Alla Fermana si chiedeva continuità, si chiedeva di chiudere l’anno confermando le buone cose messe in mostra in questo mese di dicembre. Si chiedeva, soprattutto, di dare un segnale al campionato, in un momento in cui il torneo va in letargo per 15 giorni e lascia il posto alla sarabanda del mercato. E, in questo senso, ai canarini si chiedeva di far capire se avesse un senso pensare proprio al mercato, se ha motivo di esistere un minimo di investimento per provare a salvare la barca gialloblù. Insomma, dalla squadra si attendeva un segnale di speranza, la testimonianza di un’avvenuta inversione di rotta frutto della crescita generale.
Quale il verdetto alla fine della gara giocata all’Adriatico di Pescara? Beh, il sunto è il seguente: la Fermana ha fatto un passo indietro sul piano tecnico e della personalità. Ed è apparsa inizialmente superficiale e distratta in troppe occasioni. Insomma, è sembrata dapprima incomprensibilmente leggera e poco attenta, salvo poi – una volta preso il gol – capire che a questo Pescara si poteva anche far male. Non a caso i padroni di casa avevano vinto solo una delle ultime sei partite interne… Così ha preso a macinare gioco e, con il passare dei minuti, ha preso atto che perdere questa gara sarebbe stato finanche imperdonabile. Soprattutto se il gol avversario è stato frutto di una sbandata difensiva gialloblù. Aggiungete la verve portata dai giovani cambi effettuati da Protti e il piatto è servito.
Ah, no, a ben vedere manca ancora un ingrediente: la fortuna! Fino a un mese fa queste gare si sarebbero perse, irrimediabilmente. Ma questo dicembre ha un vento strano, un venticello finalmente rispettoso dei colori gialloblù. Una brezza che spedisce due volte sul palo il pallone a Lucca, che manda sulla traversa al 90′ il pallone della Juventus Next Gen, che consente a Misuraca al 94′ di addomesticare una sfera matta e rimetterla al centro, per il tap-in del giovane Grassi!
Bene così, allora: quarto risultato utile consecutivo, secondo pareggio della storia sul terreno del Pescara (in passato solo un pari e sette sconfitte), quattro punti dalla penultima (l’Olbia) e speranze di salvezza ancora più strutturate. Viste le premesse, meglio di così questo Natale non potevamo francamente immaginarlo.
La partita
Al 4′ subito una clamorosa occasione per il Pescara, con Cangiano che, di testa, spedisce fuori da pochissimi metri una palla crossata da destra! Non sembra buono l’avvio dei canarini, imprecisi e impauriti. Forse condizionati anche dal fatto di aver dovuto cambiare qualcosa sul piano tecnico-tattico proprio durante il riscaldamento, con Santi – inizialmente dato nell’undici base – rimasto negli spogliatoi. Al suo posto Pinzi, con Eleuteri arretrato sulla linea dei difensori.
Al 12′ Tilli se ne va alle spalle della difesa biancazzurra ma, dalla destra, effettua un tiro-cross difficilmente comprensibile e la sfera finisce sul fondo.
Al 20′ Spedalieri, molto distratto in avvio, si fa uccellare da Cuppone, che gli prende la posizione e tenta il pallonetto su Furlanetto: il portiere con un colpo di reni riesce a respingere la sfera!
Nella prima mezz’ora si nota una Fermana parecchio imprecisa in difesa, spesso superficiale nei disimpegni. E davanti i canarini si mostrano altrettanto imprecisi, sia nell’impostare che nel tenere palla in attacco. Tanto da non riuscire quai mai a ripartire.
Al 35′ il capitano Brosco del Pescara cerca di sorprendere Furlanetto dai 30 metri, respinge non senza difficoltà l’estremo difensore canarino. Il 35′ è proprio una sorta di spartiacque del primo tempo: dopo questo tentativo dei locali, la Fermana riesce ad alzare leggermente il proprio baricentro e il Pescara sembra voler rifiatare. Il tempo di reclamare per l’ennesima caduta sospetta in area avversaria di un giocatore gialloblù – per l’occasione Pinzi – e la prima frazione si chiude.
Una prima frazione che fa registrare un passo indietro dei canarini sul piano del temperamento e della personalità, anche se continuano a funzionare quei meccanismi difensivi di massima che consentono di tenere inviolata la porta.
Il copione della ripresa sembra lo stesso: Pescara a palleggiare e fare gioco nella metà campo della Fermana, canarini chiusi a difesa della propria area. Ma con ampi spazi temporali entro cui rifiatare.
Dopo 10 minuti, con i canarini in proiezione offensiva, Giandonato si accascia a terra accusando un problema fisico. Fortunatamente il centrocampista rientra subito in campo.
Al 60′ giostra bene Pinzi che inventa per Semprini, l’attaccante ancora una volta effettua un tiro cross troppo forte su cui Tilli non arriva. E un minuto dopo, sull’altro fronte, proprio Tilli non protegge la sfera, Gasbarro pensa il contrario, un giocatore del Pescara rimette in mezzo per Vergani che non ha difficoltà ad appoggiare in rete! E’ il vantaggio locale.
Al 66′ La Fermana ha la grossa occasione del pareggio: Semprini, partito sul filo del fuorigioco, si trova a tu per tu con il portiere del Pescara ma gli spara in bocca!
Ed ancora: 70′: cross di Pistolesi, attivato da Giandonato, e Spedalieri di testa sfiora il palo!
All’82’ si accende Merola, che si libera e tira di sinistro: respinge Furlanetto. Altro brivido al 92′: Gianelli mette in mezzo, Misuraca non ci arriva e la sfera sfila sul fondo. Sembra finita, poi al 94′ accade quello che non ti aspetti più: Eleuteri mette in mezzo un pallone dei suoi, Misuraca addomestica e spedisce forte in mezzo, Grassi impatta la sfera e la accompagna in rete! E’ l’1-1 finale. Un pari meritato per quanto visto in campo, ma la squadra di Protti ci ha messo del suo per rischiare di tornare a casa con un pugno di mosche. Non dovrà più accadere.
Il tabellino
PESCARA: Plizzari; Pierno (81′, Floriani Mussolini), Brosco, Mesik, Moruzzi; Manu (46′, Tunjov), Squizzato (90′, De Marco), Dagasso; Merola, Cuppone (46′ Vergani), Cangiano. A disposizione: Ciocci, Barretta, Milani, Di Pasquale, Masala, Floriani Mussolini, Mora, Staver, Tommasini. All. Zeman
FERMANA: Furlanetto; Eleuteri, Spedalieri, Gasbarro, Pistolesi; Scorza (78′, Gianelli), Giandonato (83′, Vessella), Misuraca; Pinzi (78′, Curatolo) Semprini, Tilli (90′, Grassi). A disposizione: Borghetto, Mancini, Fort, Biral, Badji. All. Protti
ARBITRO: Vergaro di Bari
RETI: 61′ Vergani (P), 94′ Grassi (F)
NOTE: Recupero: 4′ st. Angoli: 7-2 per il Pescara. Ammoniti: Tunjov (P), Cangiano (P), Scorza (F), Pierno (P), Vessella (F), Grassi (F).