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Fermana, la squadra è rimasta in aereo. A Olbia bene Furlanetto, Eleuteri e Scorza

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Quella osservata ad Olbia non può essere la Fermana che i tifosi vogliono vedere in campo. Slegata, passiva, troppo presto stanca. Dei deficit strutturali si è parlato spesso, ma ieri c’è stato qualcosa di più: un’impotenza strana e che non appartiene all’atteggiamento che Protti ha sempre chiesto ai suoi ragazzi. L’impressione è che, in campo, il fiato sia corto e le idee scarseggino.

Furlanetto: per essere un esordiente dal primo minuto, in una gara così delicata, il giovane portiere ha fatto un figurone. “Merito”, si fa per dire, anche di una Fermana che ha fatto fatica ad uscire dalla sua metà campo e che ha portato diverse volte gli avversari al tiro. Bravissimo sul rigore calciato da Ragatzu, mentre sui due gol poteva ben poco. Scoperta piacevole e un voto in più per la personalità mostrata: 8

Laverone: ha coperto la fascia destra con Eleuteri e si è comportato dignitosamente. Lavoro di fatica, ma meno peggio di altri. Suo il lancio per il compagno in occasione del gol canarino: 6

Spedalieri: tutto sommato una gara caparbia, ma qualcuno dovrà spiegargli il principio dell’impenetrabilità dei corpi! Sul rigore procurato, infatti, è piombato su Nanni da dietro, mentre l’avversario si stava allontanando dalla porta e nonostante non avesse alcuna possibilità di prendere la palla. Probabilmente fare una gara sempre sotto pressione toglie lucidità: 5,5

Padella: rientro abbastanza positivo, nonostante tutto. Si danna l’anima per richiamare i compagni e dà battaglia. Ma lui e Spedalieri hanno sofferto anche stasera di testa, fino all’azione del secondo gol dei sardi. Non sale quasi mai: 5,5

Calderoni: meno bene di altre volte. Spinge poco nel primo tempo, anche quando potrebbe; qualche imprecisione in copertura. E’ l’emblema di una Fermana che arranca: 5,5

Scorza: buona gara, con il centrocampista che ha unito qualità e quantità. L’ammonizione dopo pochi minuti lo ha condizionato un po’, soprattutto sul piano agonistico. Ma lì in mezzo è stato l’unico a fare qualcosa e a proporsi: 6

Giandonato: stavolta il capitano stecca. Mai quest’anno era andato sotto la sufficienza e sempre si era distinto per qualità e lucidità. Stavolta va in barca e non trova mai il bandolo della matassa, perdendo anche un paio di palloni sanguinosi: 5

Pinzi: difficile disamina della sua prestazione. Non ha mostrato lucidità e il suo contributo al gioco è stato poco incisivo. Però almeno si è proposto e ha tirato in porta sfiorando, in una occasione, anche il gol con una bella giocata. Voto difficile: 5,5

Eleuteri: dopo Furlanetto, il migliore dei suoi. Corre per tre fino alla fine, mette una palla al bacio sulla testa di Montini per il vantaggio canarino e ricorda a tutti che senza cercare la profondità e senza le necessarie verticalizzazioni il calcio è uno sport a metà. Bravo: 7

Montini: sul cross di Eleuteri si è fatto trovare pronto e ha siglato la seconda rete in campionato, il 50% dei gol segnati dalla Fermana… Ma dopo non aiuta più la squadra a salire e la retroguardia a rifiatare. Il dubbio è: deve essere l’attaccante a far salire la squadra o deve essere la squadra a supportare l’attaccante? Più facile risolvere l’atavico dubbio sull’uovo e la gallina: 6

Semprini: oggetto misterioso. Non salta l’uomo, non attacca lo spazio, non copre a sufficienza, non cerca la porta, corre il minimo. Serataccia: 4,5

Fontana: 26 minuti di gioco (recupero compreso) e davvero poco da annotare. Ma 26 minuti sono abbastanza per richiedere un voto…: 5

Curatolo: potremmo copiare e incollare la valutazione di Semprini. Con un’aggravante: stavolta non ha giocato centrale, non aveva un giocatore al collo ed era fresco, essendo subentrato al 53’. Impalpabile: 4,5

Misuraca: entra e non incide neppure lui. E la catena di sinistra, quella formata con Calderoni e Curatolo, non ha mai lavorato con efficacia e costanza. Momentaccio: 5

Grassi: sv

Protti: inizialmente inserisce Padella e Montini, freschi dopo lo stop forzato ed esperti. Elemento, quest’ultimo, che poteva servire in una gara così delicata. Poi sposta Eleuteri più avanti, e anche in questo caso ottiene le risposte giuste. La squadra però non risponde nel complesso, dimostrandosi debole sul piano fisico e su quello psicologico. E dai cambi non ottiene nulla: 5,5

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