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Carattere e spirito di sacrificio: così la Fermana si è ritagliata una partenza da protagonista. Adesso serve equilibrio

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Dopo quella di Recanati in avvio di campionato, la Fermana porta a casa un’altra vittoria in trasferta, stavolta dal campo dell’Atletico Ascoli. Due vittorie inframezzate dallo scivolone interno con l’Ancona, dove la sconfitta è scaturita però da un errore marchiano dei canarini. Insomma, con più attenzione e fortuna la partenza poteva essere anche migliore. Ma… ma questo inizio di campionato ha fatto registrare in realtà situazioni abbastanza distanti tra loro, particolari per certi versi contraddittori che fanno parlare di una Fermana capace di far vedere tutto e il contrario di tutto, preservando tuttavia alcuni aspetti molto positivi. Vediamoli.

Attacco in pausa di riflessione, difesa in crescita

Quello che può essere annotato dopo tre sole giornate di campionato è un andamento in controtendenza in seno alla squadra canarina.
A Recanati la squadra gialloblù ha subito due reti ma è stata capace di siglarne addirittura tre, portando a casa la vittoria. Una percentuale realizzativa, in quel caso, che ha sfiorato il 100%.
In casa con l’Ancona la Fermana si è trovata ancora a dover recuperare lo svantaggio, ma ha creato poco e ha concluso con il contagocce.
Ad Ascoli, contro l’Atletico, altra versione della Fermana, abilissima stavolta a non subire reti ma incredibilmente sprecona in attacco, con almeno tre opportunità clamorose gettate alle ortiche, senza contare i due legni colpiti da Ferretti e Valsecchi! Dunque, una quantità industriale di palle-gol non sfruttate, che hanno tenuto pericolosamente la partita in bilico fino al 97′.

Tre partite, tre andamenti diversi, tre interpretazioni differenti. A ben vedere, l’organizzazione difensiva sembra in crescita (per la prima volta la Fermana non ha subito reti. Ad Ascoli buona è stata la prestazione del debuttante Marucci), mentre davanti il cinismo degli inizi ha lasciato il posto a una eccessiva svagatezza. Tutto normale, soprattutto per una squadra – lo ripetiamo sempre – ancora alla ricerca di una sua identità e di una sua precisa struttura tecnico-tattica. Siamo ancora nel periodo della definizione di gruppi e idee di gioco. Figurarsi una Fermana partita un mese in ritardo rispetto alle concorrenti…

Dopodichè, c’è sempre l’imponderabile, il fato, la vena più o meno buona degli avversari. Insomma, il calcio non è materia esatta e tutto può concorrere a stabilire risultati, classifiche e andamenti a singhiozzo. Per ora, però, appare utile registrare quanto accaduto.

Determinazione e spirito di sacrificio: ecco ciò che non è mai mancato

Detto delle differenze, va sottolineato che le prime tre gare di campionato hanno messo in mostra anche delle caratteristiche che si sono ripetute e che hanno permesso a Romizi e compagni di tenere il campo sempre con grande dignità.
Innanzitutto il carattere, quel carattere che ha permesso di riacciuffare due volte la vittoria a Recanati (sull’1-0 e sul 2-2), che ha consentito di lottare per il pareggio fino alla fine in casa con l’Ancona e che ha portato i gialloblù a difendere con i denti una partita, quella di Ascoli, che non sono stati capaci di chiudere.
Tutto questo è stato accompagnato anche da un grande spirito di sacrificio: nessuno ha mai tirato indietro la gamba, nessuno ha lesinato impegno, tutti si sono messi al servizio del collettivo. Aspetti che non possono non far felice mister Bolzan, alle prese con un gruppo che sembra rispondere bene alle sue sollecitazioni.
Si tratta di elementi base su cui fondare la costruzione di una squadra: averli visti già in campo non può che far crescere in fiducia e autostima l’intera rosa gialloblù.

Classifica confortante, nonostante il -2… Ma il ricorso non c’è

Ultima annotazione: oltre che dallo scivolone interno con l’Ancona, la classifica della Fermana è condizionata da quel maledetto -2 di penalizzazione, brutta eredità di una stagione 2023/24 terribile. Nonostante le 2 vittorie, la Fermana si trova oggi con 4 punti in graduatoria. Bene, anzi benissimo. Anche perchè alla vigilia del campionato – con tutto ciò che era successo – tutti avrebbero firmato a sangue per un bottino di questo tipo dopo tre derby difficilissimi contro squadre del tipo di Recanatese, Ancona e Atletico Ascoli. Però non c’è dubbio che la graduatoria non renda merito delle due scorribande esterne e poteva essere ancora più splendente. La società, dopo una valutazione di carattere legale e amministrativo, ha rinunciato al ricorso. Il -2 va dunque considerato strutturale e accompagnerà la Fermana fino alla fine dei giochi. Speriamo che i canarini siano più forti anche di questo.

Proseguono la campagna abbonamenti e i lavori sul terreno del Bruno Recchioni

Intanto continua la campagna abbonamenti. Sabato le tessere sottoscritte erano 600 ma c’è tempo per incrementare il numero, soprattutto dopo questo buon avvio di campionato. La Fermana sta dimostrando con i fatti di meritarsi la fiducia dei tifosi: tifosi che stanno accompagnando i canarini su ogni campo e che sono chiamati a sostenere il sodalizio gialloblù anche con gli stessi abbonamenti.

Proseguono, infine, anche i lavori sul terreno di gioco del Bruno Recchioni, un manto erboso mostratosi ai minimi termini nella gara con l’Ancona e che necessitava di essere rimesso in sesto. Domenica prossima a Fermo arriverà l’Isernia, ma lo stadio fermano accoglierà normalmente la squadra ospite. Insomma, tutto secondo programma.

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