Qualcosa, o più di qualcosa, si muove. Il futuro della Fermana calcio è appeso a diverse situazioni a cui abbiamo fatto già riferimento nei giorni scorsi (ristrutturazione del debito in primis), ma dietro le quinte qualcuno ha già mosso i primi passi. E’ il caso di una cordata di imprenditori locali e non, rappresentata dal commercialista Alessandro Ciucani (che già a stagione in corso aveva rappresentato la volontà di rilevare la società gialloblù), che ieri sera ha avuto un incontro con una delegazione della tifoseria per esporre il proprio piano e capire se il progetto poteva essere apprezzato dalla piazza.
Ovviamente nelle scorse settimane la cordata – che vede protagonisti, tra gli altri, l’ex socio canarino Vinicio Scheggia, nonché l’ex presidente del Fano Mario Russo e il teramano Eddy Rastelli – ha avuto contatti anche con l’amministrazione comunale, spiegando il piano di azione e cercando garanzie per quel che concerne soprattutto l’impiantistica. Insomma, la cordata si sta muovendo soprattutto sul piano dei “sondaggi”, cercando di capire l’aria che tira e, soprattutto, se un progetto sportivo alternativo possa avere un futuro a Fermo e possa essere apprezzato.
Un progetto “paracadute”
Quel che è uscito fuori dal confronto con i tifosi di ieri sera è sostanzialmente che la cordata non sarebbe interessata a rilevare la Fermana attuale, con tanto di debiti. Certo, sull’attuale proprietà della famiglia Simoni resta pendente la questione del concordato fiscale con l’Agenzia delle Entrate, il cui esito dovrebbe essere reso noto entro il mese di maggio. Se sarà accolto, la Fermana sarebbe più “leggera” sul piano debitorio e diversi scenari potrebbero cambiare. Una società forse anche più “appetibile”, se è vero che ammiccamenti ci sarebbero stati nelle scorse settimane anche con un’altra cordata, stavolta – sembra – completamente avulsa dal contesto territoriale fermano.
Quello che è certo è che gli imprenditori che ieri sera, tramite Ciucani, si sono interfacciati con i tifosi non sembrano proprio interessati all’attuale sodalizio e sarebbero invece pronti, in caso di esito negativo delle procedure intraprese, a ripartire dall’Eccellenza con una veste nuova. Dunque, ricapitolando: proprietà nuova, fatta di 7 nuovi imprenditori, zero debiti (non sembra esserci interesse a far fronte alle pendenze altrui…), ripartenza da un campionato inferiore (Eccellenza) con la promessa di puntare subito alla risalita, settore giovanile da rifondare.
Detta così, dunque, ai presenti è sembrato una sorta di progetto “paracadute”, nel caso le cose per la Fermana Football Club non dovessero mettersi bene. Un progetto che da una parte rassicura sul fatto che il calcio a Fermo non scomparirebbe, ma che tuttavia è stato accolto con una certa delusione da chi non si aspetta certo, dopo la retrocessione dalla Serie C, addirittura un doppio balzo indietro! Davvero un duro colpo per tutti.
La cordata avrebbe a disposizione soldi sicuri ma non a sufficienza per mettere a posto la Fermana attuale. Anche se qualche elemento, vedi Eddy Rastelli, ha già aiutato i Simoni nella stagione in corso con tanto di sponsorizzazione nell’ultimo mese di campionato.
La speranza di molti, invece, è che si faccia corpo comune per provare a mantenere la Serie D e a porre le basi per una ristrutturazione nel medio periodo. Ma da quanto uscito fuori dall’incontro di ieri sera, ripetiamo, le strade della cordata e quelle della proprietà attuale al momento non sembrano destinate a incrociarsi.