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Fermana-Arezzo, vigilia nervosa: tifosi negli spogliatoi per chiedere impegno. Protti e il surplus di “violini”

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Vigilia di Fermana-Arezzo, in programma domani alle 14 al Bruno Recchioni. Un’altra gara verità, come tutte quelle che aspettano ormai la Fermana da qui al prossimo futuro. Del resto la classifica è talmente precaria, l’ultimo posto così consolidato che… che ogni scivolone rischia di apportare un tassello importante in chiave salvezza/retrocessione.
L’Arezzo è una squadra da prendere con le molle. Quella toscana è una compagine sgorbutica, coriacea, che nonostante i quindici punti in classifica (più del doppio dei canarini) e nonostante sia una neopromossa, può già permettersi di subire critiche. Tant’è che è andata in ritiro in settimana dopo il ko con il Pineto (1-2 in casa e gol allo scadere). Sotto osservazione anche mister Indiani. Situazione davvero incredibile vista da Fermo, dove si farebbero carte false pur di avere una posizione di classifica come quella degli amaranto toscani!

Una vigilia nervosa: tifosi negli spogliatoi e confronto con la squadra!

Quella odierna è stata però una vigilia abbastanza nervosa. I tifosi sono entrati nello spogliatoio in gran numero e hanno chiesto ai giocatori canarini il massimo impegno. L’imperativo categorico su cui i sostenitori gialloblù non transigono è il rispetto della maglia. Nessuna frizione con i giocatori, che tuttavia hanno preso atto dello scoramento di una tifoseria nel vedere una squadra che, nelle ultime settimane, è apparsa tutto tranne che una squadra di Serie C. E, vedendo i curricula e il passato di molti atleti, proprio non si capisce come la Fermana possa aver disputato gare di così basso livello. Oltrettutto contro compagini di bassa classifica e alle prese, loro stesse, con non pochi problemi di carattere realizzativo o di classifica. Insomma, il faccia a faccia è durato pochi minuti, il necessario per far capire che il sostegno della tifoseria non mancherà, ma la squadra dovrà meritarsi l’appoggio.

Convocazioni con sorpresa

Questi i convocati di mister Protti per la gara di domani.
Portieri: Borghetto, Furlanetto e Mancini. Difensori: Biral, Calderoni, Eleuteri, Gasbarro, Padella, Pistolesi, Santi, Spedalieri. Centrocampisti: Fontana, Giandonato, Misuraca, Pinzi, Scorza. Attaccanti: Curatolo, Montini, Paponi, Semprini, Tilli.
Come si nota, oltre agli infortunati di lungo corso Laverone, Gianelli e De Pascalis, quattro giocatori non sono stati convocati per scelta tecnica. Si tratta dei giovani Fort, Grassi, Palmucci e Vessella. Il messaggio sembra chiaro… Rientrano dopo squalifica Eleuteri e Spedalieri.

Protti la ‘suona’ per chi vuol ascoltare: “Qui sono stati messi solo i violini…”

“Dare tutto? E’ d’obbligo Ma è un po’ che ce lo diciamo – ha affermato mister Protti ai microfoni dell’ufficio stampa della Fermana -. Con la testa siamo sempre pronti a dare tutto, poi molte volte non ci siamo riusciti, anche nelle partite in cui ho guidato io. E questo mi dispiace. Non so perchè, devo metabolizzare anche io tante situazioni. I ragazzi vengono da un periodo non felice: dobbiamo essere bravi a scrollarci di dosso questa apatia, reagire, perché sennò non ne verremo mai a capo.

Di fronte la Fermana avrà un Arezzo ferito: una squadra ambiziosa, nonostante sia una neopromossa. “Non stanno passando un gran momento anche loro, anche se l’ultima partita l’hanno persa in maniera incredibile con il Pineto. Meritavano di vincerla, addirittura l’hanno persa allo scadere dopo un calcio d’angolo a favore… Una squadra, l’Arezzo, che ha mantenuto l’organico dello scorso anno, su cui ha inserito dei giocatori importanti. C’è un bravissimo allenatore, la piazza è importante. Ma noi non possiamo focalizzarci ogni settimana sull’avversario che abbiamo di fronte. Dobbiamo avere un occhio di riguardo, molto rispetto, ma dobbiamo cominciare a pensare di invertire la rotta, sennò diventerebbe un campionato ancora più difficile di quello che è. Dobbiamo reagire a tutti i costi!”.

Quanto al “confronto” con i tifosi, Protti ha affermato: “Mi avrebbe dato più fastidio l’indifferenza! Quando accadrà che i tifosi non mostreranno più interesse, sarà l’inizio della fine”. Poi la parte più personale e ‘pepata’ dell’intervista: “Quello che mi disturba e che voglio mettere in chiaro subito sono le voci circa la mia persona. Sta passando qualche messaggio negativo, soprattutto nei miei confronti. Comincio a leggere qualche frasetta, del tipo: ‘il mister ha mollato’, ‘il mister aspetta dicembre per andare da un’altra parte’… No! Il mister non molla, il mister non si dimette, il mister sta qui fino alla fine di maggio a lottare. Il mister soffre in panchina e per tutti quelli che vengono in tribuna! Ho sudato la maglia quando c’era da sudarla, ho fatto quello che ho fatto lo scorso anno da allenatore… Va tutto dimenticato, sono d’accordo. Ma la dignità dell’uomo non va mai messa in discussione”.

E ancora: “Io sono una persona seria, leale. Chi mi frequenta lo sa, perchè io vivo a Fermo, e si può confrontare con me tutti i giorni. Ecco, io non mollo un centimetro! Io per la Fermana mi faccio passare sopra un camion rimorchio pieno, non vuoto! Questo deve essere il messaggio bello chiaro. Io non ho mollato e starò qui fino alla fine, anche l’anno prossimo. Poi chi si deve prendere la responsabilità di quello che è accaduto fino ad ora, delle iniziative e delle scelte fatte è giusto che lo faccia. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità: chi opera per la società, i giocatori in campo. Ma non è loro la colpa: quando si allestisce un’orchestra, si mettono tutti gli strumenti! Non si mettono solo i violini, si mette il pianoforte, la chitarra, ecc… Qui forse sono stati messi solo i violini. Adesso c’è da rimettere a posto queste cose. Io ho già detto la mia: quando siamo scesi da Olbia avevo già dato delle linee guida sia per il campo sia per fuori. Finora non ne è stata concretizzata nemmeno una. Questo non significa togliersi delle responsabilità, anzi: io sono pronto per domani. Mi rimetto l’elmetto e parto per la battaglia. E’ chiaro che adesso anche i giocatori devono essere bravi a prendersi le loro responsabilità. Chiedo per l’ennesima volta di aiutarli fino al 95′. Quello a cui non possono sottrarsi è la corsa, l’impegno, la voglia di reagire se le cose non vanno bene. Ma qui, finchè ci sarò io, non molla nessuno!”.

Incontro società-amministrazione comunale

Intanto questa mattina si è svolto un confronto tra la dirigenza canarina, il sindaco di Fermo Calcinaro e l’assessore allo Sport. Alberto Scarfini. Un confronto servito all’amministrazione per acquisire maggiori informazioni sullo stato della società gialloblù, anche e soprattutto sul piano economico e finanziario.
Confermata la vicinanza dell’amministrazione a una realtà considerata importante sul piano sportivo e sociale. Vedremo cosa comporterà questo, soprattutto nel contesto di un momento di passaggio del sodalizio e di rapporti da recuperare tra vecchi soci e attuali dirigenti.

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