascina con il solito copione – Torres alla costruzione, Fermana pronta alla ripartenza – e con una battaglia a tutto campo tra i contendenti, senza esclusione di colpi. Ne fa le spese al 41′ Giorico, che fa fallo su Tilli, si becca l’amminizione ma è costretta lui stesso a uscire per infortunio.
Al 45′ il Recchioni si accende: Tilli parte in contropiede, si accentra e viene atterrato in area. Tutto lo stadio invoca il rigore ma l’arbitro fa continuare. Sul rovesciamento di fronte palla a Fischnaller che segna ma l’ex della partita si era aggiustato la sfera con un braccio: rete annullata.
La ripresa riprende in maniera ancora più veemente, con la Torres che preme ancora di più e appare ancora più determinata. Al 48′ Ruocco si gira e tira, palla sul fondo. E’ il prologo al gol , che arriva 8 minuti più tardi: cross lungo da sinistra sul secondo palo, lo stesso Ruocco aggancia e in scivolata anticipa Pistolesi e infila in porta. E’ l’1-1.
La Fermana, però, rispetto al passato non molla di un cnetimetro e ribatte colpo su colpo ai sardi. Tant’è che le tre occasioni da qui alla fine della partita sono tute di marca canarina. Al 63′ è Scorza che si trova la palla sui piedi ai limiti dell’area avversaria dopo un rimpallo: potrebbe andare dentro, tirare o servire largo Tilli, decide di dribblare e un difensore gli toglie la sfera!
Al 66′ ancora Scorza di testa, su cross di un immenso Gasbarro: palla a lato. Infine all’82, su cross da destra, è Tilli a inserirsi e colpire sempre di testa, palla ancora sul fondo.
Dopo 4 minuti di recupero l’incerto arbitro fiorentino decreta la fine della contesa. Fermana e Torres colgono un punto che, forse, serve poco ad entrambe. Ma sugli spalti i tifosi canarini festeggiano: mai quest’anno avevano visto una squadra lottare, giocare, correre e impegnarsi in questa maniera. A Fermo, in questo periodo, si può gioire anche per aver rivisto i “fondamentali” dello sport. Sembrerà strano, ma non è poco! (da.iac)
Il Tabellino
FERMANA: Furlanetto; Santi, Spedalieri, Gasbarro; Eleuteri (83′ Pinzi), Scorza, Fontana, Misuraca, Pistolesi; Tilli, Semprini (80′, Paponi). A disposizione: Borghetto, Mancini, Fort, Curatolo, Biral, Giandonato, Grassi, Gianelli. All. Protti
TORRES: Zaccagno; Idda (46′, Goglino), Antonelli, Fabriani; Zecca (76′, Menabo), Giorico (41′ Cester), Mastinu, Liviero; Ruocco; Scotto, Fischnaller. A disposizione: Garau, Pettriccione, Pinna, Kujabi, Masala, Siniega, Nunziatini, Lora, Mandrelli, Pelamatti.
ARBITRO: Galipò di Firenze
RETI: 15′ Misuraca, 48′ Ruocco
NOTE: spettatori 1015, di cui 46 ospiti. Angoli 4-1 per la Torres. Ammoniti: Idda (T), Santi (F), Fontana (F), Giorico (T), Zecca (T), Semprini (F), Antonelli (T), Misuraca (F), Cester (T), Furlanetto (F), Fabriani (T). Recupero: 2′ pt e 4′ st.