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Fermana, nervosismo al campo d’allenamento: tre giocatori sul punto di lasciare la squadra

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Grande nervosismo questa mattina al Pelloni, campo di allenamento della Fermana. Prima della seduta, il diesse Andreatini ha chiamato a centrocampo i giocatori gialloblù. E, in quel contesto, avrebbe detto a tre elementi della rosa di non far più parte del progetto tecnico! Si tratta di tre giocatori che ieri non si sono presentati in sede, dove la società aveva convocato appunto tutti i giocatori per fare un punto della situazione e capire chi se la sente ancora di sposare la causa (una causa, per la verità, abbastanza traballante).
Sembra insomma che la società sia intenzionata a procedere con la rescissone del contratto proprio con i suddetti giocatori, che rispondono ai nomi di Padella, Calderoni e Laverone. E la comunicazione è avvenuta davanti alla squadra, in mezzo al terreno di gioco e davanti ai presenti, compresi diversi tifosi!
Sono seguiti momenti di grande e comprensibile nervosismo, che ovviamente non hanno lasciato indifferenti i presenti.

Dopo un confronto acceso, in cui tutti hanno spiegato le loro ragioni, i tre giocatori hanno lasciato il campo, salvo poi rientrarvi per svolgere l’allenamento. La scena èavvenuta anche davanti agli occhi del direttore generale Galassi, presente al Pelloni.

Piove sul bagnato

Non c’è dubbio che questa mattinata all’insegna del nervosismo rappresenti un ulteriore tassello di sfiducia e confusione nel puzzle di una stagione partita male e che procede nel peggiore dei modi. Come recuperare anche psicologicamente dopo una vicenda di questo tipo? Anche presupponendo un accordo con i tre “senatori” e una loro uscita dalla rosa (il confronto si è spostato nella sede canarina, dove le parti si vedranno nelle prossime ore), come anestetizzare il nervosismo e il senso di smarrimento che tutto ciò provoca in seno alla rosa di giocatori? Insomma, da oggi anche per chi gestisce la squadra la strada appare sempre più in salita e il compito di gestione tecnica si fa sempre più complicato.
Da una parte le vicende societarie e l’incapacità di gestirle, dall’altra la necessità comunque di portare avanti la stagione. Un bel rebus, un grosso rompicapo. E, in generale, scene viste poche volte in oltre cento anni di storia, a cui i tifosi canarini non meriterebbero di assistere!

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