Un indizio non fa una prova, forse neppure due. Ma quando in 33 gare di campionato si sommano una quantità industriale di indizi, allora siamo di fronte a una verità brutale, talmente evidente che solo l’amore e la dedizione totali e incondizionate di una città e di una tifoseria non hanno voluto vedere. E la verità è questa: la Fermana non è all’altezza della Serie C. Non è all’altezza sul piano tecnico, su quello realizzativo, su quello della tenuta difensiva. Forse anche, o soprattutto, sul piano caratteriale.
La gara di Arezzo ha solo confermato questo dato di fatto. Quando l’arbitro ha fischiato la fine del primo tempo, davanti agli occhi dei tifosi sono iniziate a scorrere le immagini del solito film. I canarini, infatti, nella prima frazione hanno battuto ben 7 angoli, hanno fraseggiato e costruito con una certa continuità, ma non hanno trovato mai la via della rete e hanno mostrato evidenti carenze – anche di cattiveria – negli ultimi 20 metri. Di contro hanno manifestato le solite amnesie difensive, passaggi a vuoto che potevano portare dapprima all’espulsione di Fort (graziato dal signor Catanzaro) per fallo da ultimo uomo, e che poi hanno portato al gol dell’Arezzo, preceduto da un palo sempre dei locali con azione quasi fotocopia.
Insomma, la Fermana ha giocato e costruito, l’Arezzo ha segnato e sfruttato il pressapochismo difensivo dei canarini. La storia di molte partite, il canovaccio della seconda parte della stagione.
Il gol di Gucci a 20′ dalla fine ha solo infiocchettato un regalo che i canarini, per non essere scortesi con il resto delle contendenti, hanno voluto fare anche all’Arezzo.
E’ finita 2-0 per gli amaranto, giunti alla terza vittoria consecutiva. Ma stavolta più che vincere l’Arezzo, ha perso la Fermana. E adesso, a ribellarsi alla parola “retrocessione” è rimasta solo la matematica. Ma per quanto visto oggi, manca davvero poco…
La partita
Inizia bene la Fermana che ottiene subito due tiri dalla bandierina nei primi 2′ di gioco, segno di una mentalità subito propositiva.
Ma al 10′ la partita si accende sulla sponda opposta: Gucci va via a Fort che lo stende al limite dell’area: l’arbitro ammonisce solo il difensore canarino invece di espellerlo e lo stadio insorge. Sulla conseguente punizione Gaddini coglie la base del palo a Borghetto battuto!
Pericolo scampato per la Fermana, che come sempre ha rischiato di farsi male da sola nel contesto di un inizio di gara ben interpretato. Il pericolo corso sembra bloccare i canarini e rinvigorisce invece gli aretini, arrabbiati per la decisione arbitrale.
Al 17′ è Catanese a provarci dal limite su respinta della difesa canarina: palla a fil di palo! Ma è Trombini al 20′ a miracoleggiare su Giovinco, servito da Misuraca al termine di un’azone corale sulla sinistra. Il tiro di punta del fromboliere gialloblù in area era indirizzato nell’angolino. Poco prima altra ottima occasione per Misuraca, che aveva perso il tempo per la conclusione. Insomma, i gialloblù dopo il fattaccio sembano essersi ritrovati e hanno ripreso a fraseggiare con costrutto e a guadagnare angoli.
Al 25′ palla in profondità per Giovinco, che supera Trombini in uscita ma effettua una cosa a metà tra un tiro e un cross in mezzo e l’azione sfuma! Al 27′ Gaddini frana addosso a Niang appena entrato in area ma l’arbitro sorvola.
La Fermana gioca, l’Arezza segna. E’ infatti il 30′ quando Catanese controlla l’ennesima palla spedita fuori dalla difesa gialloblù e di collo destro infila alle spalle di Borghetto!
Al 40′ cross da destra di Niang e Sorrentino va timido sulla sfera, nonostante fosse in vantaggio sul difensore! La palla finisce a centro area poi la difesa rinvia.
Al 45′ Sorrentino fa ancora peggio: crossa sempre da destra, stavolta di Scorza, e il numero nove canarino spedisce alto di testa a tre metri dalla porta!
E’ l’ultima opportunità del primo tempo. Un primo tempo nel corso del quale la Fermana ha battuto ben 7 angoli e ha costruito tantissimo, ma a segnare – come sempre – sono stati gli avversari.
A inizio ripresa mister Indiani inserisce Mawuli e Coccia per Damiani e Donati. La Fermana riparte invece con gli undici che avevano terminato la prima frazione. Ma i gialloblù sembrano partire con meno verve e mano intraprendenza, anche in relazione a un Arezzo più dinamico e convinto, tanto da arrivare dalle parti di Borghetto con una certa insistenza. Al 66′ Borghetto è costretto in angolo da un tiro di Pattarello.
Al 68′ ci prova Santi di testa, palla a lato. Si procede a strappi da una parte e dall’altra, anche se l’impressione è che lo svantaggio “pesi” come un macigno sulla psiche dei giocatori fermani. E al 71′ la partita – e forse il campionato – si chiude: cross di Guccione, testa di Gucci tra difensori fermi e Borghetto in uscita avventata: è il 2-0. L’Arezzo potrebbe trovare anvche il tris all’86′ con Catanese, che spara alto. Gol che sfiora anche Lazzarini all’87′, in piena confusione tecnico-tattica dei gialloblù. Ma il risultato non cambia più. E forse anche il destino di questo snervante campionato.
Il Tabellino
AREZZO: Trombini; Montini, Risaliti (80′ Chiosa), Masetti (55′ Lazzarini), Catanese, Donati (46′ Coccia); Damiani (46′ Shaka Mawuli); Pattarello, Guccione (74′ Foglia), Gaddini; Gucci. A disposizione: Borra, Ermini, Settembrini, Chiosa, Renzi, Castiglia, Sebastiani. All. Indiani
FERMANA: Borghetto; Heinz, Fort (30′ Carosso), Santi; Niang (62′ Petrelli), Malaccari, Scorza, Misuraca, Petrungaro (80′ Condello); Giovinco (62′ Marcandella), Sorrentino. A disposizione: Furlanetto, Cicero, Pistolesi, Spedalieri, Bonfigli, Giandonato, Gianelli, De Santis, Locanto. All. Mosconi
ARBITRO: Giancluca Catanzaro di Catanzaro
RETI: 30′ Catanese (A), 71′ Gucci (A)
NOTE: Recupero: 1′ pt; 4′ st. Angoli: 8-6 per la Fermana. Ammoniti: Fort (F), Niang (F), Catanese (A), Masetti (A)