Quella che è uscita dall’ultima sessione di mercato è una Fermana completamente diversa da quella che aveva iniziato la stagione e che era stata aggiustata in corso d’opera. Si pensi solo una cosa: della rosa iniziale, con l’aggiunta dei giocatori arrivati nell’ultimo mese e mezzo, sono ben 13 gli elementi che hanno lasciato Fermo! Si tratta di Marucci, Bonugli, Esposito, Polanco, Palmucci, Palumbo, Leonardi, Lomangino, Ferretti, Bartoli, D’Agostino, Fontana, Barchi. A fronte di queste uscite, diverse le entrate – giovani ed esperte – che hanno cambiato il volto della squadra e del gruppo. Abbiamo contattato il Direttore sportivo della Fermana, Michele Paolucci, per fare il punto della situazione.
Soddisfatto del lavoro svolto e di ciò che ha portato la mole di contatti di queste settimane?
“Oggi possiamo tirare le somme. Era normale fare ciò che abbiamo fatto: per motivi ovvii e che non sto a ripetere sapevamo che ci sarebbero volute due sessioni di mercato per fare la squadra che avevamo in mente. E’ stato un lavoro lungo, un lavoro di squadra, importante. Abbiamo centrato gli obiettivi che volevamo. Abbiamo cambiato molto, dalla guida tecnica ai giocatori. Ci sono state delle cessioni dolorose ma necessarie. Fammi dire che ringrazio tutti i ragazzi che in questi mesi hanno fatto del loro meglio. Poi il calcio è così: c’è chi ha giocato di più, chi di meno. Ma adesso è ora di guardare avanti. Abbiamo preso delle decisioni importanti, ci siamo assunti delle responsablità”.
Soddisfatto del gruppo formatosi? C’era una doppia necessità: alzare la qualità della squadra e ampliare il gruppo dei 2006…
“Sì, penso di poter dire che ad oggi abbiamo una squadra più forte, più completa. C’è il mix giusto. Gli ultimi arrivati sono i tasselli giusti per migliorare una rosa che era stata già ritoccata nelle scorse settimane. E abbiamo fatto tutto questo abbassando il budget! Penso che questo vada a confermare la bontà del lavoro fatto. E quando parlo di lavoro fatto parlo di tutte le componenti. Un esempio: ieri è stato giorno di risoluzioni contrattuali e la segreteria è rimasta aperta ben oltre le 23! Non è scontato. Da fuori spesso non si vede ma c’è gente che ha sposato la causa…”.
Analizziamo i reparti: difesa abbastanza a posto. Sono arrivati elementi molto giovani, anche se non c’è più Barchi
“Il reparto ha subito ritocchi necessari, con giovani che hanno voglia di mettersi in mostra. Non abbiamo avuto paura di ringiovanire. Ovviamente questi ragazzi vanno aspettati, possono anche sbagliare. Ma sono ragazzi validi. Dispiace per Barchi. Abbiamo provato a fare qualcosa, abbiamo parlato anche con la famiglia. Poi di comune accordo abbiamo deciso di interrompere il rapporto perchè era giusto così. Non voglio aggiungere altro, dico solo che ci dispiace”.
A centrocampo 8 giocatori per 3 posti: è il reparto più completo
“Sì, e abbiamo ricevuto subito risposte incoraggianti. Sapevano che c’era necessità di intevenire in mezzo al campo. In questo senso il mister ci ha dato indicazioni chiare. Abbiamo dunque aggiunto fisicità, qualità, speriamo anche qualche gol. E pensiamo di aver inserito anche esperienza. Gli ultimi due ragazzi (Pappalardo e Perez, ndr) sono arrivati alle nostre condizioni e volevano fortemente la Fermana. Perez, per esempio, aveva mercato e stava andando verso una squadra del Sud. Ha saputo che c’era la possiblità di farsi vedere dalla Fermana, si è fermato per sua scelta e si è messo in gioco. Ecco, quando i giovani ci danno questi segnali, sono aspetti molto importanti. La cosa ci ha incuriosito, il ragazzo è in crescita. E ha caratteristiche diverse da quelle degli altri. Da qui il suo ingaggio”.
Per la mediana, a un certo punto, c’è stata la suggestione Giandonato!
“Mai cercato personalmente. Si tratta di un giocatore sicuramente importante ma non è stato richiesto dal mister e di conseguenza non cercato da me. Non discuto il valore del giocatore, ripeto. E ci mancherebbe. Ma come caratteristiche non era ciò che serviva alla Fermana”.
Attacco ottimo per la categoria ma con pochi cambi. Forse qui ci si aspettava qualcosa…
“A me questa squadra piace tutta, poi magari da ex attaccante proprio il reparto offensivo è quello a cui vorrei far fare bella figura… E’ composto da giocatori importanti cresciuti con noi, a cui si è aggiunto De Silvestro che ci dà qualità ed esperienza. Faremo qualcos’altro, lo dico subito. Ma abbiamo preso tempo. Abbiamo Pinzi e Valsecchi che possono fare gli attaccanti esterni. Ci siamo detti allora di cercare qualche ragazzo giovane che voglia venire a mettersi in gioco. Possiamo pescare dal mercato professionistico dei giovani. Ecco, non dobbiamo prendere qualcuno per forza ma un elemento con caratteristiche precise, che venga con la voglia di fregare il posto al nostro Bianchimano!”.
Insomma, è partita con più decisione la missione salvezza…
“La strada da fare ancora è lunga, ma sappiamo che abbiamo in Brini un condottiero che ha in mano il gruppo. E’ entrato nella testa dei giocatori: parla poco ma lavora molto. Ha conquistato i ragazzi e con lo staff si trova a meraviglia. Brini sa gli sforzi che la società ha fatto per provare ad allestire una squadra competitiva. Io penso che il mister abbia dato una svolta in positivo, ci sono tante battaglie ancora da affrontare e non dovremo mollare fino alla fine. La differenza è che adesso sappiamo che possiamo andare a giocarci le partite contro tutti, con umiltà ma con determinazione. Nella semplicità e nell’efficacia andremo a cercare di ‘far male’ agli avversari”.
Squadra rifatta anche in ottica della prossima stagione?
“Il calcio è ‘situazionale’: 3 settimane fa vivevamo una situazione diversa. Adesso dobbiamo solo essere concentrati sul presente. E il futuro per me è rappresentato dalla partita di domenica, quando affronteremo una squadra forte e pericolosa! Per il resto, ci è stato chiesto di mettere le cose a posto. I cambiamenti sono strutturali e abbiamo fatto quanto necessario per mettere la Fermana in condizioni di essere credibile. Dobbiamo solo pensare all’obiettivo salvezza, cercando di regalare più soddisfazioni possibili ai tifosi. Tifosi che magari si sono arrabbiati con noi ma non hanno mai smesso di appoggiare la squadra. I momenti brutti li abbiamo superati insieme. Sono sicuro che ne usciamo più forti!”.