Si sono conclusi a Lignano Sabbiadoro (14-17 marzo) i Campionati italiani di Nuoto paralimpico e le World Series. Di fatto due manifestazioni in una, con le World Series che hanno fatto tappa proprio a Lignano e che rappresentano di fatto gare internazionali e preludio dei Giochi Paralimpici.
Partiamo dai Campionati italiani, che sono andati molto bene per i ragazzi della Fermo Nuoto. Francesco Rongoni ha conquistato l’argento nei 200 misti e l’argento sui 100 farfalla! La cosa eccezionale è che il nuotatore fermano ha migliorato tutti i suoi tempi personali, manifestando un grande stato di forma. Sui 100 farfalla, in particolare, a Francesco è sfuggito l’oro per appena 10 centesimi di secondo! Una gara che, tuttavia, ha visto il giovane fermano abbassare di 3 secondi il proprio personale!
Tre le medaglie anche per l’altro “moschettiere” del nuoto paralimpico fermano, vale a dire Lorenzo Manardi! Lorenzo ha conquistato l’oro nei 200 misti, l’argento nei 100 rana e il bronzo nei 400 stile. Manardi ha tenuto sostanzialmente i suoi tempi, confermandosi dunque ad altissimi livelli. Cosa non di poco conto in una competizione dove era presente il meglio del nuoto nazionale.
In totale, dunque, sono cinque le medaglie portate a casa dagli atleti seguiti dal coach Marco Cicconi, aspetto che rende oltremodo soddisfatta la società fermana.
World series, Rongoni ancora protagonista. Il “peso” della situazione internazionale sulla manifestazione
Per le gare della Word Series si è mosso, invece, il meglio del nuoto paralimpico mondiale. Anche in questa competizione Francesco Rongoni, che ha la certificazione internazionale, è andato molto bene: in Italia, della categoria S14 di cui Rongoni fa parte, sono in 3 a contendersi la vittoria nella competizione. Dunque, anche in questo caso una conferma ai massimi livelli.
Il respiro internazionale della manifestazione è stato evidenziato, purtroppo, anche dalla massiccia presenza di forze dell’ordine per garantire la sicurezza di un contesto agonistico che ha visto la presenza in vasca, per esempio, di nuotatori russi e ucraini. A tal proposito, da segnalare il vuoto di alcuni podi quando, per la cerimonia di premiazione, sarebbero dovuti essere fianco a fianco atleti russi o bielorussi e atleti ucraini.