Scrivere di Fermana da maggio a luglio è come trovare un po’ di refrigerio nei torridi mesi estivi: vaghi, trovi una “confort zone”, ti attrezzi per metterti a tuo agio ma, alla fine, sempre in sofferenza e in debito di ossigeno si sta. Così, arrivati a fine maggio, la Fermo calcistica deve accontentarsi ancora di spifferi, di cose risapute ma mai confermate, di “segreti di Pulcinella”, di concordati dati per fatti ma mai ufficializzati, di incontri avvenuti ma mai confermati, di cose che si sanno ma che non si devono sapere, di informazioni che viaggiano sottotraccia ma che non assurgono mai a rango di notizie, ecc… Così si rimane in attesa, ogni volta rifacendo il punto della situazione.
Al lavoro per la Serie D, ma sistemando il paracadute…
In questo periodo si parla di concordato fiscale attivato dalla Fermana Football Club e di “Piano B”, con possibile ripartenza dalla Promozione o dall’Eccellenza.
L’obiezione è la seguente: il Piano B potrebbe entrare in funzione nel momento in cui la Fermana Football Club non ottemperasse a quanto dovuto e, quindi, portasse i libri in Tribunale. Ma che senso ha per la proprietà avviare una procedura di concordato, con esborso potenziale di circa 700 mila euro, se poi la società venisse fatta fallire? Ovvio che la procedura avviata sottintende la volontà di far fronte alla situazione e di salvare la baracca.
Di più: non siamo certo dei tributaristi, ma perchè l’Agenzia delle Entrare dovrebbe accettare un concordato richiesto da una società che, poi, nel breve giro di poco tempo si troverebbe a chiudere? Ci sembra ovvio che abbia voluto garanzie anche da questo punto di vista, che si richieda la necessaria continuità aziendale…
Dunque, per ricapitolare: tutto quanto fatto e portato avanti fino a oggi sembra andare nella direzione opposta a una eventualità di scomparsa della Fermana Football Club e di conseguente attivazione di nuovo titolo sportivo per la ripartenza dalle serie inferiori. Eventualità che anche i tifosi non vedono di buon grado, ma che al momento non si può certo escludere.
Quello che si sa è che ci sarebbero un paio di cordate che, da tempo, aspettano di vedere come evolverà la situazione in casa gialloblù, per poi eventualmente formalizzare un’offerta di acquisto della società. E anche questo sembra un forte incentivo a proseguire sulla strada del risanamento. Una strada impervia, difficile, come lo stesso sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, tiene a precisare. Ma anche con possibilità concrete di riuscita, se è vero che la stessa amministrazione è in campo per facilitare i contatti tra le diverse parti. L’importante è che tutti remino dalla stessa parte e che si capisca l’importanza di una ripartenza dalla quarta serie. Ripartenza magari discreta, a fari quasi spenti, ma che eviterebbe di spendere soldi e tempo per risalite che non sono mai facili da ottenere, come altre piazze marchgiane hanno dimostrato in questi anni…
Calcinaro: “Situazione delicata, siamo di fronte a un bivio”
“E’ una situazione piuttosto delicata, per cui ci si trova di fronte a un bivio semplice e difficile al tempo stesso”. Così il primo cittadino di Fermo, da noi sollecitato sulla situazione vissuta dalla società canarina. La curiosità è quella di capire come stanno le cose, tra ristrutturazione del debito, confronti con vecchi e nuovi sponsor, tempistiche e reperimento del denaro necessario per rimettere in linea di gallegiamento la Fermana. E Calcinaro non si è tirato indietro, pur rimanendo oggettivamente molto abbottonato.
“La Fermana potrà giocare in Serie D il prossimo anno se si verificheranno due condizioni tra loro connesse – sottolinea Calcinaro -: deve essere accettata la ristrutturazione del debito, per la quale la società sta lavorando, e dovrà essere coperta la somma che scaturirà proprio da questa ristrutturazione, che abbatte notevolmente ma non elimina del tutto gli incombenti economici gravanti sulla stessa società”.
Fin qui, insomma, nulla di nuovo. Ma non mancano certo i passi in avanti, che lo stesso sindaco evidenzia: “In questo momento serve unione di intenti, da parte di tutti, per portare a termine questa operazione: dalla società, alle sponsorship passate, presenti e – mi auguro – anche future provenienti dal territorio. Ad esempio, mi fa piacere registrare un’apertura anche della Carifermo su questo tema, dopo un incontro molto costruttivo avuto ieri”.
La sensibilità mostrata dall’istituto di credito è certamente un elemento importante di novità, che attesta un’attenzione generale importante sulle sorti gialloblù. Ma il sindaco, pur soddisfatto dell’apertura, torna subito realista: “Siccome sono sempre onesto nel parlare, dico anche che tutto ciò non è per niente scontato: se non si verificasse tutto ciò, l’alternativa è solo quella di poter ricominciare da un campionato regionale, non dando assolutamente per scontato che sia quello di Eccellenza… E ciò rende importante anche il dialogo con chi si avvicina, interessandosi alle sorti della nostra squadra, sia nella prima ipotesi (Serie D, ndr) che in quella alternativa. Oggi la Fermana può aver bisogno di tutti”.
Insomma, se dovessimo estrapolare un paio di passaggi importanti da quanto detto dal primo cittadino, ci soffermeremmo in primis sul lavorio in atto per trovare intese e per provare a ricucire alcune situazioni. Il secondo aspetto riguarda l’impegno per reperire quanto necessario per risolvere alcune questioni economiche e rendere appetibile la società. Ma… c’è un ma: Calcinaro parla apertamente anche di un Piano B su cui si sta lavorando, nel caso qualcosa vada storto e l’iscrizione in Serie D non risulti possibile. In questo contesto, il sindaco sembra ritenere “difficile” la ripartenza dall’Eccellenza. Se tanto dà tanto, insomma, appare possibile una ripartenza addirittura dalla Promozione! Un triplo salto indietro da scongiurare, almeno finchè risulterà possibile!