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Fermana, prima l’urlo liberatorio poi il veloce ritorno alla realtà. Si entra nella settimana decisiva

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L’urlo del Bruno Recchioni al 95′ di Fermana-Lucchese è qualcosa che rimarrà nella memoria per parecchio tempo. Un urlo tanto forte quanto forte era stata la delusione negli attimi precedenti per il rigore sbagliato da Giovinco e per il gol annullato a Misuraca! Ecco, energia repressa che poi ha trovato la propria valvola di sfogo nell’esito finale della galoppata del centrocampista canarino e nella palla che lentamente è rotolata nella rete ospite.
La grande emozione vissuta nel pomeriggio al Recchioni si è scontrata ieri sera con la constatazione della vittoria ottenuta dalla Vis Pesaro sul Perugia. In molti sono corsi a dare un’occhiata alla classifica e al calendario, con un brusco ritorno alla realtà. Insomma, la situazione è ancora da decifrare e il futuro è tutto da scrivere. Sentimenti contrastanti si stringono la mano: la ritrovata fiducia in se stessi e la consapevolezza che questa fiducia avrebbe bisogno finalmente di un piccolo supporto dalla sorte.

Fosse un pacco, sul momento vissuto in casa canarina dovrebbe essere apposta la scritta “maneggiare con cura”. Siamo infatti di fronte a una situazione delicatissima, forte quanto il carattere dei gialloblù e fragile come solo una rincorsa di questo tipo sa essere. Serve entusiasmo, certo, serve battere il ferro finchè è caldo. E serve calma, raziocinio, presenza, capacità di gestione del momento. Tutte cose che mister Mosconi sta dimostrando di saper fare, trainando i suoi ragazzi in una parte finale di stagione incredibile e motivandoli alla grande.
L’altra cosa da fare è allontanare i rimorsi, i rimpianti e ciò che non può più aiutare. Adesso serve solo concentrarsi sulle ultime due gare di campionato, sperando che qualche notizia positiva arrivi anche dagli altri campi.

Una Fermana diversa, per atteggiamento e presenza mentale

La squadra canarina ha colto contro la Lucchese la terza vittoria consecutiva. In pratica, ha ottenuto dalla 34esima alla 36esima giornata tante vittorie quante ne aveva ottenute nelle prime 33 giornate. In questa serie positiva ci sono tante cose: cattiveria, mentalità, spirito di gruppo, coraggio, un pizzico di incoscienza, tanta capacità, crescita collettiva e individuale, miglioramento delle capacità realizzative. Non segna Sorrentino? Ed ecco che Paponi tira fuori dal cilindro 2 reti pesantissime e bellissime a Sassari e contro la Lucchese (le prime in gialloblù). Si fa male qualche giocatore ed ecco il subentrante fare la sua parte alla grande. Insomma, come ha detto mister Mosconi adesso la Fermana è una squadra. O meglio, come dice lui “è una famiglia”.

Non sappiamo come finirà questa stagione, quello che sappiamo è che i gialloblù si stanno regalando momenti di grande dignità e professionalità. Basterà? Impossibile saperlo. Certamente adesso la Fermana ha dimostrato che in questo campionato 2023/2024 non ci è stata per caso.

“Doppia punta”, un risorsa e non un problema

Consentiteci una veloce digressione tattica. Giocare con la doppia punta – lungi dal rappresentare un problema tricologico – ha dato i suoi frutti: tiene impegnate le difese, crea maggiore pericolosità, rafforza l’autostima di una squadra che adesso sa che può far male. Ultimamente Paponi e Sorrentino dall’inizio, poi esce una punta e ne entra un’altra (Giovinco), in passato anche Petrelli. Quello adottato non è il modulo preferito dal mister, ma Mosconi ha saputo calarsi nella realtà e valutare le caratteristiche dei singoli.
Fino a poco tempo fa la montagna partoriva sempre il classico topolino, adesso si trova la porta avversaria con maggiore continuità: 9 reti in 6 partite, vale a dire da quando (10 marzo) Mosconi si è seduto sulla panchina canarina. Fino ad oggi il tecnico ha fatto registrare 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta (ad Arezzo). Un grande lavoro fatto sul piano mentale, accompagnato da un discorso tattico, puntellato da una positività di fondo che mira a guardare avanti, sia in campo che fuori.
I giocatori arrivati a gennaio, dopo un periodo anche lungo di ambientamento, hanno cominciato a sentirsi parte di una missione. Chi già c’era si è probabilmente responsabilizzato. Ed ecco che la squadra ha preso a fare risultato.

Niente tabelle, solo lavoro e concentrazione

Inutile fare tabelle. Qualcuno ci prova, incrociando partite, ipotizzando risultati, augurandosi avversari più o meno motivati. La realtà è che questo finale di stagione è un’alchimia: fare la corsa sull’Ancona? Sulla Recanatese? Sul Sestri Levante? Neanche l’Entella è salva? Lasciamo stare. E’ un bel gioco, serve a passare tempo e fare articoli, ma non porta da nessuna parte.
L’unica cosa che si può dire è che molto si deciderà tra stasera (c’è il posticipo Cesena-Recanatese) e domenica prossima (con Juventus Next Gen-Fermana, Pescara-Ancona, Recanatese-Gubbio e Sestri Levante-Vis Pesaro).
La Fermana dovrà vedersela con l’avversario peggiore, quello più in forma, quello che risponde alle esigenze di classifica ma anche all’attenzione della squadra madre. E tutti stanno dando il massimo. Servirà il volto migliore dei gialloblù. Per uscire da Alessandria con il sorriso e per continuare a sognare.

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