Da L’Aquila la Fermana è tornata con una sconfitta ma, soprattutto, con qualche pericoloso dubbio in più. Per la prima volta i canarini hanno perso in trasferta (dopo 2 successi consecutivi a Recanati e Ascoli), hanno registrato la seconda sconfitta consecutiva – la terza in 5 gare – e hanno capito cosa significa confrontarsi contro una delle grandi del campionato.
Come sempre, il risultato è il frutto di una serie di situazioni individuali e di gioco che possono portare a considerazioni di diversa natura. Insomma, se l’arbitro non avesse espulso il giovane Mavrommatis… se la Fermana non avesse preso subito gol ad inizio ripresa… se Giampaolo non avesse raddoppiato, estraendo dal cilindro quel tiro dai 25 metri, e la Fermana fosse rimasta in gara fino alla fine…
Tutti sappiamo che con i “se” e con i “ma” non si va lontano. L’Aquila è una formazione costruita per primeggiare; ha qualità tecniche importanti; ha fisicità; ha qualità balistiche da sfruttare sulle palle inattive. Insomma, ha tutto quello che serve per fare bene. Ma è sui canarini che va posta l’attenzione., ben sapendo che in Abruzzo si poteva anche perdere. Però…
Gol presi con una certa continuità, gol fatti con difficoltà
A preoccupare i tifosi è il trend delle ultime due gare. Già con l’Isernia in casa la Fermana aveva subito due gol e non era ruscita a concretizzare neppure una delle azioni da rete. Ieri a L’Aquila ha fatto un ulteriore passo indietro: vero che l’avversario si è confermato molto abile e smaliziato, ma la Fermana non è riuscita ad effettuare alcun tiro nello specchio della porta, impegnando il portiere ospite. Mentre sull’altro fronte ha offerto il fianco agli avversari, che hanno approfittato di quanto prima elencato. E’ la prima volta che Romizi e compagni creano poco o nulla in avanti. Non è la prima volta che non riescono a bucare la porta avversaria: è successo con l’Ancona, con l’Isernia e con L’Aquila. Tre partite su cinque.
Cosa aggiungere? Un dato statistico non è un giudizio sommario, né una valutazione definitiva. Ma è qualcosa su cui ragionare e su cui lavorare. Anche perchè…
Un campionato difficilissimo e molto equilibrato
… anche perchè il torneo si sta dimostrando molto difficile, equilibrato e senza squadre materasso. Qualche esempio? In fondo alla classifica, a zero punti, troviamo la Recanatese. Ma francamente i leopardiani sembrano avere le qualità nel medio e lungo termine per tirarsi fuori dalla brutta situazione. Ancora: il Fossombrone – da molti considerata squadra non di primissima fascia – sta facendo benissimo… E se pensiamo che l’Isernia, che ha sbancato con 2 gol il Bruno Recchioni, ieri ne ha presi 4 dal Teramo… No, non ci sono squadre materasso e ogni domenica è e sarà una battaglia.
Fino ad ora i canarini hanno vissuto di rendita per le due vittorie esterne di questo inizio campionato. Ma, se non rimpinguato, il bonus rischia di scemare: le altre squadre sono entrate in forma e la vivacità iniziale della Fermana sembra far fatica a confermarsi.
Certo, quando parliamo di campionato equilibrato parliamo anche della possibilità dei gialloblù di riportarsi subito in linea di galleggiamento, a patto però di migliorare in fretta diverse cose.
Siamo, in definitiva, al bilancio del primo mese di campionato (8 settembre-7 ottobre): basta tornare indietro con la mente e tutto ciò che si sta vivendo era stato su queste colonne paventato. Adesso serve equilibrio, sangue freddo e capacità di non farsi condizionare dalle difficoltà. Ma serve anche aumentare i giri del motore. Il fatto di essere partiti in ritardo ha consentito di mettere poca benzina nel serbatoio ma ha anche privato mister Bolzan della possibilità di provare diversi “equipaggiamenti” per la sua vettura. Il fatto di dover sperimentare in corsa non aiuta, ma non c’è al momento altra soluzione.
Altra due annotazioni: la gara con L’Aquila ha dimostrato che la Fermana concede più di qualcosa agli avversari sul piano fisico. E queste prime 5 partite hanno anche evidenziato che, se non segnano gli attaccanti, la Fermana non ha molte altre frecce al suo arco, vista la scarsa predisposizione al gol (almanacchi alla mano) di centrocampisti e difensori. Ad oggi, 2 reti sono state siglate da Bianchimano (entrambe su rigore), una da Ferretti e una da Sardo.
Ulteriore elemento di analisi, secondo noi.
Tanto tuonò che…
Ultima considerazione sugli under. Nelle scorse settimane diverse analisi avevano evidenziato una rosa non foltissima in alcuni ruoli, e una scelta tutt’altro che vasta in materia di under. Come si sa, ogni domenica devono scendere in campo almeno un 2004, un 2005 e un 2006. In particolare, corta era la “coperta” riguardante i classe 2006. Bene, ieri il giovane Mavrommatis si è visto sventolare davanti al naso il cartellino rosso dal signor Galiffi di Alghero. Conseguenza: domenica prossima, contro la forte Vigor Senigallia, Mavrommatis non ci sarà, la scelta sarà ancora più risicata e le opzioni sul campo ancora minori. Tutto lavoro per mister Bolzan!