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Squadre in grande difficoltà, allenatori nell’occhio del ciclone: Ancona-Fermana è il derby della disperazione

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Mamma mia, che clima! Ancona e Fermana si incontreranno domani (Stadio “Del Conero”, ore 20.45) in una situazione terribile e, per certi versi, simile.
I dorici arrivano da due sconfitte consecutive (Rimini e Arezzo), non vincono da 5 partite (ultima affermazione il 2-0 all’Olbia) e hanno colto solo 2 vittorie nelle ultime 15 gare! Un ruolino che ha fatto scivolare l’Ancona al quint’ultimo posto in classifica, a 30 punti, nonostante un potenziale di tutto rispetto. Il risultato è quello di una piazza in fermento, di un tecnico – Colavitto – in pesante discussione e di una società che le prova tutte, partendo dall’ingresso a 1 euro per i tifosi in occasione proprio del derby con la Fermana di domani sera.

Sull’altro fronte… beh, c’è poco da aggiungere: situazione quasi speculare. Quasi, perchè paradossalmente la Fermana è reduce da 3 risultati utili consecutivi (pareggi con Spal, Entella e Olbia), ma è ultima in classifica da ottobre in virtù di una cronica difficoltà nel trovare la vittoria (3 in un tutto il campionato, 1 sola nelle ultime 11 gare…), di errori marchiani (tipo quelli che hanno consentito all’Olbia di pareggiare) e di una dimensione complessiva di strutturale fragilità.
In questo contesto si è inserita sabato anche la contestazione di parte dei tifosi verso il tecnico Protti. La scintilla sarebbe stata una dichiarazione resa dal tecnico alla vigilia di Fermana-Olbia, ma appare poco serio e decisamente fuorviante far dipendere i dissapori da questa errata interpretazione delle frasi dell’allenatore. Evidentemente una parte della tifoseria aveva già scaricato il tecnico gialloblù e aspettava solo l’occasione per far emergere il malcontento. E così è stato.

La Rosa, il vero “incendiario”. Ma adesso tocca ai giocatori gialloblù dare un segnale…

La benzina sul fuoco è stata gettata dal centrocampista sardo La Rosa: il suo gol al 94′ è stato l’elemento decisivo per incendiare un ambiente provato da 6 mesi da ultimi della classe. Un vero peccato, l’ennesima occasione persa. Con i 3 punti, infatti, la Fermana avrebbe superato l’Olbia, avrebbe lasciato l’ultimo posto e avrebbe accorciato su tutte le altre squadre in lotta per i play-out, uscite tutte perdenti nell’ultimo turno (Recanatese, Sestri Levante e Ancona). E si sarebbe giocata il derby di domani con ben altro stato d’animo.
Se… E’ da settembre che sembra andare di moda il “gioco del se”. Certo, risulta stucchevole questa corsa alle ipotesi, ma anche nell’ultimo caso rende bene l’idea delle tante occasioni perse dalla Fermana in questo campionato.

Parliamoci chiaro: detto del tecnico, della società, delle tante criticità e manchevolezze, adesso è forse venuto il momento dell’assunzione di responsabilità. In primis dei giocatori. Il tecnico, lasciato solo un po’ da tutti, avrà sicuramente fatto i suoi errori, che sono stati più volte evidenziati anche su queste colonne. Ma adesso tocca ai giocatori dare una risposta! Quei calciatori che hanno manifestato a più riprese una certa distanza dal mister ma che poi, in campo, hanno sempre fatto fatica a invertire la rotta. La capacità realizzativa è rimasta la stessa da settembre; la debolezza difensiva è rimasta; la cattiveria agonistica mostrata non è quella necessaria per provare a risalire (chiedere alla modesta Olbia come si affronta uno scontro-salvezza). E anche sabato chi è entrato in campo – caratteristiche dei singoli a parte – non ha capito forse che gara si stava giocando e l’importanza della posta in palio…

Dall’altra parte, la società è chiamata a fare finalmente una scelta. Se si ritiene – come parte dei tifosi – che Protti abbia sbagliato troppo, si provveda a sollevarlo. Se invece non si è dello stesso avviso, si difenda pubblicamente il tecnico! Quello che non può essere accettato è vedere un allenatore in balia di una parte dei tifosi, nel silenzio di qualche giocatore, senza che nessuno in società prenda pubblicamente posizione! Situazione oggettivamente poco professionale…

I convocati

Questi i 24 convocati dal tecnico Protti per il derby di domani ad Ancona. Portieri: Borghetto, Furlanetto, Mancini. Difensori: Carosso, De Santis, Fort, Heinz, Locanto, Pistolesi, Santi. Centrocampisti: Bonfigli, Giandonato, Gianelli, Granatelli, Malaccari, Misuraca, Niang, Scorza. Attaccanti: Condello, Giovinco, Marcandella, Petrelli, Petrungaro, Sorrentino.
Non è a disposizione Alessandro Eleuteri, uscito malconcio sabato durante il match con l’Olbia. Una perdita importante quella dell’esterno canarino, forse il migliore giocatore in stagione per continuità di rendimento. Giandonato torna in panchina.

Arbitro dell’incontro sarà il signor Zoppi di Firenze. Sarà coadiuvato dagli assistenti Michele Fracchiolla di Bari e Manuel Cavalli di Bergamo. Quarto uomo: Gabriele Cortale di Locri. Uno solo il precedente dell’arbitro Zoppi con i canarini, vale a dire Ravenna-Fermana (1-0) della stagione 2019-2020.

Andreatini: “Sarà fondamentale l’approccio mentale”

Stefano Protti non ha rilasciato dichiarazioni alla vigilia del match. Per l’occasione, a parlare è stato il diesse Massimo Andreatini.
“Affrontiamo una gara importante, come lo sono tutte quelle che abbiamo di fronte da qui al termine della stagione – ha affermato il Ds -. I punti sono determinanti e lo sappiamo benissimo. La gara di domani è ancora più importante perchè è un derby e sappiamo cosa vuol dire per tutto l’ambiente e per i nostri tifosi. Cercheremo di dare loro una grande soddisfazione, gettando in campo tutto quello che abbiamo”.

E ha aggiunto: “Chiaro che in campo ci sono due squadre che hanno bisogno assolutamente di fare risultato. Viviamo due situazioni delicate sia noi che loro e in queste gare è fondamentale l’approccio mentale. Chi avrà i nervi più saldi riuscirà a spuntarla”

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