Dove eravamo rimasti? Ah, sì: in campionato ci eravamo lasciati con la bella prestazione interna contro la Torres, una prestazione tutta grinta e corsa al cospetto di quella che, fino a domenica, era la prima della classe assieme al Cesena. Poi l’attenzione si è spostata sulle vicende societarie, e i giocatori canarini hanno portato avanti la loro quotidiana attività lontano dai riflettori, con gli occhi sul campo e l’attenzione rivolta anche alle notizie provenienti – poche – dalla società. Strana la vita del calciatore: la pressione che si vorrebbe evitare nella normalità, stavolta è stata schivata per causa di forza maggiore (vicissitudini societarie) ma non ha portato comunque la tranquillità necessaria.
La speranza è che si tramuti in rabbia e cattiveria agonistica, sulla scia di quanto visto domenica scorsa. Una conferma sul campo potrebbe rappresentare anche una botta di adrenalina per la dirigenza: un puntello alla speranza che lascerebbe aperto il discorso salvezza e che non dovrà essere disperso con atteggiamenti dirigenziali ondivaghi e incerti.
Che bello passare in vantaggio!
Mister Protti e il nuovo preparatore atletico, Di Renzo, hanno continuato a torchiare i gialloblù, che finalmente sono riusciti a dimostrare di essere una squadra compatta, solida, volitiva. Ovviamente i problemi rimangono, soprattutto in fase realizzativa, ma un paio di aspetti vanno sottolineati.
Innanzitutto va rimarcato il fatto che, per la prima volta, la Fermana è rimasta in partita fino al 95′. Non era mai successo nelle precedenti quindici partite.
Due le motivazioni, intimamente legate: un centrocampo meno “ambizioso” ma più operaio, che non ha permesso al giocatore avversario che solitamente si destreggia tra le linee di fare male alla retroguardia gialloblù (importante l’azione di schermo fatta da Fontana), una crescita in sicurezza della squadra nel vedere – minuto dopo minuto – di poter tenere bene il campo contro un’avversaria decisamente favorita. Più passava il tempo, più i canarini se la giocavano. E prendevano sicurezza.
In questo contesto, decisivo è stato il fatto di passare per primi in vantaggio. Un aspetto che ha contribuito ulteriormente ad accrescere la personalità dei gialloblù. Il resto lo ha fatto anche una difesa più attenta e grintosa e il fatto di vedere gli avanti canarini riuscire e rendersi pericolosi. E, si sa, quando cresce la consapevolezza generale cresce anche la competitività.
Misuraca squalificato dal giudice sportivo
A Lucca, domenica, Protti si troverà però a cambiare ancora formazione. Gianvito Misuraca, infatti, è stato squalificato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Insomma, il cartellino giallo rimediato domenica contro la Torres è stato fatale e il centrocampista gialloblù – già autore di tre reti (come Montini) – ha fatto scattare una giornata di squalifica e il “prof” a Lucca sarà in tribuna.
Probabile il rientro a centrocampo di Giandonato, mentre per il resto non sembra ci si debba attendere grandi cambiamenti.
La Lucchese, che fino a ieri aveva raccolto una sola vittoria nelle ultime dieci partite (dopo un eccellente avvio di campionato), è tornata a riassaporare i tre punti nel recupero contro la Juventus Next Gen grazie a un gol al 91′! Possibile che abbia speso abbastanza per centrare la vittoria, ma domenica allo stadio Porta Elisa (ore 14) la Fermana dovrà giocarsi l’anima per rimanere attaccata al treno delle pericolanti.
La gara sarà arbitrata dal signor Fabrizio Pacella di Roma, coadiuvato dagli assistenti Cristiano Pelosi di Ercolano e Giovanni Francesco Massari di Molfetta. Quarto ufficiale di gara sarà Federico Tassano di Chiavari.
Per la “giacchetta nera” romana un solo precedente con i canarini: Fermana-Aquila Montevarchi 1-1 della passata stagione (gol di Giandonato).