Come paventato lo scorso 12 dicembre, il difensore Andrea Gasbarro è stato dunque lasciato libero di trovarsi un’altra sistemazione. Un’uscita pesante sul piano tecnico, visto che il giocatore si era comportato benissimo in questi due mesi. Reduce da un brutto infortunio e da un intervento, Gasbarro si era unito al gruppo gialloblù e aveva poi trovato un’intesa con la società. Una sorta di “gentlemen’s agreement”, con il giocatore che sarebbe stato lasciato libero alla fine del girone di andata – e alla vigilia dell’apertura del calciomercato – nel caso avesse ricevuto una proposta irrinunciabile. E così è stato. Rimane la bella parentesi in gialloblù, con una crescita costante e l’assunzione della leadership difensiva. Una difesa divenuta decisamente “verde” dopo l’estromissione dal progetto tecnico di Padella, Calderoni e Laverone. Su di lui, adesso, si è fiondata una squadra di un altro girone di Serie C, con un biennale pesante a cui è difficile rinunciare. E a cui la Fermana non può rispondere in nessun modo.
In definitiva: Gasbarro via, Santi infortunato, tre elementi fuori dal progetto tecnico… la difesa che aveva trovato una sua quadratura, dunque, sembra essere il primo dei reparti a cui mettere mano. Il tutto mentre fino a poco tempo fa si guardava – giustamente – alle scarse potenzialità del settore avanzato.
Gasbarro parte, ma libera risorse. Resta il problema dell’indice di liquidità
La dolorosa partenza di Andrea Gasbarro è almeno compensata, in parte, dalla consapevolezza che la sua uscita libera delle risorse da poter reinvestire sul mercato. Certo non molto, anche perchè resta il problema già affrontato nel periodo estivo di un indice di liquidità pressoché vicino allo zero. Forse anche di questo si parla questa sera nella riunione tecnica tra operatori canarini, riunione che precede una cena organizzata dalla società volutamente a bocce ferme, dopo la fine del girone di andata.
Ma cos’è l’indice di liquidità? E’ stato introdotto nel 2015 dalla Federcalcio tra i vari criteri all’interno del sistema di controlli economico-finanziari. All’interno delle NOIF (le Norme organizzative interne federali), viene spiegato che “l’indicatore di liquidità (AC/PC), utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è calcolato attraverso il rapporto tra le Attività Correnti (AC) e le Passività Correnti (PC)”.
Si tratta, dunque, di un indice che dimostra quanto un club sia in grado di rispettare i propri impegni finanziari a breve termine..
In due occasioni durante la stagione la Co.Vi.So.C. verifica che i club stiano rispettando il valore. E, in caso di mancato rispetto della misura minima, la stessa Co.Vi.So.C. dispone la “non ammissione ad operazioni di acquisizione del diritto alle prestazioni dei calciatori rispettivamente per la sessione estiva e per la sessione invernale”. In altre parole, blocca il calciomercato in entrata dei club non in regola.
Certo, le soluzioni ci sarebbero. Il provvedimento, infatti, è revocabile in caso di intervento dell’azionista di maggioranza o della proprietà in generale, che possono riportare in positivo l’indicatore di liquidità mettendo mano al portafoglio. Ma non sembra il caso della Fermana. L’altra possibilità è quella di vendere e poi comprare. Il blocco degli acquisti, infatti, sempre secondo la norma è tale “salvo che, per ogni acquisizione, la Lega di competenza riscontri l’integrale copertura del relativo costo, attraverso il saldo positivo derivante dalle operazioni di trasferimento dei calciatori precedentemente e/o contestualmente intervenute”.
C’è necessità anche di sfoltire la rosa. Ma la tempistica?
Ciò premesso, la Fermana sembra avere dunque una sola possibilità, quella di attivare un mercato in uscita, in modo da liberare spazio e risorse in entrata. Detto di Gasbarro, sul piatto rimangono altre pedine. Ma qui subentra la questione della tempistica. Non c’è dubbio che diversi giocatori, giovani e meno giovani, abbiano trovato poco spazio e possano essere dirottati altrove. Tra questi, probabilmente, anche i tre difensori messi fuori dal progetto tecnico (su Calderoni, a tal proposito, sembra aver messo gli occhi il Brindisi, attualmente penultimo nel Girone C). Certamente, la Fermana dovrà trovare società in grado di dare in prestito giocatori e di mantenere anche l’onore di gran parte delle retribuzioni, vista la capacità di spesa dei canarini.
Ma al di là di questo, è probabile che le tempistiche delle trattative in entrata e in uscita siano molto diverse. E’ stato lo stesso diesse Andreatini a dichiarare, pochi giorni fa, che la Fermana quest’anno non potrà aspettare gli ultimi giorni di mercato per rinforzare la squadra, vista la pessima situazione di classifica e vista la necessità di essere subito competitivi, già alla ripresa del campionato. Ci riuscirà? E’ quello che ci si augura. Avremmo voluto chiederlo direttamente a lui, ma a volte riuscire a parlare con il diesse sembra più difficile che centrare un 6 al Superenalotto…