La Fermana ci ha davvero creduto. Come tutti del resto. Creduto alla vittoria, creduto al sorpasso sull’Olbia, creduto alla possibilità di lasciare dopo mesi l’ultima posizione in classifica. E invece non ha fatto i conti con il fato, con tutta una serie di avversità che anche nello scontro diretto con l’Olbia sono sembrate non voler lasciare i gialloblù in questa stagione.
Dapprima una leggerezza del portiere, poi l’infortunio di Eleuteri, infine il tiro a occhi chiusi di La Rosa che passa tra una miriade di gambe e si infila a fil di palo. Il tutto al 94′, quando non c’era più tempo per riprendersi, per provare a fare qualcosa!
E’ la coda del diavolo, il sale sulla ferita. Certo, di cose se ne potrebbero dire tante. A partire da un direttore di gara che ha deciso di non espellere Arboleda (cosa che avrebbe consentito ai canarini di giocare larga parte della partita in superiorità numerica). Passando per lo scarso contributo dato dai subentrati canarini nella ripresa, quando c’era da fare legna, non mollare un metro e tenere qualche pallone davanti.
Insomma, anche la Fermana ci ha messo del suo. E adesso? Adesso è durissima. Dura per la Fermana, dura per l’Olbia. Una squadra sarda che, a fine partita, si è lasciata andare ai festeggiamenti. La compagine isolana mantiene l’imbattibilità al Recchioni. Ma – lo diciamo senza soddisfazione – c’è poco da festeggiare. Da stasera Fermana e Olbia stanno messe male. Entrambe.
“Purtroppo il calcio è un brutto animale. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Meritavamo la vittoria, ma abbiamo fatto errori che una squadra che si deve salvare non può fare”. Il commento di Protti a fine gara dice tutto.
La partita
La Fermana parte subito fortissimo: fraseggi veloci, scambi precisi, grande lavoro sulle fasce. Giovinco funge da boa per gli esterni, pronti a puntare gli avversari. La squdra è alta e riesce a mettere alle corde l’Olbia, che non pratica un pressing sufficiente.
Già al 1′ Santi salta di testa su angolo di Giovinco ma non trova la porta. Al 7′ grandissima occasione per i canarini, con Petrungaro che si accentra e tira a giro: respinge il portiere Rinaldi e sulla ribattuta, al volo da due passi, Giovinco mette sul fondo!
E’ il prelusio al gol, che arriva dopo 5 minuti di quasi assedio gialloblù: dopo una serie di percussioni e tentativi di cross, l’ennesimo traversone da destra di Eleuteri viene incocciato di testa da Sorrentino che gonfia la rete! E’ l’1-0 che premia il migliore spezzone di gara del campionato.
Subito il gol l’Olbia si squote e la Fermana arretra un po’, anche sull’onda di un avversario che deve uscire dal guscio. Niente di clamoroso, ma l’inerzia della gara sembra cambiare. Se ne accorge anche il fato che al 18′ decide di mettere tutto sul piano di parità: punizione da 25 metri per i sardi, tiro non irresistibile di Ragatzu che sorprende Furlanetto! Palla che rimbalza a terra e supera il portiere proteso in tuffo. Una beffa.
Il gol gela i canarini che, subita la rete, si mostrano più imprecisi e impauriti. Tant’è che al 33′ rischiano ancora quando Bianchimano, appostato sul secondo palo, tira al volo in stirata ma prende l’esterno della rete. La prima frazione si chiude senza altri sussulti e con un minuto di recupero concesso dall’incerto arbitro Costanza di Agrigento.
La ripresa si apre con una ottima parata di Furlanetto su tiro al volo di Bianchimano (48′). Al 53′ un episodio che può cambiare il match: Arboleda, ammonito, entra durissimo du petrungaro. fallo duro, ma l’arbitro sorvola! Poco dopo il tecnico sardo lo toglie dal campo e l’Olbia evita di rimanere in inferiorità numerica.
Al 59′ Sorrentino colpisce di testa e coglie la traversa, ma l’arbitro ferma il gioco per fuorigioco! La Fermana sembra ritrovarsi. E infatti al 58′ torna in vantaggio: fallo in area su Giovinco, lo stesso giocatore tira il conseguente rigore e fa esplodere il Bruno Recchioni.
Tutto finito? No perchè la più atroce delle beffe e dietro l’angolo, non prima di aver assistito a una parata di Furlanetto su Gennari, sbucato da due passi.
Così il diavolo decide di metterci ancora la coda: dapprima Eleuteri esce pe rinfortunio, poi al 94′ La Rosa, da fuori, trova una conclusione rasoterra che passa tra un nugolo di gambe e si infila a fil di palo! La beffa più atroce.
Il Tabellino
FERMANA: Furlanetto: Eleuteri (90′ Condello), Fort, Santi, Carosso; Malaccari (74′ Heinz), Scorza (63′ Gianelli), Misuraca, Petrungaro; Giovinco (74′ Petrelli), Sorrentino (74′ Marcandella). A disposizione: Borghetto, Mancini, Pistolesi, Bonfigli, De Santis, Granatelli, Niang, Locanto. All. Protti
OLBIA: Rinaldi; Arboleda (56′ Guidotti), Palomba, Bellodi, Mordini; Catania, La Rosa, Dessena (77′ Gennari); Mameli (56′ Fabbri) (91′ Scapin), Ragatzu, Bianchimanu. A disposizione: Van der Want, Zallu, Incerti, Scaringi, Di Nunzio, Ricceri, Di Marcello. All. Gaburro
ARBITRO: Costanza di Agrigento
RETI: 12′ Sorrentino (F), 18′ Ragatzu (O), 58′ Giovinco (F), 94′ La Rosa (O)
NOTE: Spettatori: . Recupero: 1′ pt, 5′ st. Angoli: 4-3 per l’Olbia. Ammoniti: Scorza (F), Carosso (F), Arboleda (O), Mordini (O)