La scritta “game over” per il momento sembra poter essere scongiurata. Così come sembra poter attendere la pratica che porterebbe a una cessione della società o, seconda ipotesi, a un’entrata di nuovi soci. Nelle ultime ore si è svolto un ulteriore incontro tra amministrazione comunale, società canarina e la cordata guidata dall’ex diesse Rosati, quella più avanti nelle interlocuzioni dopo l’abbandono della cordata locale. E in attesa di sapere qualcosa di più sugli imprenditori campani del settore ortofrutticolo che giorni fa hanno avviato un confronto – tutt’ora in corso – con la società gialloblù. Diciamolo subito, non sembrano essere scaturite grosse cose. Anzi, la Fermana sembra aver preso tempo, sulla base di nuove evenienze e di una valutazione di carattere pratico.
“Se il 16 dicembre non fa più paura, meglio riflettere ancora”
La sensazione è che il combinato disposto tra il reperimento di nuovi fondi da parte della Fermana e l’assenza di “fiches” sul tavolo da parte dei potenziali acquirenti, abbia suggerito alla Fermana di prendere tempo. In particolare, la rata impegnativa del 16 dicembre potrebbe venir coperta da soldi provenienti da diverse direzioni, dal minutaggio alle convenzioni, passando per un introito avuto dalla proprietà. Insomma, cifre che consentirebbero, messe insieme, di affrontare e coprire proprio la rata in scadenza, di circa 250 mila euro.
A questo punto, il ragionamento fatto in casa Fermana potrebbe essere stato il seguente: se non c’è più il motivo di risolvere tutto in emergenza, provvediamo a saldare noi il dovuto e prendiamoci il tempo per guardarci bene intorno e portare a termine anche le interlocuzioni già avviate. La speranza, ovviamente, è che il ragionamento sia giusto e siano stati fatti bene i calcoli…
Comunque, è possibile che questo prendere tempo abbia indispettito qualcuno, pronto a subentrare e ad avviare contatti e movimenti in vista del mercato invernale. Ma la decisione della società sembra ormai presa, a meno di eccezioni dell’ultima ora. Cosa sempre possibile, lo ripetiamo, in un contesto in costante movimento e in una realtà calcistica locale davvero difficile da interpretare nella sua propensione alla confusione.
Rimangono i problemi
Certamente i problemi sono solo rimandati. Riuscire a scavalcare la data di sabato 16 dicembre (giorno in cui la Fermana incontrerà al Bruno Recchioni la Juventus Next Gen) non vuol dire potersi mettere in “panciolle”. Perchè il campionato poi si fermerà per la pausa natalizia, inizierà il mercato di riparazione e si tratterà di capire se e come intervenire. Sì, perché se qualcuno se lo fosse dimenticato, c’è ancora una squadra che lotta in campo, che è ultima in classifica ma che ha dato segni di vita nelle ultime due partite e che aspetta di sapere come verrà supportata sul piano tecnico.
Lo diciamo francamente: pensare al campo e al mercato appare anacronistico. Un po’ come pensare alle vacanze alle Maldive per colui che è appena rimasto senza lavoro. Ma il calcio impone il doppio commento, la doppia analisi.
Come si affronterà, allora, quella sessione di mercato? Sapere questo, a tempo debito, significherà anche capire se qualcuno nel frattempo è subentrato e se la pratica salvezza rimane un obiettivo. In caso contrario, la Fermana dovrà provvedere e ridurre ulteriormente le spese, magari ragionando su elementi contrattualizzati ma tutt’ora fuori dal progetto tecnico… E per tre giocatori in stand-by c’è un elemento che sta facendo molto bene che si libererà, a mano di sorprese. Parliamo del centrale difensivo Gasbarro, che come ci aveva rivelato tempo fa l’ex diesse Galassi – prima dell’arrivo di max Andreatini – ha accettato un contratto fino a Natale, in attesa di trovare una sistemazione consona al suo valore e al… suo costo!
Ma ci sarà tempo per parlare di mercato. La palude è stata solo approcciata e non certo superata.