Con l’uscita dell’Italia dall’Europeo, tutte le attenzioni dei tifosi tornano sulle squadre di club. E’ normale, fisiologico. Non che l’interesse fosse calato e le preoccupazioni o le curiosità non fossero presenti, sia chiaro. Anzi! Ma è ovvio che le vicende di un torneo continentale sono capaci di attirare attenzioni, creare emozioni di varia natura. Togliendo momentaneamente pressione alle vicende di casa. Ma adesso… Adesso la pressione torna dentro i confini nazionali e l’interesse dell’Italia pallonara si rigetta sulle squadre del cuore, con le società che fino ad oggi hanno almeno potuto contare su una minore sollecitazione.
Cosa che accade a Fermo, dove il tempo non sembra aver portato grosse novità e dove le scadenze si avvicinano prepotentemente, con situazioni ancora per nulla chiarite.
Inizia la settimana decisiva
Domani è il primo luglio e quella che va ad iniziare appare sicuramente come la settimana decisiva. Sì, è vero, è stato detto altre volte in passato. Ma quella che verrà ancora dopo sarà la settimana delle scadenze: la settimana che dovrà vedere il pagamento delle spettanze relative alla stagione conclusa (scadenza 10 luglio); la settimana che conterrà la “finestra” (8-12 luglio) per l’iscrizione alla Serie D. Il tempo delle chiacchiere è finito, appare evidente. Tutto ciò che andrà fatto dall’8 al 12 luglio andrà avviato nella settimana entrante.
Cadranno scuse, intenti dilatori, capacità di mimetizzarsi, silenzi. Tutto sarà messo di fronte alle esigenze reali, fissate da tempo da termini e regolamenti.
E come si è arrivati a questo punto? Con i soliti silenzi. O quasi.
Nei giorni scorsi, in realtà, alcuni tifosi hanno avuto modo di confrontarsi con il vicepresidente Gianfilippo Simoni. E hanno avuto indietro le solite sensazioni, tutt’altro che positive. Si tratta di due ex componenti delle “vecchie” Brigate Gialloblù 1974 – a proposito, non è detto che un gruppo di alcuni esponenti della vecchia guardia non possa ricostituirsi in un futuro non molto lontano… – che a titolo personale hanno posto quesiti al dirigente canarino, ottenendo in risposta quanto già detto dai proprietari in un precedente incontro con la tifoseria: i Simoni la serie D non sono in grado di farla.
Ristrutturazione del debito, anche per quello saranno giorni decisivi
A metà settimana si dovrebbe sapere anche l’entità del debito da pagare (forse giovedì), frutto della sempre citata ristrutturazione chiesta principalmente ad Agenzia delle Entrate e Inps. E una volta saputa l’entità di questo debito, occorrerà andare e mettere i soldi sul tavolo. Così come ha fatto il Perugia, tanto per fare un esempio, che ha visto stralciato il suo debito con l’erario da 6 a 2,2 milioni di euro. Ovviamente a Fermo si spera anche nella possibilità di uno slittamento di un eventuale pagamento: insomma, si spera di avere un po’ più di tempo a disposizione.
Anche perché, al momento, in casa canarina questi soldi ancora non ci sono. Anche per questo la certezza è che una eventuale (auspicabile) ristrutturazione del debito avverrà a iscrizione avvenuta.
In caso di mancata iscrizione, ci sarà invece il fallimento. E questo potrebbe riguardare attuali e vecchi soci: aspetto questo che dovrebbe facilitare una seppur forzata intesa…
E’ in atto, probabilmente, una partita di poker. Ma alla fine, comunque vada, non ci saranno vincitori. Al massimo sconfitti. E’ bene che tutti ne prendano coscienza. E i “bluff” hanno i giorni contati.
Nel suddetto incontro con i tifosi, sembra che il sostantivo più utilizzato sia stato “speranza”. A 10 giorni dalle scadenze sopra citate, si tratta di sostantivo oggettivamente non più ammissibile.
Ricapitolando: al momento l’unica possibilità è quella di concentrarsi sull’iscrizione, poi verrà l’eventuale riduzione del debito. Questione di tempi. Ma nel caso la Fermana si iscriva? Con questi debiti la società non sembra appetibile e lo stesso Simoni sembra essere stato tiepido sulle interlocuzioni in atto. Ciò significa che si prepara una stagione bloccata, priva di risorse.
Dall’altro lato, le istituzioni sembrano mostrarsi invece abbastanza fiduciose. Forse è il gioco delle parti, forse non si vogliono scoprire le carte del già citato tavolo del poker. Chissà. Ma l’attesa sta per finire: è solo questione di pochi giorni…
La posizione della Polisportiva Mandolesi
Intanto anche la Polisportva Mandolesi ha voluto chiarire la sua situazione. La vicenda è quella dei premi di valorizzazione che la Fermana dovrebbe corrispondere ancora ad alcuni club, tra i quali proprio la stessa mandolesi. Avevamo detto della situazione qualche settimana fa. Mandolesi che, come si ricorderà, tra le altre cose già questo inverno aveva avuto problemi con il pagamento del campo di allenamento da parte della Fermana. Problema che poi, in quel frangente, rientrò.
In una nota, il presidente della Polisportiva, Antimo Torresi, afferma: “La Polisportiva Mandolesi è in costante contatto con la Fermana con cui in questi anni ha avuto un rapporto di tutta chiarezza e collaborazione. In questi giorni, coscienti delle difficoltà note, siamo vicini a un accordo – tra l’altro le cifre lette e le motivazioni scritte non corrispondono minimamente alla realtà – accordo che tuteli i nostri tesserati e colmi le pendenze rimaste in sospeso per chiudere la stagione e il bilancio. Ci è dispiaciuto leggere che noi staremmo mettendo in difficoltà la Fermana quando in questi anni se c’è una società del territorio che ha fatto più delle altre e si è spesa in prima persona è sotto gli occhi di tutti, proprio la Polisportiva Mandolesi”.
“Certi di trovare un accordo e una collaborazione che noi siamo sicuri potrà continuare in qualsiasi caso – conclude Torresi -, ci tenevamo a precisare che la Fermana è sempre stata informata di tutto nella massima trasparenza e volontà di risolvere serenamente”.