La Fermana non è con le mani in mano. Anzi, ha ricevuto fiducia e sta lavorando per portare a termine la ristrutturazione del debito e la cessione della società. Questo – con una sintesi estrema – è il punto della situazione fatto dall’avvocato Daniele Gambelli, professionista a cui la stessa Fermana si è affidata per seguire proprio le due operazioni più importanti e delicate della storia recente gialloblù. Lo abbiamo contattato telefonicamente per cercare di capire lo stato delle cose. Ne è uscita fuori una chiacchierata importante, che permette per la prima volta di mettere nero su bianco alcuni concetti e di fissare un “timing” in questa estate fatta di indiscrezioni, voci, ansie e preoccupazioni. Estate di interlocuzioni e di cordate che si ritirano.
La città è confusa, stretta tra il pessimismo di un giorno e le aperture del giorno successivo. Una situazione frutto della pluralità di fonti, non sempre attendibili. Di lunghi silenzi e di repentini risvegli (non sempre verificabili).
Ma si tratta di ansie e preoccupazioni che l’avvocato Gambelli rispedisce subito al mittente: “Non siamo soli, né tristi. Né ansiosi! – attacca il legale -. Stiamo aspettando l’esito dell’ultima versione della proposta di ristrutturazione del debito inviata agli enti. Nel giro di 10-15 giorni ci aspettiamo una risposta. Ma siamo fiduciosi”.
Avvocato, nel frattempo c’è anche una società da cedere…
“Ci sono diverse interlocuzioni. Stiamo trattando. Anche in questo caso penso siano importanti i prossimi 10-15 giorni”.
Stesse tempistiche per la risposta sulla ristrutturazione del debito e sull’eventuale cessione. Stiamo dicendo che le due cose sono intimamente legate?
“No, non sto dicendo questo. Le due cose non viaggiano di pari passo. Ho solo citato le tempistiche, ma parliamo di aspetti diversi. Se infatti le cose dovessero andare più per le lunghe con la ristrutturazione, è chiaro che ci si dovrà muovere e fare quello che c’è da fare per consentire alla stagione di iniziare”.
Qual è il sentimento dominante?
“Noi siamo fiduciosi. Ovviamente non è tutto risolto, ma siamo fiduciosi. Ecco, siamo in fiduciosa attesa degli eventi. Sul fronte della società c’è più di un interessato. Così come siamo fiduciosi sul piano dell’accordo con gli enti. Poi, ovviamente, la palla di vetro non la possiamo avere”.
“Abbiamo ricevuto fiducia – continua il legale -. L’iscrizione al campionato è andata bene; c’è fiducia nell’interlocuzione con gli enti debitori. E abbiamo ricevuto fiducia anche da altri, anche in seguito a queste cose”.
Un po’ di numeri ballerini in queste settimane. La città è parsa disorientata
“Allora, parliamo di una procedura riservata (il tono si fa più deciso, ndr) non di un concordato! Parliamo di transazioni e dilazioni fiscali (con Inps e Inail). Mi parla di cifre? Ma c’è un bilancio depositato! Non può cogliere di sorpresa nessuno, basta leggerlo! Qual è il debito? Chiedere questo significa banalizzare. C’è debito e debito. Non è il numero assoluto che importa. Ovviamente la cifra dipende da molte cose, spesso parliamo di normali evoluzioni di questioni societarie. Ci sono complessità che sono tipiche di tutte le società commerciali, direi anzi che sono tipiche della vita economica. Ma non è un numero assoluto che importa! Per esempio, se c’è una situazione inizialmente non ricompresa ma che si decide di affrontare per non lasciarla appesa al futuro? Si fa. E magari qualcosa varia! Piuttosto che fissarsi sui numeri, dunque, occorre guardare al concreto. E l’unico dato certo è quello del bilancio”.
Fin qui l’avvocato Gambelli, cortese ma decisamente deciso nel disegnare lo scenario gialloblù. Quello che è certo e che ci vorranno ancora diversi giorni per avere un quadro della situazione. Per adesso, il termine che vedrete scritto più volte nell’intervista è “fiducia”. E, allora, a noi non resta che porci in “fiduciosa” attesa. Certo, il tempo corre via velocemente, agosto è alle porte e la situazione è ancora (inevitabilmente) da definire…