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Fermana e Università di Macerata, accordo per formare i consulenti giuridici sportivi del futuro

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Un accordo per dare sostanza al corso di laurea triennale in “Consulente giuridico per lo sport”, per consentire agli studenti, in definitiva, di svolgere stage e di avere opportunità di formazione professionale diretta all’interno della Fermana Football Club. E’ l’intesa raggiunta tra la società canarina e l’Università di Macerata, un progetto avviato 4 anni fa e che ora passa alla fase “contenutistica”, per dirla con i promotori.
L’accordo è stato presentato questa mattina a Fermo, presso il Caffè letterario, dal professor Stefano Pollastrelli, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, da Federico Ruggeri, Direttore generale della Fermana, da Gianfilippo Simoni, socio della Fermana, nonché dal sindaco Paolo Calcinaro e dall’assessore allo Sport, Alberto Scarfini.

“Questa intesa è per noi motivo di grande soddisfazione – ha affermato il Dg canarino, Federico Ruggeri -: si celebra oggi un connubio che difficilmente viene fatto tra università e società sportiva. Nel calcio è difficile coniugare lo studio con il lavoro, un po’ anche per motivi culturali. Ringrazio il prof. Pollastrelli che ha appoggiato il nostro progetto, e la famiglia Simoni che è stata garante. Ringrazio anche l’ammisitrazione che ci sta supportando per sollevare le sorti della Fermana e nel contempo sta portando avanti un progetto sportivo che non può che passare attraverso la salvezza”.

E’ stato poi il professor Stefano Pollastrelli a illustrare i contenuti dell’accordo: “Porto i saluti del magnifico Rettore che non è potuto essere presente, del resto siamo in un momento di piena attività accademica. Siamo onorati di questa partnership e non ho avuto esitazioni nel buttare giù un accordo quadro. Aggiungo che mia moglie è di P.S.Elpidio e da sempre fa il tifo per la Fermana, una società storica! Storica così come l’ateneo maceratese. Abbiamo così deciso di creare questa sinergia, che segue l’attivazione del corso di laurea triennale che è unico in Italia. Spesso si guarda a Milano, Roma, ma le qualità delle università locali non vengono notate. Siamo gli unici a laureare giovani che vogliono fare carriera nel mondo dello sport. Avremo anche un corso di direttore sportivo. Del resto siamo un’università che insegna diritto dal 1290 e abbiamo i titoli per farlo. Da qui questo accordo con le società calcistiche locali per fare in modo, durante lo studio, che i giovani svolgano degli stage nelle società. Teoria e pratica, scambio di sinergie”.
“La prima volta presentammo questo corso al presidente Ghirelli (ex presidente della Lega Pro, ndr) – ha continuato Pollastrelli -, che disse: ‘Meglio un calciatore in meno e un dirigente qualificato in più!’ Ecco, questo per dire che occorrono persone qualificate in tutti gli ambienti. Del resto in tutti i settori le lauree triennali andranno a sostituire i diplomi, ed è giusto che anche i manager sportivi siano qualificati”.
“E’ un ottimo segnale anche alle famiglie – ha concluso -: al tempo nostro bisognava mettersi in moto per cercare opportunità lavorative e formative. Noi oggi accompagniamo l’uscita degli studenti, iniziando da squadre del territorio per poi andare magari nelle serie superiore. Grazie per l’opportunità che ci state dando. Faccio un in bocca al lupo per un ottimo campionato, aggiungendo che l’accordo prevede anche scambi in tema di convegni, tavole rotonde, ecc… E noi siamo a disposizione con il nostro gruppo di docenti”.

Il socio della Fermana, Gianfilippo Simoni, ha tenuto a ringraziare l’amministrazione comunale e il Dg Ruggeri per la vicinanza e l’impegno che stanno mettendo per il rilancio della Fermana. E, nel merito, ha affermato: “Questo accordo è un punto di forza. Quella di oggi è una giornata importante: conosco il prof. Pollastrelli e sono felice di questa collaborazione. E’ una scommessa, un impegno importantissimo. Vedere la Fermana proiettata in una nuova ottica rientra in un progetto e in un accreditamento nuovo sul territorio. Per noi è un lustro. In questa maniera l’università non rimane solo un aspetto didattico ma entra nel territorio, interloquisce con noi e ci darà anche possibilità di innovazione, in modo da poterci presentare alle aziende in maniera più professionale. Ci rafforziamo non con un’etichetta ma con un nuovo modo di lavorare”.

Il progetto ha avuto ovviamente il benestare dell’amministrazione comunale. In questo senso, il sindaco Calcinaro ha sottolineato la sua soddisfazione per l’iniziativa, aggiungendo: “Dobbiamo dare l’idea che la Fermana non è solo legata allo sport, ma deve aprirsi al territorio. Ma soprattutto che è una Fermana capace di guardare oltre la punta del proprio naso, mostrando un respiro generale. Io credo che questo sia un passaggio importantissimo. Siamo impegnati a uscire dalla palude, e quando ci riusciremo ve ne accorgerete: suoneranno le campane del Duomo! Ma anche quello di oggi è un momento che fa parte di questo percorso”.
Identica soddisfazione è stata espressa dall’assessore allo Sport, Alberto Scarfini: “La sensibilità che questo ateneo ha mostrato non è scontata. Sensibilità che guarda anche al futuro dei nostri ragazzi. Questa attenzione c’è e può servire a tanti giovani che non riescono a trovare la loro strada. E lo sport in questo senso è contesto difficile. Grazie anche alla Fermana che riallaccia questo connubio tra Università e città di Fermo”.

Figure sempre più professionali e formate per un calcio sempre più in difficoltà

Formare figure importanti, consulenti giuridici per le società appare sempre più importante in un mondo del calcio in grande difficoltà. Dal 2000 a oggi sono stati circa 200 i fallimenti societari, con una media di 8 all’anno! E ammonta a circa 5,4 miliardi di euro l’indebitamento del sistema calcio. Insomma, il futuro vedrà l’inserimento di professionisti sempre più formati in una struttura dalle fondamenta poco solide…

In questo senso, il prof. Pollastrelli ha affermato: “Sono tanti i problemi che hanno acuito la condizione delle società, che spesso non hanno personale qualificato. Ci è stato detto che manca professionalità: fateci caso, le squadre che hanno problemi vanno sempre dai soliti avvocati. Noi dobbiamo dare la possibilità ai nostri giovani di frequentare zone poco praticate: servono avvocati, fiscalisti, esperti di giustizia sportiva, di gestione delle società. Ecco, cerchiamo di innalzare la qualità formando professionisti. L’imprenditore deve avere una consapevolezza, quella di farsi affiancare da professionisti, da chi conosce le tematiche. Aggiungo anche che questo accordo con la Fermana rientra negli ampi accordi già sottoscritti con Figc, Coni, Federazione dilettanti, Aia”.

E Gianfilippo Simoni ha aggiunto: “Per quanto ci riguarda, dico che si stiamo riproponendo con poche forze economiche, ma con persone che danno credibilità e competenza. Il ragionamento è giusto, ma volte non basta avere le forze economice per portare avanti una società di calcio ma occorre ma anche saperle gestire… Le persone formate in ambito universitario devono servire anche a quello. Il calcio non è un’azienda normale: è un’azienda che occorre condividere con il territorio, con la città e con le istituzioni. Chi fa calcio, al di là della potenza economica, deve interagire sempre con tutte le componenti. Questo ho capito dalla nostra esperienza”.

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