E’ certamente meglio il silenzio che l’equivoco. Ma quando il silenzio è equivocabile, allora forse varrebbe la pena spendere due parole…
Non la pensa così la Fermana, evidentemente, che continua imperterrita da oltre un mese e mezzo a tacere, neanche sollecitata da episodi che, pure, meriterebbero di essere spiegati. L’ultimo riferimento è alla nota dell’Inps di Fermo, che in merito alla ristrutturazione del debito ha tenuto a sottolineare nei giorni scorsi che “la Fermana Football Club non ha, ad oggi, concluso alcun accordo con l’Inps, al quale è stata soltanto inviata una proposta di transazione contributiva non asseverata, che l’Istituto potrà valutare quando verranno forniti tutti i documenti necessari, a tal fine formalmente richiesti alla società. Occorrerà inoltre che la proposta sia riformulata nel rispetto dei parametri previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti dell’Istituto”. Una nota dovuta, forse.
Insomma, anche l’Istituto nazionale di previdenza ha sentito l’esigenza di dire qualcosa, di fare un punto della situazione. Tutti sentono il dovere di parlare tranne chi dovrebbe – o almeno potrebbe – farlo…
Una risposta in parte dovuta
E’ evidente che una nota di chiarezza della società sarebbe stata utile. Ma a chi chiedere? La famiglia Simoni, da noi contattata da circa un mese, è in altre faccende affaccendata (in primis le elezioni recanatesi, che adesso necessitano anche di ulteriori giorni in attesa del ballottaggio. Mah…). Continuiamo a restare in attesa, sperando ne valga la pena… Altri soggetti che vanno per la maggiore non ci risulta siano stati presentati o delegati formalmente a rappresentare la società. I procuratori continuiamo a considerarli dei dipendenti, e dunque rischiano concettualmente di non essere in prima linea nell’attività di salvataggio della società, ecc…
E allora la tifoseria rimane in attesa con il “rosario” in mano: ogni grano rappresenta un giorno che passa; e ogni giorno che passa è una tacca in più sulla scala ansiogena della stagione futura.
Basta! Davvero, basta! Se non si è in grado di gestire, se non si è in grado di parlare, se non si è in grado di spiegare, allora si decida di prendere i libri societari e porre fine a questa farsa!
Entro il 12 luglio “questa” Fermana andrà iscritta in Serie D. Manca meno di un mese. Per iscriverla occorrerà saldare tutte le pendenze relative alla stagione in corso, eccezion fatta per il mese di giugno (pagabile ad agosto).
Iscrizione è oviamente cosa diversa dalla ristrutturazione del debito. Ma iscrivere una società che poi non riuscisse a pagare i suoi debiti pregressi, significherebbe inficiare la prossima stagione agonistica, in primis sterilizzando – aspetto pericolosissimo – quel “Piano B” (ripartenza dai piani inferiori) che obtorto collo viene considerata almeno una soluzione paracadute.
E’ ora di fare chiarezza, è ora di uscire allo scoperto. Altrimenti ogni giorno leggeremo resoconti anche contrastanti, con la parola “ottimismo” associata con leggerezza al termine “pessimismo”, come se si trattasse di vicende diverse.
Come dicevamo in apertura. “E’ certamente meglio il silenzio che l’equivoco”, ma qui il silenzio sta generando un sacco di equivoci…