Andrea Mosconi potrebbe essere il nuovo allenatore della Fermana. Il terzo di una stagione difficile da dimenticare.
L’ex tecnico 56enne di Fano e Campobasso sembra essere il prescelto per sostituire Stefano Protti. In serata l’incontro tra la dirigenza fermana e l’allenatore, esonerato lo scorso 11 ottobre dal Campobasso (Serie D). L’anno prima, alla guida del Fano, aveva vinto i play-off di serie D.
Il tecnico avrà cercato di capire nelle ultime ore se e come liberarsi proprio dalla squadra molisana e, poi, si tratterà di trovare un accordo con i canarini. Quello che è certo è che domenica si gioca e domani è previsto un doppio allenamento dei gialloblù prima al Pelloni e poi allo stadio Recchioni. Impossibile che a dirigerli non ci sia il tecnico che dovrà poi guidare la Fermana negli ultimi 2 mesi di campionato.
Diversi i tentativi fatti
Prima di sondare Andrea Mosconi, la Fermana aveva avuto contatti anche con Filippo Medri, ex vice-allenatore del Cesena di mister Viali nella stagioni 2020/2021 e 2021/2022. Secondo alcuni media nazionali, contatti sarebbero intercorsi anche con Francesco Lombardo, classe 1993, fino a oggi sempre allenatore in seconda e sempre nei dilettanti (San Luca in Eccellenza e Lavello in serie D). Resta il fatto che Lombardo non ha il patentino per poter allenare in Serie C…
Infine, nelle corse ore era circolato anche il nome di Augusto Gentilini, ex di Triestina, Ancona, Giulianova…
La carta della disperazione
Non sappiamo cosa potrà fare il nuovo tecnico gialloblù. Francamente appare difficile ipotizzare sogni di gloria o un netto cambio di passo per una squadra che ha colto appena tre vittorie in 30 partite (1 con Bruniera e 2 con Protti) e che continua ad evidenziare da 7 mesi le stesse carenze.
Quello che è certo, è che la Fermana è attesa adesso da un doppio impegno casalingo con Pineto e Sestri Levante e dovrà affrontare la prima gara in una situazione di organico e psicologica da far tremare le vene ai polsi. Le possibilità di salvezza sono oggettivamente ridotte all’osso: quello che si chiede alla squadra è una prova di carattere e di dignità negli ultimi due mesi di torneo.