Niente, ancora una volta il terreno del Bruno Recchioni resta tabù per la Fermana. Eppure la squadra canarina, al cospetto di un forte Teramo, ha giocato, ha tenuto botta, ha risposto colpo su colpo, cedendo un po’ – e pericolosamente – solo nell’ultimo quarto d’ora di gioco.
Ma quando gli errori individuali si ripetono e quando la dea bendata decide di voltarsi dall’altra parte, c’è ben poco da fare.
Sia ben chiaro, andando ad analizzare le occasioni, il pareggio è giusto. Se non altro per i due prodigi di Di Stasio a fine partita, che hanno tenuto la Fermana in linea di galleggiamento. Ma… ma la gara poteva mettersi su un binario assolutamente congeniale per i gialloblù se solo non si fossero verificate due topiche clamorose.
Sì, perchè nonostante le tante analisi e i valori in campo, a volte contano soprattutto gli episodi. E gli episodi su cui soffermarsi sono due e hanno entrambi penalizzato la Fermana.
Il primo al 60′ quando, con i canarini in vantaggio e un Teramo ancora spaesato per il rigore subito, l’arbitro ha deciso di non espellere un difensore abruzzese per un fallo da ultimo uomo su Pinzi! Con un gol e un uomo di vantaggio, abbiamo la quasi certezza che la gara sarebbe andata diversamente. Il secondo episodio è quello del 63′, quando Cocino ha spedito maldestramente nella propria porta un cross di Pietrantonio, realizzando un clamoroso autogol. Insomma, una gara decisa attorno all’ora di gioco da due classici errori del gioco del calcio.
Cosa rimane allora? Rimane una buona prestazione, rimane la consapevolezza di essersela giocata contro una delle migliori squadre del campionato (imbattuta da 9 giornate), rimane negli occhi il bel pubblico di un Bruno Recchioni vestito a festa per i 50 anni del tifo organizzato gialloblù (premiato anche il supertifoso Benito Maranesi).
E rimane la paura per una classifica sempre più asfittica, che non migliora – anzi… – nonostante prestazioni come quella di oggi.
Per il resto, sufficiente la prova del neo-acquisto Tomassini, buona quella di Pinzi e di gran parte della squadra. Meno buona la scena del 56′, con Romizi sostituito ma non convinto di uscire dal campo. Situazioni forse normali – forse – per una squadra ancora costretta a nuotare controcorrente. Ma l’energia c’è, il carattere pure. Non bisogna mollare.
La partita
Dopo il doveroso ricordo per il collega Mauro Nucci, scomparso in settimana, la gara inizia su ritmi alti, con le squadre che cercano di proporsi e con la Fermana che porta un pressing costante fin dall’inizio dell’azione avversaria.
Partita che si accende al 5′: punizione per il Teramo sulla destra, quasi sul si fondo: tira Pavone che spedisce a lato.
Due minuti dopo (7′) proteste dei canarini: Sardo viene vistosamente abbracciato in area e cade a terra. Per l’arbitro è tutto regolare!
Si arriva al 18′: bella azione di rimessa e tiro di Mavrommatis. Il portiere ospite non trattiene ma poi recupera riprendendo la sfera sui piedi di Ferretti!
Si arriva così al 31′, con la palla gol più clamorosa della prima frazione: D’Egidio con una splendida girata in area coglie l’incrocio dei pali. Poi la sfera torna in campo e viene spazzata via dai difensori canarini!
La partita procede senza soste e si fa apprezzare per l’intensità: al 39′ diversi corpo a corpo e contrasti duri in area gialloblù, con Galesio che rimane a terra. Anche stavolta per Palma di Napoli è tutto ok.
Ultimo brivido al 43′: cross in mezzo di Pietrantonio e perentorio colpo di testa di Bruganello: palla di poco alta sulla traversa.
La Fermana gioca alla pari della capolista Teramo, ma la differenza è solo nella pericolosità degli ultimi 30 metri, con i canarini che trovamo pochi sbocchi offensivi e non capitalizzano il grande spreco di energie profuso in campo. L’assenza di Bianchimano toglie anche opzioni offensive, con il gioco aereo che, per l’occasione, non può essere una strategia da adottare
Nella ripresa la gara si mantiene sempre intensa e interessante. Al 51′ il risultato si sblocca: controffensiva della Fermana, Ferretti arriva appena dentro l’area ma vede contratta la sua conclusione, sulla sfera arriva Mavrommatis e sul contrasto un difensore tocca la palla di mano. Rigore. Tira Sardo e fa gol! E’ L’1-0
Gara che potrebbe prendere una via definitiva al 60′: Pinzi fugge e viene atterrato al limite dell’area: sarebbe rosso, ma l’arbitro punisce Galesio solo con il giallo! Proteste di tutto lo stadio. Sulla conseguente punizione dal limite di Ferretti, un difensore appostato sul palo respinge in angolo dalla linea di porta!
Ma il calcio è incredibile e nel momento migliore dei canarini accade il patatrac: è il 63′ e sul cross di Pietrantonio Cocino infila incredibilmente la sua porta, spedendo il pallone all’incrocio dei pali! E’ l’inaspettato pareggio.
La Fermana accusa il colpo e al 71′ Pavone è abile a girarsi in area, spedendo alto!
Le ultime due clamorose occasioni arrivano però nel finale e sono di marca ospite, con Di Stasio sugli scudi! Al 43′ il portiere canarino si oppone alla grande su colpo di testa a botta sicura di Galesio e, un minuto dopo (44′) salva di piede su D’Egidio, arrivato tutto solo davanti a lui!
Una doppia prodezza che salva una Fermana che non avrebbe meritato la sconfitta e che, ancora una volta, risulta penalizzata da un mix di errori propri e di indescrivibile sfortuna.
Il tabellino
FERMANA: Di Stasio; Cocino, Tafa, Tomassini, Casucci; Mavrommatis, Romizi (56′ Fontana), Valsecchi; Ferretti (68′ Palumbo), Sardo, Pinzi (79′ Bartoli). A disposizione: Perri, Marucci, Bonugli, Leonardi, Granatelli, Carosi. All. Bolzan
TERAMO: Di Giorgio; Menna, Cipolletti, Brugarello; Loncini (68′ Sanseverino), Esposito (46′ Ferraioli), Baumwollspinner, Pietrantonio; Pavone (76′ Tourè), D’Egidio, Galesio. A disposizione: Torregiani, Cangemi, Pepe, D’Amore, Messori, Bustos Cordoba. All. Pomante
ARBITRO: Palma di Napoli
RETI: 51′ rig. Sardo (F), 63′ aut. Cocino (F)
NOTE: Spettatori 1745, di cui 491 ospiti. Recupero: 6′ st. Ammoniti: Esposito (T), Tafa (F), Valsecchi (F), Fontana (F), Galesio (T), Loncini (T), Pomante (T). Angoli: 2-5